Psicologia

Le dee dell’Ombra: il potere femminile nella discesa interiore

Di Sandra Saporito - 16 Ottobre 2025

La mitologia greca ci offre nel suo vasto compendio di racconti una mappa attraverso le raffigurazioni delle dee dell’Ombra che sono sopravvissute all’avanzare delle religioni abramitiche e al processo di demonizzazione culturale che ha sistematicamente esiliato il potere femminile, relegando figure come Ecate e Persefone all’oscurità o alla paura.

Carl G. Jung e poi James Hillman riconobbero in queste divinità degli archetipi, delle Forze primordiali che ognuno di noi custodisce nella propria interiorità. Le dee dell’Ombra del mondo greco ci accompagnano in un viaggio iniziatico e trasformatore alla ricerca della nostra autenticità più vera e completa nel nostro mondo infero/interiore, lì dove risiede il nostro magma creativo, grembo di ogni nostra potenzialità.

In questa ottica, le dee dell’Ombra possono offrirci un aiuto prezioso nell’accompagnarci sulla soglia di questi nostri tesori nascosti, delle nostre potenzialità, e di tutte quelle verità spesso scomode che ci sostengono nel nostro percorso di crescita interiore.

Il Potere delle dee dell’Ombra nella mitologia greca

L’Ombra non è un contenitore di tutto ciò che c’è di sbagliato o malvagio in noi ma piuttosto di tutto ciò che per un motivo o l’altro, rifiutiamo o neghiamo a noi stessi, tra cui anche i talenti e gli aspetti che potremmo reputare positivi ma che per nostra storia personale, siamo stati in qualche modo invitati o costretti a nascondere.

Ecco che in quel luogo misterioso che è il nostro inconscio si trovano non solo spettri da riconoscere ma anche tesori da scoprire con l’aiuto delle dee dell’Ombra come Ecate, Persefone ma anche la meno conosciuta Nyx, che possono accompagnarvi in un viaggio a diversi livelli di profondità interiore.

Ecate è l'archetipo della guida nell'oscurità grazie alla sua torcia leggendaria

Fonte: Pexels.com

Ecate, la guida nei nostri Inferi personali

Ecate è una divinità liminale di origine pre-olimpica, dea temuta della magia, dell’oscurità che presiedeva ai confini e i crocevia (luoghi liminali per eccellenza). Era onorata nel suo aspetto triplice: Fanciulla, Madre e Vecchia (Crone) che simboleggiavano la purezza, il potere generatore e la saggezza.

Ritroviamo questa misteriosa dea in numerosi miti ma quello che forse rappresenta meglio la sua forza catalizzatrice è quello del rapimento di Persefone. È infatti lei a svelare a Demetra, la madre, dove si trova la figlia e le fornisce la sua torcia leggendaria per cercarla nell’Oltretomba.

Come dea dei trivi (incroci di tre vie), rappresenta il potere della scelta ma anche del mistero dello spazio liminale che si riflette nella sua natura tripartitica; è una guida che conosce l’interezza del mondo anche nei suoi aspetti nascosti e segreti, come quelli della vita, della morte e della trasformazione.

Ecate è quindi la dea da coltivare in noi come guida nell’oscurità, per accedere ai nostri abissi più reconditi e illuminarli grazie alla luce della saggezza e della consapevolezza che nasce dall’esperienza. Grazie agli attributi simbolici di cui è portatrice come la torcia, la chiave, il serpente e il cane nero che svolge il ruolo di Psychopompos (guida delle anime) e simbolo d’istinto e lealtà, Ecate ci accompagna nel nostro viaggio interiore attraverso la trasformazione personale per affrontare i cambiamenti e scoprire i nostri talenti e potenziali inespressi.

Persefone e il viaggio verso la propria sovranità

La figlia di Demetra era una volta conosciuta come Kore, la Fanciulla, e il suo mito è il fondamento dei Misteri Eleusini, pietra miliare della spiritualità della Grecia classica. Il mito narra che un giorno fu rapita da Ade, il signore degli Inferi… Ma durante il suo soggiorno nelle terre dei morti, Persefone mangiò alcuni chicchi di melograno, legandola indissolubilmente al regno dell’oscurità.

Per mantenere l’equilibrio vitale sulla Terra, Zeus decretò che Persefone avrebbe trascorso due terzi dell’anno con la madre in superficie e il resto del tempo con Ade, suo sposo, nell’Oltretomba, dando origine al ciclo delle stagioni e ad un sapere misterico che sarebbe stato poi trasmesso ritualmente durante i Piccoli e Grandi Misteri.

Persefone incarna la sovranità e l’equilibrio che integra gli opposti, il nucleo della trasformazione profonda. Da iniziata ai misteri della vita oltre la morte incarnata da Ade, ne diventa regina e giudice suprema incarnando il potere e il dominio sui mondi visibili ed invisibili.

