Spiritualità

5 pratiche quotidiane per nutrire la tua spiritualità

Di Sandra Saporito - 27 Maggio 2025

Nutrire la propria spiritualità grazie ad alcune pratiche quotidiane è utile per riconoscere l’importanza della propria vita, riempirla di significato, riconnetterci con una parte profonda e sacra del nostro essere, con il divino che trascende la realtà visibile del mondo. Il cammino spirituale infatti inizia dentro di noi e poi si proietta verso la ricerca dell’Assoluto, creando un ponte tra la dimensione interiore e quella divina, portandoci a vivere esperienze profonde, a volte estatiche, e una consapevolezza nuova che ci accompagna verso la comprensione del significato della vita.

Perché è importante coltivare la spiritualità ogni giorno

Dedicare tempo alla propria spiritualità permette di esplorare il proprio mondo interiore fatto di valori, emozioni, domande esistenziali sul significato della vita e sul proprio posto nel mondo. Accorgerci della dimensione sacra della vita ci aiuta a connetterci con qualcosa di più grande di noi: quel principio inafferrabile all’origine della nostra esistenza.

Coltivare la spiritualità ogni giorno, anche attraverso piccoli gesti come la pratica della gratitudine o la connessione con la natura, può arricchire profondamente la nostra vita, portando a un maggiore benessere interiore, un senso di scopo più chiaro, relazioni più significative ed armoniose, un senso di connessione con il mondo basato su sentimenti di gioia, gratitudine e amore.

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1. Meditazione mattutina per iniziare la giornata con consapevolezza

La meditazione e la mindfulness possono aiutarci ad iniziare la giornata con serenità e centratura e a fare esperienza della vita che scorre, con fiducia, senza desiderio di controllo. Particolarmente indicata per iniziare la giornata è la meditazione del respiro consapevole.

La nostra vita è il tempo trascorso tra il primo e l’ultimo respiro per cui riconoscere l’importanza ed osservare con genuina curiosità quel soffio vitale che ci pervade può essere una pratica interessante e stimolante in grado di connetterci direttamente alla fonte della nostra vita.

Meditazione

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La pratica del respiro consapevole

Trova un posto tranquillo: Siediti comodamente su una sedia o un cuscino, con la schiena dritta ma non rigida. Poi, porta l’attenzione al tuo respiro. Resta in gentile osservazione mentre l’aria entra ed esce dal tuo corpo. Non cercare di modificare il tuo respiro, semplicemente osserva il suo ritmo naturale, con pazienza. Stai in compagnia del tuo respiro per una decina di minuti, mostrando genuina curiosità. Vivi questo momento, e ogni volta che praticherai questa meditazione, come se tu respirassi per la prima volta nella tua vita. E non preoccuparti se ti accorgi che la mente vaga, riportala semplicemente al respiro con pazienza e gentilezza.

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2. Connettersi con la natura per una spiritualità più profonda

La natura è una grande maestra e guida nel nostro cammino spirituale. Attraverso i cicli delle stagioni, la natura ci accompagna attraverso le diverse fasi della vita, sostenendoci con insegnamenti preziosi donati senza parole ma attraverso esempi concreti in grado di aprire il nostro sguardo ad una comprensione profonda dell’esistenza.

La bellezza del tramonto, il canto degli uccelli, la risacca delle onde del mare, camminare a piedi scalzi sull’erba soffice sono doni della natura che possono regalare sensazioni di profonda connessione, riempirci l’anima di un senso di stupore e meraviglia. Cogliere la sacralità della vita nelle sue diverse manifestazioni può aiutarci a fermare i pensieri per contemplare il mistero della vita e guardarci dentro.

La superficie calma di un lago per esempio può offrire l’occasione di profonde riflessioni, aprendo un varco attraverso il quale mettersi in ascolto. Ogni elemento della natura, dal fruscio delle foglie degli alberi al maestoso silenzio delle cime montuose, può diventare, a secondo della nostra sensibilità personale, un ponte verso ciò che vi è di più sacro.

