La numerologia angelica origina dalla relazione tra la numerologia pitagorica greca e la fede negli angeli ritenuti messaggeri divini.
Secondo questo pensiero le sequenze numeriche ricorrenti, note come “numeri angelici”, come il 222 o il 444 , sono messaggi che gli angeli inviano ad ogni uomo per fornire guida, supporto e consigli. La loro comparsa nella nostra vita si manifesta in modo ricorrente, anche più volte al giorno, e in modi spesso buffi ed evidenti, proprio per attirare la nostra attenzione. Può capitare, quindi, di vedere continuamente lo stesso numero mentre guardiamo l’orologio oppure scritto a caratteri enormi su cartelloni pubblicitari mentre passeggiamo o guidiamo la nostra macchina.
In questo articolo approfondiremo il significato simbolico del numero angelico 888.
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I numeri regnano sull’universo.
(Pitagora)
Cosa significa il numero 888 nella spiritualità
L’8 è un numero molto particolare. Legato all’infinito e all’eternità, e, se ripetuto, ne amplia il potere trasformandolo in simbolo spirituale di ricchezza materiale, di risveglio spirituale e di crescita interiore. Quando ci appare nelle nostre vite è un segnale di conferma riguardo alla strada che abbiamo intrapreso e ci invita a fidarci dell’abbondanza infinita dell’universo, ad aprire il cuore e la mente in modo totale.
Nella numerologia cristiana l’8 è il numero associato a Gesù Cristo, quindi l’888 ha un significato spirituale profondo legato ai nuovi inizi, alle strade diverse, alla ricerca della propria Verità.
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Ogni volta che lo incontriamo nelle nostre vite fermiamoci a dargli attenzione, respiriamo a fondo, spalanchiamo la porta della nostra interiorità per far entrare il messaggio che è giunto a portarci, consegnandolo alla nostra anima.
Il numero è qualcosa di particolare, di misterioso vorremmo dire. Nessuno è ancora mai riuscito a diradare il suo nembo numinoso.
(Carl Gustav Jung)
Il simbolismo dell’888 nella numerologia
Nella numerologia, la disciplina che studia il significato dei numeri, il numero 888 riveste una simbologia importante. Come abbiamo già scritto in precedenza è il simbolo dell’infinito, dell’immortalità, ma anche del ciclo della vita che non si ferma mai, del movimento, dello specchio, della prosperità.
L’otto corrisponde inoltre alla “doppia porta”, intesa come porta che apre sia la vita terrena sia quella spirituale: un invito, quindi, ad abitare entrambi i mondi, ad essere di qui e di là contemporaneamente, a non escluderli, a far dimorare dentro noi stessi anche l’ambiguità, la contrapposizione, le due facce della stessa medaglia.
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Se torturi i numeri abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa.
(Gregg Easterbrook)
888 come messaggio angelico: cosa vogliono dirci gli angeli
Quando l’8 ripetuto si fa vedere spesso nella nostra vita vuol dire che dobbiamo prestare attenzione alle nostre scelte quotidiane affidandoci a domande che possono far nascere in noi altre domande nuove o risposte inaspettate. Stiamo accogliendo l’abbondanza dell’universo? Abbiamo scelto la via del cuore o quella dell’egoismo? Cosa dobbiamo vedere nel mondo che è lo specchio della nostra interiorità?
Le domande che porta l’apparizione di un numero angelico sono infinite e diverse da individuo a individuo. Ognuno in modo personale può formulare le proprie domande, solitamente sono le prime che arrivano quelle più importanti, quelle che scavano dentro di noi e che ci possono aiutare a vedere con più chiarezza il sentiero da percorrere.
L’888 in particolare smuove quesiti di rinascita, di nuove vie da sperimentare, di sguardi diversi.
Nella cristianità, il numero otto indicava la rinascita e la rigenerazione. L’ottagono serviva a rappresentare i sei giorni della creazione divina dei cieli e della terra, il settimo giorno di riposo e l’ottavo giorno in cui i cristiani “rinascono”.
(Dan Brown)
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888 e il ciclo dell’abbondanza
L’8 è il simbolo dell’abbondanza che non finisce mai. Il messaggio che porta con sé, soprattutto se è ripetuto tre volte, è di cercare dentro noi stessi il pozzo dell’abbondanza infinita. Ci esorta a mettere insieme gli opposti, ad essere fluidi, a non frenare il flusso di energia che ha bisogno di scorrere per poter creare a sua volta ricchezza, sia spirituale che materiale.
Tutto è abbondanza, se abbiamo occhi e cuori per vederla e accoglierla in noi. L’888 è un numero angelico che ci ricorda questo messaggio, apparentemente banale e che si tende a dare per scontato. In realtà, il fulcro di una vita sana e quieta sta proprio in questo meraviglioso messaggio del numero 8 ripetuto.
I numeri hanno vita; non sono solo simboli sulla carta.
(Shakuntala Devi)
Il numero 8 ripetuto: equilibrio, karma e infinito
Il numero 8 ripetuto è un invito a trovare equilibrio e armonia nella nostra vita. Ci chiede di voltarci indietro al nostro passato, ai nostri avi, e di guardare anche avanti al futuro, ai nostri progetti, ai nostri desideri, ma di non distrarci mai e poi mai dal nostro presente.
Un numero potente che lega le varie dimensioni del tempo attraverso un filo speciale e invisibile che tutto tesse e crea.
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Quando vedi spesso il numero 888: segno o coincidenza?
Vedere spesso un numero angelico è segno di protezione: i nostri angeli sono con noi e ci inviano segnali per non farci sentire soli. Le apparizioni possono essere diverse: possono comparire sulle targhe delle auto, in un numero di telefono che ci scrive un amico, sull’orologio, sfogliando a caso le pagine di un libro. Certo, potrebbe sembrare una coincidenza, ma niente avviene a caso in questa nostra vita. Tutto è un segnale, un simbolo, rivolto alla nostra interiorità.
Sta a noi decidere se immergerci nella comprensione di questi segni oppure se fare finta di nulla e proseguire il cammino: nel primo caso, di sicuro, la nostra giornata sarà arricchita di nuovi significati, nel secondo caso si perderà un’occasione di crescita interiore. A noi la scelta…
Perché dite che il numero non è poesia? Un grande poeta, che si chiamava Goethe, ha cantato il contrario, contando i piedi dell’esametro sulle morbide carni femminili. E se interrogate un musicista, vi dirà che non c’è armonia senza numeri. Forse è per questo che la maggior parte dei poeti e dei musicisti sanno fare così bene i loro conti.
(Alessandro Varaldo)
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