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Reverse Graffiti: un Forma d'Arte "Pulita"

Di Valeria Bonora - 11 Aprile 2014

Avete presente quelle simpatiche personcine che con il ditino vi scrivono sul parabrezza sporco la parola “lavami”? Ecco quelle personcine hanno dato il via ad una street art incredibile, si chiama tecnica del Reverse graffiti, detta anche clean advertising, clean tagging o green graffiti, e consiste proprio nel creare immagini, scritte o quant’altro sopra a delle superfici sporche, sfruttando il contrasto che viene a crearsi quando lo sporco viene tolto.

Il primo artista ad usare questa tecnica è stato l’artista inglese Paul Moose Curtis, chiamato anche Dr. Dirt (dottor sporco) che invece di “imbrattare” i muri delle città, li pulisce, ovviamente non come farebbe una persona normale, ma con l’aiuto di un’idro-pulitrice toglie lo sporco sapientemente, facendo risaltare dei veri e propri capolavori.

Broadway Tunnel in San Francisco, April 2009.

Ma il graffito più grande fatto “pulendo” un muro è stato quello di Alexandre Orion, un writer brasiliano che in una notte del 2007, ha disegnato oltre 1000 teschi in un sottopassaggio della città di San Paolo. L’opera è stata poi completamente cancellata dagli addetti alla pulizia della città.

La particolarità di questa tecnica fa in modo che possa essere utilizzata facilmente anche a scopi commerciali, una pubblicità fatta attraverso il reverse graffiti, senza inchiostro, senza carta e soprattutto senza inquinare, rende questo tipo di comunicazione estremamente “green”. Lo stencil utilizzato per creare il messaggio è unico, e può essere riutilizzato per creare migliaia di ripetizioni, senza contare che l’acqua necessaria a creare un cartellone pubblicitario è molto più abbondante di quella utilizzata per creare un reverse graffiti.

Il fatto poi che non c’è bisogno di smaltimento e che l’istallazione non inquina e non crea spazzatura o inquinamento chimico, è una cosa che attira moltissimo tutti coloro che vogliono abbracciare il green marketing.

Anche alcune Pubbliche Amministrazioni come il Comune di Milano ed il Comune di Cesena hanno iniziato ad utilizzare questa tecnica per comunicare con i propri cittadini.

Per ora non esistono leggi che vietino il reverse graffiti sui muri della città.

Non sono solo messaggi scritti sui muri o nelle gallerie ad attirare l’attenzione, ma nascono delle vere e proprie opere d’arte anche sui vetri delle automobili, di seguito alcune opere trovate in rete.

Unico difetto di queste opere d’arte è che…. purtroppo durano molto poco!!

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