L’autunno è la stagione del lasciare andare. Tutto intorno a noi parla di questo invito: le foglie che cadono, le piante che si preparano al riposo invernale, il vento che spazza via ciò che ormai è secco, la luce che pian piano diminuisce, gli uccelli che volano leggeri nel cielo.
La conoscenza è imparare qualcosa ogni giorno.
La saggezza è lasciar andare qualcosa ogni giorno.
(Proverbio zen)
Eppure, anche se la natura con le sue manifestazioni, non fa altro che iniziare nuovi cicli, noi tendiamo sempre a rimanere aggrappati al passato, a tornare ogni volta sugli stessi pensieri, a non voler cambiare. Ma continuando su questa via rischiamo di soffocare, di non sapere più chi siamo, di vivere una vita che non appartiene a noi.
La stagione dell’autunno ci può indicare la via della leggerezza, del lasciar scorrere, del fluire insieme alla vita.
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Fasi psicologiche autunnali
L’autunno porta con sé nostalgia e malinconia, è il periodo della commemorazione dei defunti, del freddo che avanza, delle nebbie e dell’oscurità. Tutto ci invita a lasciare andare l’estate, ciò che è stato e a concentrarci su ciò che sta arrivando. Risulta quindi normale provare tristezza, amarezza, voglia di rimanere in casa e non fare nulla. L’autunno ci fa entrare nella fase del raccoglimento interiore.
In questo periodo è importante abbandonare credenze vecchie, i soliti pensieri, legami già rotti da un pezzo, azioni abitudinali stantie e imboccare vie nuove che possono nutrire la nostra anima. Non è facile compiere questo processo di selezione e l’umore autunnale non aiuta nel vedere le cose con chiarezza. Prendiamoci allora del tempo in silenzio per comprendere cosa è sano per noi e cosa non lo è più, pendiamo delle decisioni nette e portiamole avanti percependone gli effetti dentro di noi.
Senza la tipica tristezza autunnale non potremmo compiere questa fondamentale opera di selezione interiore.
Imparare a lasciare andare dovrebbe essere appreso ancor prima di imparare ad ottenere. La vita dovrebbe essere toccata, non strangolata. Devi rilassarti, lasciare che a volte accada, e permettere agli altri di fluire con essa.
(Ray Bradbury)
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Riti di chiusura
Dopo aver preso le decisione su chi o che cosa lasciare andare è importante compiere dei riti di saluto per sigillare questo patto con noi stessi. L’autunno ci viene in aiuto anche in questo.
Possiamo prendere delle foglie cadute a terra e radunarle insieme a un bigliettino con su scritto cosa vogliamo lasciare andare. Fare poi un bel falò e dirsi che ora c’è lo spazio per attendere altro. Spesso, infatti, non arrivano novità o cambiamenti perché abbiamo lo spazio interiore occupato da troppe cose, anche da fatti ormai trascorsi, chiusi o non ancora dimenticati che non riusciamo a lasciar andare.
Un’altra via per chiudere è quella di imparare a dire i propri no durante la giornata. Bisognerebbe, la sera prima di addormentarsi, ricapitolare le ore appena trascorse e chiedersi se in tutte le situazioni abbiamo protetto la nostra essenza oppure no e prometterci il giorno seguente di farlo. Quest’abitudine di pensiero permette di conoscerci meglio e di lasciare andare con più facilità. Come rito di chiusura si possono scrivere in un diario i no detti della giornata appena trascorsa per ricordarseli in futuro, per imprimerli bene dentro al proprio cuore.
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Si potrebbe, poi, compiere una corsa per ogni questione che vogliamo concludere. Basta una corsetta breve, magari alla massima velocità che possiamo. Questo esercizio fisico permette il liberarsi di energia e il rigenerarsi di tutte le nostre cellule.
Ci sono molteplici modi per lasciare andare, trovate il vostro, quello che vi fa stare meglio, che sentite più consono al vostro sentire e mettetelo in pratica ogniqualvolta il vostro corpo e la vostra anima sentono la necessità di chiudere una questione.
Lasciar andare ci dà la libertà, e la libertà è l’unica condizione per la felicità. Se, nel nostro cuore, ci aggrappiamo ancora a qualsiasi cosa – rabbia, ansia o proprietà – non possiamo essere liberi.
(Thich Nhat Hanh)
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Benefici del distacco
Le foglie autunnali, con il loro continuo ciclo, ci mostrano la bellezza del lasciar andare e i suoi effetti benefici. Innanzitutto si crea lo spazio per il nuovo, il vecchio va ad alimentare il terreno, continuando a vivere in modo diverso ma non ingombra più, non soffoca, lascia il posto al cambiamento, alla novità.
Ci sentiamo più leggeri, con una nuova forza vitale, pronti a vedere altro, con lo sguardo ampio e propenso a costruire una nuova visione della vita.
Lasciando andare abbiamo imparato la lezione dal passato, ci è stato utile ma ora non ci serve più, vogliamo compiere un passettino avanti nella nostra crescita personale. Che sia una persona o una situazione da chiudere, questo è il tempo per farlo. Se continuiamo a lottare contro una fine perdiamo energia, ci ammaliamo, diveniamo rigidi e la vita ci appare come una gran fatica.
Quando lascio andare quello che sono, divento quello che potrei essere.
Quando lascio andare quello che ho, ricevo quello di cui ho bisogno.
(Tao Te Ching)
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Aforismi sul lasciar andare
Sull’importanza del chiudere hanno scritto molti poeti e filosofi. Vi lasciamo alcuni aforismi che riassumono bene l’articolo scritto fino a qui. Buona chiusura felice a tutti! 🙂
Alla fine solo tre cose contano: quanto hai amato, come gentilmente hai vissuto e con quanta grazia hai lasciato andare cose non destinate a te.
(Proverbio buddhista)
È difficile lasciar andare qualcosa. Anche se quello a cui ti stai attaccando è pieno di spine, è difficile lasciarlo andare. Anzi, forse lo è ancora di più
(Stephen King)
A volte lasciare andare le cose è un atto di gran lunga più potente della difesa o dell’attaccamento.
(Eckhart Tolle)
Dobbiamo essere disposti a lasciare andare la vita che abbiamo programmato in modo da avere la vita che ci sta aspettando…
(Joseph Campbell)
Per ricevere, è necessario prima aprire la mano. Lasciare andare.
(Lao Tzu)
La distanza a volte consente di sapere che cosa vale la pena tenere e che cosa vale la pena lasciare andare.
(Lana Del Rey)
Hai mai provato la sensazione di essere lì, a bordo di un precipizio e non sapere che fare? Tra fare un passo indietro e lasciarti andare, scegli di lasciarti andare, se non ti è dato di trovare un solido terreno, credimi, imparerai a volare.
(Paulo Coelho)
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