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Spiritualità

Le carte dei “Paesaggi dell’anima”: un viaggio dentro se stessi

Di Elena Bernabè - 29 Novembre 2023

“Abitiamo un’epoca di crisi e meraviglia: molti di noi imparano a conoscere il mondo proprio mentre diventa realtà la paura di perderlo. O di perdere il nostro posto in esso, poiché il mondo trova sempre la sua via per rinascere.”

Inizia così il meraviglioso manuale interpretativo scritto con grande maestria e passione che accompagna le carte dei “Paesaggi dell’anima“, un incantevole mazzo di tarocchi firmato Vivida, uno strumento potente che ci prende delicatamente e fermamente per mano conducendoci a vedere, sentire e sperimentare angoli misteriosi della nostra interiorità.

Queste carte particolari raffigurano determinati paesaggi che parlano alla nostra anima grazie alla loro simbologia e al legame che instaurano con l’osservatore. Incontreremo il mare, la montagna, preziosi animali guida, alberi maestosi, foreste misteriose, ruscelli magici.

La magia è un ponte che ti permette di passare dal mondo visibile in quello invisibile. E imparare le lezioni di entrambi i mondi.
(Paulo Coelho)

L’autrice è Francesca Matteoni, poetessa, scrittrice, insegnante di Storia delle religioni, Antropologia della stregoneria e Misticismo presso varie università italiane ed estere. Le suggestive illustrazioni sono di Yoshi Mari, illustratrice e graphic designer italo-giapponese. Lo sposalizio artistico di queste due donne creative ha generato un mazzo di carte in grado di toccare il cuore, la memoria e la mente di chi le osserva, facendone uno strumento introspettivo ricco e profondo.

La stessa autrice ha spiegato, sempre nel manuale introduttivo, la motivazione che l’ha mossa a scegliere il paesaggio come tema principale delle carte:

“Ogni paesaggio è una terra fisica, ma è anche uno spirito che ci accompagna e ci sopravvive. Dà forma alla nostra memoria, alle epoche trascorse e a quelle a venire, agli universi ignoti. Ogni paesaggio è uno spirito che ci protegge e ci ammonisce, ci chiede di essere eredi e testimoni, viandanti leggeri fra le altre creature. Il paesaggio non è soltanto una risorsa spendibile: la sua geografia tocca quella del nostro corpo, ci racconta come esseri pensanti e poetici, esseri che possono ancora sentire il resto del mondo sulla pelle e negli occhi.”

Il paesaggio, quindi, come immagine che ci parla, come simbolo del mondo, come parte della nostra vita che si mostra e ci racconta storie, ci parla di significati nascosti, di memorie dimenticate, di strade da percorrere, di inviti da accogliere, di bivi da scegliere, di orizzonti nuovi, di atmosfere diverse.

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Come utilizzare le carte dei “Paesaggi dell’anima”

Non serve essere esperti di tarocchi per poter sfruttare il potere di queste meravigliose carte: alla fine del manuale interpretativo sono riportate delle linee guida semplici e chiare scritte da Francesca Matteoni che insegnano a leggere e ad interpretare i tarocchi, adatte sia a chi si approccia ad essi per la prima volta, sia a chi invece li ha già sperimentati in passato.

Le regole per poter usare il mazzo non sono assolutamente restrittive: le carte possono essere pescate a caso ogni settimana oppure quotidianamente la mattina appena alzati o la sera prima di andare a dormire, portandosi nella notte – magari posizionando sotto il cuscino – la carta che abbiamo pescato e che ci vuole parlare. L’uso può essere adattato alle inclinazioni di ogni persona. Anche gli esperti di tarocchi troveranno in questo mazzo soddisfazione e ricchi spunti di lavoro interiore.

Ad ogni carta è associato un titolo, una breve descrizione simbolica e alcune parole collegate. Da leggere con calma, senza fretta, con attenzione e concentrazione, per poterne cogliere il messaggio che proprio quel paesaggio è giunto a portarci.

Le immagini, soprattutto se fiabesche, sono in grado di comunicare con gli strati più profondi di noi stessi: possono innescare sogni simbolici, influenzare lo scorrere dei nostri pensieri, riescono anche a farci giungere, nei modi più disparati, le risposte alle nostre domande.

E’ importante, quindi, trovare tempo, curiosità ed entusiasmo per “giocare” con strumenti così creativi come lo sono queste carte: la nostra anima è affamata di fiabe, di storie, di immagini genuine, di giochi costruttivi. Ricordiamoci di nutrire questa parte di noi!

La stessa autrice ci fornisce questo consiglio sull’utilizzo delle carte:

“dopo una stesa o una meditazione con i tarocchi, uscite fuori, camminate, perdetevi nei dintorni. Non serve andare lontano. Non occorre che il posto sia idilliaco, pulito, pieno di fiori. potrebbe perfino essere un vicolo periferico dietro un supermercato. Guardate. Quale arcano vi parla? Mettetevi in ascolto. Sognate.”

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