Persefone, l'archetipo della sovranità e dell'equilibrio oltre gli opposti

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Nyx, l’Ombra cosmica

Fu considerata in passato come una potente Dea Madre, il grembo stesso dell’oscurità cosmica dal quale ogni cosa proviene. Essa simboleggia l’Ombra nel suo aspetto cosmico e transpersonale: è la matrice divina dell’inconscio collettivo, l’Ombra Assoluta col suo potenziale di creazione illimitato.

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Da un punto di vista interiore, Nyx incarna l’archetipo del principio generatore della luce e dell’oscurità, la completezza del Sé che trascende la coscienza. Il suo potere è quello dell’Ignoto, è la saggezza dell’infinito che rivela frammenti di sé aiutandoci a muoverci in un piano molto più grande di noi.

Il potere dell’archetipo della dea oscura

Nella psicologia junghiana, l’Ombra è definita come l’aspetto inconscio della personalità che viene rinnegato anche se rappresenta la totalità dell’inconscio, ciò che una persona non conosce di sé. È una riserva di potenziale non realizzato e verità scomode che la coscienza ha nascosto sotto il tappeto.

Il mito della discesa negli Inferi e nell’Oscurità funge dunque da guida e mappa in questo viaggio interiore grazie al suo linguaggio simbolico universale mentre le forze psichiche attivate dagli archetipi rappresentati dalle dee dell’Ombra rivelano e attivano quelle risorse nascoste, esiliate, permettendo alla nostra coscienza di affinarle così come si fa con quelle pietre grezze che, una volta intagliate, riflettono la luce come diamanti.

Queste figure mitologiche sono guide fondamentali nel viaggio iniziatico dell’individuo verso l’interezza. Per poter approcciare con consapevolezza il potere femminile di questi antichi archetipi presenti in ognuno di noi, è fondamentale riconoscere la natura dell’Ombra, non come un male da annientare, ma come un contenuto interiore di grande potenzialità che richiede di essere riconosciuto, accolto, integrato.

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Accogliere il potere delle dee dell’Ombra per coltivare l’equilibrio dentro di sé

Una donna con l'ombra dei soffioni, simbolo di resilienza, nuovi inizi e trasformazione

Fonte: Pexels.com

L’integrazione degli archetipi rappresentati dalle dee dell’Ombra può essere un esercizio prezioso nel processo di conoscenza di sé in virtù delle energie e delle intuizioni profonde che possono sbloccare. Precisiamo tuttavia che la pratica che segue è da intendere come esercizio contemplativo e di conoscenza di sé e non come rimedio a sofferenze psicologiche.

Per incontrare ed attivare il loro potere, possiamo immaginare o visualizzare di scendere dentro di noi, nelle nostre profondità. Possiamo immaginare di entrare in una foresta oscura, una grotta, una radura immersa nella nebbia o un crocevia, tenendo tra le mani un simbolo o un’immagine che rappresenta una sfida, una difficoltà, o ciò che vogliamo conoscere meglio. Giunti qui, possiamo chiedere che una di queste dee dell’Ombra si riveli a noi e accogliere il dono e il messaggio che vorrà offrirci.

Ecate, la guida nella trasformazione

Ecate ci aiuta ad attraversare i passaggi critici della nostra vita, le crisi, i cambiamenti con saggezza profonda e consapevolezza per conoscerci meglio e sbloccare il nostro potenziale. Il suo dono è quello della torcia che fa luce sugli aspetti segreti o ignoti, la capacità di osservare un problema da un altro punto di vista, ma anche di offrirci una terza scelta.

Persefone, la ricerca di equilibrio e sovranità

La dea della primavera e regina dell’Oltretomba ci permette di accogliere gli aspetti che abbiamo rinnegato o nascosto e ci offre la possibilità di andare oltre il dualismo per negoziare con le parti negate di noi e trovare un equilibrio dinamico che permetta al flusso energetico della nostra vita di continuare a scorrere in armonia con tutte le parti di noi.

Nyx, il potere rigenerativo

Questa potente dea primordiale può aiutare ad accogliere la distruzione, la dissoluzione, la morte simbolica di nostre vecchie strutture o di capitoli importanti della nostra vita, per andare avanti e reinventarsi, attingendo direttamente alla fonte della creazione. La sua energia misteriosa, ci sostiene nell’impegnativo processo di rinnovamento. Ci aiuta a dare alla luce noi stessi. Con consapevolezza e fiducia nel mistero della vita.

→ Leggi anche: Il corvo come guida spirituale dell’Ombra

Fonti e approfondimenti:
AION – L’archetipo dell’Ombra secondo la psicologia junghiana 
• Carl G. Jung, Gli archetipi dell’inconscio collettivo, Bollati Boringhieri Ed., 1977.
• Marija Gimbutas, Il linguaggio della Dea, Ed. Venexia, 2008.

Sandra Saporito





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