Spesso, ci adagiamo sui nostri nodi. Li trasformiamo in comode scuse, in storie che non possono mutare, in barriere inevitabili alla realizzazione di noi stessi.
E facciamo di tutto per non sbrogliarli. Perché vorrebbe dire aprire gli occhi, il cuore e l’azione verso mete che potrebbero scombussolarci la vita. Preferiamo, quindi, custodire questi nodi come macigni pesanti che ci ancorano al passato. Così siamo certi di non poterci muovere. E di non avere quindi responsabilità. E libertà.