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Il bacio sulla fronte è il gesto d’affetto più bello che ci sia

Di Sandra Saporito - 4 Ottobre 2021

Di tutti i baci che possiamo dare e ricevere, da quelli più distratti ai più passionali, vi è un bacio particolare capace di comunicare amore e tenerezza, protezione e benevolenza, senza condizioni, senza aspettative, un bacio puro e autentico capace di posarsi sul cuore con la leggerezza di una piuma: è il bacio sulla fronte.

“Non chiudere mai le tue labbra a coloro che hanno già aperto il tuo cuore.”
(Charles Dickens)

Deposto con un soffio dolce che viene dall’anima, il bacio sulla fronte si fa messaggero di tutte quelle dichiarazioni mormorate all’angolo del cuore, senza parole, senza suoni, se non dei battiti di due cuori che si sono incontrati.

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Il bacio sulla fronte è come una benedizione

È il bacio d’amore più puro e tenere perché è scevro di desideri che bramano di ricevere risposte; il bacio sulla fronte è semplicemente dono, dono di sé senza pretese né condizioni, è un segno d’amore incondizionato che si stampa sulla fronte, dove alberga la coscienza, o l’anima secondo alcuni.

Il bacio sulla fronte è il bacio della buonanotte per augurare sogni belli, è quello ricevuto dopo i bruschi risvegli notturni che scaccia gli incubi e i mostri sotto al letto, è quello che si dà per consolare, per fare sentire la propria presenza accanto all’altro. È la tenerezza che s’incarna e si manifesta in uno schiocco di labbra. A volte accompagna gli addii e diventa una benedizione, un mantello d’amore che protegge, che accompagna al di là delle distanze, al di là del tempo.

Quando resta soltanto il tempo di un ultimo bacio da dare alla persona amata, scegliamo quello più prezioso, quello che resterà per sempre impresso nella memoria, affinché si trasformi in benedizione e lo accompagni per sempre come testimonianza d’amore.

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La fronte, sede della coscienza divina

La fronte è la sede dei pensieri, delle preoccupazioni, ecco il motivo per il quale il bacio sulla fronte è una dimostrazione d’affetto capace di dissipare per un istante la nebbia mentale che ci avvolge quando ci sentiamo tristi, delusi, vulnerabili. Questa fragilità viene accolta, abbracciata dall’altro, con benevolenza e gentilezza e sentire di essere voluti bene malgrado le proprie fragilità ci restituisce il diritto all’amore a prescindere di tutto.

Inoltre vi sarebbe un significato ancora più profondo legato alla fronte, a ciò che simbolicamente rappresenta e al motivo per il quale sentiamo che il bacio sulla fronte sia in grado di scacciare i pensieri pesanti.

Al centro della fronte vi si troverebbe il riflesso della ghiandola pineale o epifisi, una piccola ghiandola a forma di pigna che si trova al centro del cervello, considerata come il terzo occhio secondo alcune tradizioni misteriche; fatto che porterebbe a pensare che lì vi sia la sede di una coscienza superiore. Cartesio affermò nella sua opera Le passioni dell’anima, scritta nel 1649, che la ghiandola pineale non poteva essere che l’unico luogo del corpo dove l’anima avrebbe potuto avere sede.

Al suo pensiero fecero eco altri studiosi occidentali, quali Helena P. Blavatsky, fondatrice della teosofia che identificò l’epifisi con l’occhio di Shiva della tradizione vedica.

Nella tradizione vedica vi è in effetti l’usanza di apporre in mezzo alla fronte, sul terzo occhio o Ajna Chakra, un segno caratteristico colorato legato alla sfera spirituale e divina: il Tilaka, usato dai devoti verso una determinata divinità, o il Bindu, la “goccia” che secondo la tradizione tantrica sarebbe il luogo dei ricordi di tutte le vite precedenti e la porta verso l’infinito.

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Il segno dell’amore incondizionato

Queste nozioni derivanti dalle tradizioni spirituali, antiche e non, mostrano quanto il bacio posato sulla fronte di una persona cara possa rappresentare un gesto d’amore profondo capace di accoglierla nella sua meravigliosa complessità, senza chiedergli nulla in ritorno se non essere semplicemente se stessa, e manifestare la forma d’amore più alta e pura che ci sia. L’amore profondo, quasi riverenziale verso l’aspetto sacro, divino, dell’altro non potrebbe manifestarsi in maniera diversa che così.

“Lascia che te lo dica oggi quanto ti voglio bene, quanto tu sei stato sempre per me , come hai arricchito la mia vita. […] Tu non puoi misurare ciò che significhi. Significa la sorgente in un deserto, l’albero fiorito in un terreno selvaggio. A te solo debbo che il mio cuore non sia inaridito, che sia rimasto in me un punto accessibile alla grazia.”
(Hermann Hesse)

Il mistero della vita umana si trova nei gesti semplici e allo stesso tempo pregni di un alone così profondo e sacro da non vederlo nemmeno. È così anche per tutti quei baci dati prima che si chiudano le palpebre, per una notte o per sempre, i baci che respirano il profumo dei capelli, che accarezzano le guance e sospirano all’anima quant’è voluta bene in questo mondo imperfetto, se non nella magia di quel momento in cui due esseri s’incontrano a metà strada tra l’anima e il cuore, sull’orlo di uno schiocco di labbra e di un sorriso dolce.

Fonti:

Bindu, la porta verso l’infinito
Il simbolismo della ghiandola pineale

Sandra “Eshewa” Saporito
Autrice e operatrice in Discipline Bio-Naturali
www.risorsedellanima.it





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