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La Nascita della Tradizione dell'Uovo di Pasqua

Di Valeria Bonora - 6 Aprile 2017

Da sempre le uova rivestono il ruolo di simbolo della vita e della sacralità, già nei secoli lontani alcune credenze pagane e mitologiche narravano che cielo e terra fossero due emisferi che creavano un unico uovo; anche gli Egizi erano affascinati da questa forma particolare tanto da farlo coincidere con il fulcro dei quattro elementi dell’universo (acqua, aria, terra e fuoco).
Il donare uova come tradizione la possiamo trovare già nell’antica Persia, dove le uova di gallina venivano regalate per annunciare l’arrivo della primavera, quando gli uccellini iniziavano a prepararsi il nido per deporre le uova, era sintomo che il freddo era ormai passato; in molte culture come quelle egizie, greche e cinesi, le uova venivano decorate a mano, e in molte altre culture si sono ritrovati resti di uova di creta, addirittura le statue di Dioniso trovate nelle tombe in Beozia hanno un piccolo uovo in mano simbolo del ritorno alla vita.
Tradizione dell'Uovo di Pasqua
Per gli israeliti è un dono da portare agli amici o da regalare a chi festeggia un compleanno, mentre gli antichi romani usavano dire: ”Omne vivum ex ovo” cioè “ogni essere vivente [proviene] dall’uovo [nel senso di « germe»” anche se la forma della biogenesi corretta è ” Omne vivum ex vivo” di Louis Pasteur cioè “Ogni vivente (deriva) da un vivente” e in effetti l’uovo è vivo!
Anche in questo caso il cattolicesimo riprende le tradizioni di altre culture e le fa proprie, mettendo nell’uovo il simbolo di Cristo risorto.
La simbologia è abbastanza immediata, in fondo l’uovo ha un aspetto piuttosto sterile, sembra quasi un sasso inanimato, ma dentro di se cela la vita, da qui il richiamo al sepolcro di pietra di Gesù e alla sua resurrezione.
Tradizione dell'Uovo di Pasqua
Da sempre le uova sono considerate oggetti dai poteri speciali venivano infatti interrate nelle fondamenta delle nuove case per scongiurare il male, oppure venivano usate dalle donne incinte per scoprire il sesso del nascituro, anche le giovani donne appena sposate dovevano fare i conti con le uova, infatti era abitudine che prima di entrare nella casa col nuovo marito dovessero passare sopra alle uova.
Nel medioevo si usava regalare le uova alla servitù, ma in seguito le uova iniziarono ad essere decorate con metalli pregiati come argento, platino e oro, quest’ultime venivano invece regalate agli aristocratici ed ai nobili.
Un esempio classico di questi doni fu quello di Edoardo I il re inglese infatti fece creare 450 uova coperte d’oro da regalare in occasione della Pasqua, mentre lo Zar Alessandro III di Russia che nel 1883 commissionò all’orafo Peter Carl Fabergé un dono particolare per la sua Zarina Maria Fëdorovna. L’orafo creò un uovo di platino smaltato di bianco all’interno vi era un tuorlo tutto d’oro, contenente a sua volta una gallinella colorata d’oro e smalti con gli occhi di rubino. Quest’ultima racchiudeva una copia in miniatura della corona imperiale contenente un piccolo rubino a forma d’uovo.
Uova di Fabergé
E’ facile presupporre che l’idea della sorpresa nell’uovo pasquale possa essere nata da qui, senza contare ovviamente l’enorme dono che racchiude l’uovo: la vita!
In Francia è ancora attuale la tradizione della caccia all’uovo, infatti vengono organizzate in aree verdi delle vere e proprie cacce al tesoro, le uova artigianali vengono nascoste fra gli alberi e i bambini devono cercarle.
Ai greci ortodossi piace cucinare le uova sode e colorarle di rosso (usando nell’acqua di cottura delle foglie di cipolla rossa), simbolo della passione di Cristo, il giovedì santo e mangiarlo a Pasqua;
La domenica in molte tradizioni vengono benedette pubblicamente le uova come simbolo della rinascita e del ricorrere del ciclo della vita.
Tradizione dell'Uovo di Pasqua
L‘uovo di Pasqua di cioccolato nasce però alla corte di Luigi XIV nei primi decenni del 1800, le uova di cioccolato allora piene (non vuote con la sorpresa) venivano preparate sia in Francia che in Germania, il vero boom commerciale avvenne solo nel secondo dopoguerra quando si iniziò a produrre macchine in grado di manipolare la cioccolata e creare quindi uova vuote dove deporre la sorpresa, un po’ come fece l’orafo Fabergé.
Articolo scritto da Valeria Bonoravaleria2174.wix.com
 
 
 





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