Curiosità

Riscoprire la voce delle campane, antiche messaggere dei ritmi della vita

Di Sandra Saporito - 21 Settembre 2023

Da tempo immemore, le campane sono legate alla vita comunitaria, sanciscono lo scorrere del tempo, celebravano le tappe importanti della vita di ognuno, il quotidiano. Chi non ricorda il suono delle campane religiose e civiche? Il rintocco che segnava la fine della scuola, il tintinnio allegro dei matrimoni o ancora il tocco ritmico delle ore, il richiamo dei fedeli alla preghiera,…

L’uso di questi bronzi affonda le radici nell’antichità, nel suono dei battacchi sono custoditi una funzione simbolica importante, un linguaggio universale, una vibrazione divina.

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Le campane, strumenti magici sin dall’antichità

Suonare le campane, antico gesto di preghiera
Credit foto ©Pexels

La creazione delle campane è intimamente legata alla scoperta del bronzo derivante dalla fusione di rame e stagno intorno al 5000 a.C. in Mesopotamia. Gli scavi archeologici fanno risalire i primi prototipi al III millennio a. C in Cina e alla cultura Yangshao. Furono usate sin dalla loro creazione nei rituali a scopo magico-religioso, sia per allontanare gli spiriti malevoli che per attirare la buona sorte e la benevolenza delle divinità.

Ovunque nel Vecchio Mondo il significato del suono bronzeo delle campane era ritenuto come magico, protettivo, purificatorio e apotropaico. In antiche sepolture della Britannia romana sono state rinvenute delle campanelle per proteggere l’anima dei bambini e delle giovani donne strappate troppo presto alla vita. Si pensava che il loro canto era in grado di accompagnare le anime, le preghiere e i desideri in cielo.

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Campanelle, campanacci, campanellini

Anche i campanacci che ornavano già al tempo dei Romani il collo degli animali servivano di richiamo a scopo protettivo: permettevano di recuperare gli animali dispersi, di intervenire in caso di pericolo ma anche di proteggere i pascoli dalle sciagure e dagli spiriti maligni secondo una tradizione popolare di cui possiamo ancora sentire l’eco in alcune leggende, come quella della campanella di Capri, ancora oggi indossata e regalata come portafortuna.

Le credenze legate al loro suono e alle loro vibrazioni protettrici e purificatrici hanno incentivato l’uso delle campanelle e dei campanellini anche al livello personale, ponendoli sulla soglia delle porte (campanelle) oppure indossati (campanellini) sia per indicare l’arrivo di qualcuno, attirare la buona sorte, che per tenere lontano gli spiriti cattivi.

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La ricca simbologia dietro la loro creazione

campane mobili
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La maestria richiesta per dare forma a questi strumenti e le tecniche usate confinano col virtuosismo e aiutano a comprendere la ricca simbologia di questi capolavori di metallo. Si forgiano le campane di bronzo quasi come si racconta la creazione dell’uomo nei miti antichi: stampi d’argilla intorno ad un’anima costruita con sapienza, colata di cera, fusione di metalli, e poi l’interramento. Segue poi lo spogliamento dagli involucri ormai inutili e l’accordatura armonica che conferisce ad ognuna la propria voce. Si credeva che essa avesse il potere di allontanare il male e attirare gioia, la benedizione, e la protezione intorno a sé.

La creazione delle campane richiama quindi i miti di creazione e resurrezione, ed è l’immagine della perfetta unione dei quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco. Questo equilibrio degli elementi confluisce nella vibrazione e ci introduce al potere delle frequenze armoniche e della quintessenza, l’elemento incorruttibile, che compone le sfere e i corpi celesti, motivo per il quale il suono delle campane ci rimanda ad una voce celeste, ponte tra umano e divino.

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Il linguaggio universale delle campane

il suono delle campane
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L’uso delle pesanti campane di bronzo si propagò nel nostro continente dal medioevo in poi con l’avvento del cristianesimo. Da allora, il campanile posto in mezzo al villaggio (della chiesa e in seguito della torre civica) rivestì una funzione importante nel segnalare alla gente lo scorrere del tempo in un’epoca in cui il possesso di orologi personali era proibitivo, ma ebbe soprattutto la funzione di comunicare con un linguaggio universale eventi importanti o informazioni utili alla collettività in un tempo in cui non vi era nessun altro mezzo di comunicazione a lunga distanza.

I messaggi di ieri…

Il rintocco dei grandi bronzi suonava a festa nei momenti felici (nascita/battesimi, matrimoni, feste), a lutto, con rintocchi lenti, per indicare il decesso di un compaesano (due rintocchi segnalavano la morte di una donna, tre rintocchi per un uomo, quattro per un sacerdote, sei per il vescovo della diocesi, nove per il Papa); a martello per segnalare una calamità, un pericolo (incendio, alluvione, incursioni nemiche in tempo di guerra, ecc.).

… E di oggi.

Secondo l’antica tradizione, le campane indicano ancora oggi il tempo delle preghiera e delle tappe importanti della vita (nascita, matrimonio, morte), l’orario (di solito la mezzana rintocca per ogni ora, la più piccola per i quarti d’ora ma ciò varia da paese a paese) o ancora il tempo atmosferico, in alcune località: se è sereno, un botto; se è nuvolo, due botti; se piove, tre botti; se nevica, quattro botti. Ancora oggi si suonano le campane in ora di tempesta in quanto secondo un’antica credenza, il loro canto è in grado di dissipare le nubi.

“Le campane erano una presenza eloquente al cuore della società contadina, anche se oggi è impensabile di poter sperimentare le sensazioni che esse suscitavano. Ogni campana aveva addirittura un nome diverso e molte recavano iscritte preghiere, soprattutto contro la grandine, la tempesta, i fulmini… Così, quando sul campanile veniva issata una nuova campana era un evento di grande festa: la campana veniva benedetta, unta con il crisma e si chiedeva a Dio che essa fosse capace di fugare i mali atmosferici come i mali sociali che minacciavano la gente del paese.”
(Enzo Bianchi)

Fonti e approfondimenti:

Campanologia: Storia ed utilizzo delle campaneFederazione Campanari Ambrosiani: le campane del Duomo e il campanile mai costruito  
• Merlatti Grazia, Di bronzo e di cielo. Campane: storia, simboli, curiosità. Ancona, 2009.
• Storia delle campane nel mondoUniversity of Cambridge. The Sound of Magic? Bells in Roman Britain

Sandra Saporito
Autrice e operatrice in DBN
www.risorsedellanima.it





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