Connettersi con la natura

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3. Pratiche di gratitudine per un cuore sereno

Se la felicità è fatta di attimi, provare gratitudine significa riconoscere e valorizzare questi momenti preziosi che la vita ci offre. Inoltre, ritagliare nella nostra giornata un momento per concentrarci su ciò che di bello e prezioso abbiamo nella nostra vita è utile alla nostra crescita spirituale: porta a una maggiore soddisfazione e gioia, aumenta l’empatia, la compassione, ci aiuta ad essere più consapevoli, incoraggia la generosità,…

Per provare gratitudine dobbiamo innanzitutto spostare la mente focalizzata sul dovere e il fare al momento presente e notare semplicemente ciò che abbiamo, evitando di darlo per scontato: possiamo essere grati per ciò che ci regala sensazioni piacevoli, ciò che ci sostiene, ci aiuta, ci nutre,…. Possiamo provare una profonda gratitudine per chi resta al nostro fianco anche nei momenti difficili, per le piccole e grandi gioie del quotidiano, per tutte quelle piccole cose che ci donano il sorriso, un dolce tepore all’altezza del cuore: un abbraccio, la chiamata di un amico…

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Semplici pratiche di gratitudine

Puoi creare un “barattolo della gratitudine”: ogni volta che proverai gratitudine per qualcosa, lo scriverai su un bigliettino e lo inserirai nel barattolo, così, quando ti sentirai giù, potrai rileggere i bigliettini per ricordarti di tutte le cose positive nella tua vita.

Oppure, puoi praticare la mindfulness applicata alla gratitudine vivendo pienamente nel presente le piccole gioie e i piaceri che spesso passano inosservati: la bellezza di un fiore, il sapore di un piatto cucinato con amore, la tua canzone preferita.

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4. La compassione e la generosità come pilastri di una spiritualità vera

L’antica favola africana del colibrì e dell’incendio spiega con disarmante semplicità quanto ogni azione compassionevole, anche la più piccola, sia importante.

Un giorno, nella savana, scoppiò un grande incendio. Tutti gli animali scappavano terrorizzati mentre il fuoco distruggeva ogni cosa tranne un piccolissimo colibrì che si tuffava nelle acque del fiume per raccogliere una goccia d’acqua, quanto teneva il suo piccolo becco, per spegnere le fiamme.

Ad un certo punto il leone lo chiamò: “Ehi, colibrì, cosa stai facendo?” Il colibrì rispose: “Faccio la mia parte!” Il leone si mise a ridere: “Tu così piccolo pensi di fermare le fiamme?”. Tutti gli altri animali cominciarono a prenderlo in giro. Il colibrì però non si perse d’animo e continuò a raccogliere l’acqua, una goccia alla volta mentre, uno alla volta, i cuccioli della giungla decisero di fare la stessa cosa. L’elefantino riuscì a salvare un piccolo arbusto, e così anche il giovane pellicano, ma le fiamme continuavano ad avanzare. A quella vista gli adulti smisero di prenderli in giro e cominciarono ad aiutarli. Quando la sera calò sulla savana, l’incendio era quasi spento. Allora il leone chiamò il piccolo colibrì e gli disse: “Oggi abbiamo imparato che la cosa più importante non è essere grandi e forti, ma pieni di coraggio e di generosità. Oggi tu ci hai insegnato che anche una goccia d’acqua può essere importante e che insieme si può spegnere un grande incendio.

Ci sono principi importanti condivisi da molte tradizioni religiose e spirituali, che sono alla base del cammino spirituale, quali la compassione, la generosità, il servizio, l’aiuto disinteressato. Questi principi possono tradursi in diversi modi, che sia attraverso il dono per aiutare i più bisognosi, il tendere la mano a chi soffre, la cura degli animali o della natura,… Ogni piccola azione di bene rappresenta un passo verso le virtù fondanti di una spiritualità vera, vissuta col cuore e l’anima.

Come insegna il colibrì della storia, basta che ognuno di noi faccia la sua parte secondo le sue possibilità per cambiare le cose.

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Riflessioni per una routine serale

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5. Riflessioni serali per chiudere la giornata con un senso di pace

Per concludere la tua giornata e sostenere la tua spiritualità, ecco alcune riflessioni da inserire nella tua routine serale:

Ripensa alla giornata appena trascorsa. Qual è stato il momento più bello, significativo o piacevole? Concentrati su quella sensazione positiva e rivivila brevemente.

C’è stata qualche sfida o momento difficile che ti ha portato ad una nuova consapevolezza? O ancora:  Chi ti ha mostrato gentilezza oggi? Porsi domande aiuta a canalizzare il proprio sentire verso emozioni che riempiono il cuore. Concentrarsi sul provare sentimenti di gratitudine e apertura sono passi importanti del cammino spirituale.

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Fonti e approfondimenti

• Robert A. Emmons, The Little Book of Gratitude: Create a life of happiness and wellbeing by giving thanks, Gaia, 2016.
• Jon Kabat-Zinn, Mindfulness per principianti. Ritrovare la calma in un mondo frenetico, Ed. Frontiere della psiche, 2018.

Sandra Saporito





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