Curiosità

Il 18 luglio è il Nelson Mandela day: un giorno per fare la differenza

Di Sandra Saporito - 17 Luglio 2023

Il Nelson Mandela Day è la giornata internazionale, proclamata dall’ONU, in onore di Nelson Mandela (Mvezo, 18 luglio 1918 – Johannesburg, 5 dicembre 2013), grande sostenitore della pace, della giustizia e dei diritti umani.

Ma qual è lo scopo del Mandela Day? Ha l’obiettivo di onorare l’eredità morale di Mandela e di ispirare e incoraggiare ogni azione che contribuisca a rendere il mondo un posto migliore, ricordando ad ognuno di noi che possiamo fare la differenza.

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Ma dietro a questa giornata internazionale c’è una storia che merita di essere ricordata.

Madiba Rolihlahla Nelson Mandela: difensore dei diritti umani e padre di una nazione

Nelson Mandela, Premio Nobel per la pace “Per il lavoro per la risoluzione pacifica del regime di apartheid, e per aver gettato le basi per un nuovo Sudafrica democratico” nacque il 18 luglio 1918 col nome di Rolihlahla ( “attaccabrighe”). Il nome Nelson gli fu dato dalla sua maestra di scuola per rispettare la regola di dare ai bambini africani un nome cristiano. In età avanzata, fu finalmente chiamato con l’appellativo tribale di Madiba, un titolo onorifico derivante dal clan Xhosa dal quale era originario.

La giustizia rivestì da sempre un ruolo fondamentale nella vita di Nelson Mandela, a tal punto da spingerlo nel 1940 ad iniziare gli studi in giurisprudenza alla University College of Fort Hare, dove prese la laurea 3 anni dopo. Fu coinvolto in seguito in movimenti oppositori all’apartheid che si instaurò nel 1948 e che vide l’emergere di leggi razziali sempre più opprimenti per gli Africani.

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La lotta contro l’apartheid

In Sudafrica molte furono le leggi razziali che privarono sempre più gli Africani dei loro diritti fondamentali. Per esempio, la Native urban areas Act prevedeva la separazione degli spazi residenziali e urbani tra bianchi e neri , ciò promosse una politica di sfratto di massa che portò milioni di nativi a perdere la loro casa, la loro terra, i loro beni.

Apartheid, il regime di segregazione razziale
Credit foto © Unsplash

La Land Act proibiva ai nativi di possedere terreni (ancora oggi il 70% del territorio è proprietà degli Afrikaner bianchi), inoltre ogni tipo di rapporto tra bianchi e neri era proibito (anche il semplice camminare fianco a fianco). Non potevano aspirare a lavori specializzati ed erano costretti a lavori logoranti e sottopagati, vi era il divieto di formare sindacati, di avere la stessa istruzione degli Afrikaner, di circolare liberamente.

Dal 1948 in poi, vi fu un crescendo di abusi di potere e violenze nei confronti delle popolazioni di colore, fatto condannato dalla politica internazionale che proclamò l’apartheid come crimine contro l’umanità.

Nelson Mandela non si arrese di fronte a queste ingiustizie e divenne una delle figure più impegnate nella difesa dei diritti dei Sudafricani. Il suo attivismo politico lo portò a diversi arresti con accusa di Alto Tradimento e alla condanna all’ergastolo nel 1964.

“Ho nutrito l’ideale di una società libera e democratica, in cui tutte le persone vivono insieme in armonia… Questo è un ideale per cui vivo e che spero di realizzare. Ma se è necessario, è un’ideale per il quale sono pronto a morire”.
(Nelson Mandela, estratto dell’arringa pronunciata al suo processo nel 1964)

Nelson Mandela fu liberato 27 anni dopo, in seguito agli sconvolgimenti politici indotti dalle sanzioni della comunità internazionale nei confronti del Sudafrica.

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La rivoluzione pacifica e un nuovo inizio

l'eredità morale di Nelson Mandela
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Ispirato dall’approccio non violento di Gandhi e malgrado le ingiustizie e i trattamenti disumani subiti anche in carcere, Nelson Mandela rimase fedele al suo ideale di rivoluzione pacifica e al suo sogno di costruire una nazione unita, di riunire sotto la stessa bandiera chi sentiva di appartenere a quella terra, senza discriminazione di etnia, colore o credo, così come dichiarato nella Carta della Libertà che lui stesso aiutò a redigere nel 1955:

“Noi, il popolo del Sudafrica, dichiariamo, perché l’intera nazione ed il mondo sappiano:
che il Sudafrica appartiene a tutti coloro che ci vivono, bianchi e neri, e che nessun governo può a giusto titolo vantare alcuna autorità se questa non si basa sulla volontà di tutto il popolo […] “

Dopo la sua liberazione nel 1990, Mandela vinse le elezioni e fu proclamato presidente del Sudafrica nel 1994, ponendo finalmente fine all’apartheid.

Fu un leader illuminato, mosso dalla ferma convinzione che ogni singola persona può dare il suo contributo per sostenere la pace, la giustizia, la libertà. Ed è in onore di questo ideale che ogni 18 luglio il mondo onora la sua memoria attraverso il Mandela Day.

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Mandela Day: un giorno per ricordare che ognuno fa la differenza

Il 18 luglio è il Nelson Mandela Day
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“Fai ciò che puoi con ciò che hai lì dove sei!” è l’appello che la Nelson Mandela Foundation ci indirizza per celebrare il Mandela Day e promuovere ovunque nel mondo azioni che sostengono la lotta di Madiba per un mondo più equo, più attento all’umanità e al pianeta.

Perché ogni piccola azione può fare la differenza.

Ricordi la leggenda della stella marina? Un uomo d’affari in vacanza stava camminando lungo una spiaggia dove le onde avevano portato tante stelle marine che sarebbero probabilmente morte prima del ritorno dell’alta marea, quando vide un bambino che si abbassava per prendere e rigettare nell’oceano una stella marina alla volta. L’uomo d’affari, intenerito dalla volontà del piccolo di salvare le piccole creature, gli disse: “Comprendo che tu voglia salvarle ma quello che fai è inutile. Ho percorso un lungo tragitto e ci sono migliaia di stelle. Che senso ha continuare?”. Il bambino si chinò di nuovo verso il basso, prese una stella marina e la ributtò gentilmente nell’oceano rispondendo all’uomo: “Per lei ha senso.”

Se osserviamo i problemi legati alla povertà, al razzismo, alla violenza che affliggono il mondo, ci sembra di essere confrontati a problemi più grandi di noi, ma se agiamo nel nostro piccolo, ognuno secondo le sue possibilità, la visione del problema si sgretola un po’ per volta e ci rendiamo conto che “IL” problema è solo la somma di molte piccole sfide che possiamo superare assieme. E per ognuna di queste, possiamo fare la differenza apportando anche noi il nostro contributo al cambiamento.

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Il messaggio del Mandela Day (#itsinyourhands)

insieme contro il razzismo
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Ecco alcune suggerimenti per fare la differenza:

Coltivare un piccolo orto per aiutare a proteggere l’ambiente.
• Piantare alberi specialmente da frutto per condividerne il raccolto con gli altri.
• Investire in piattaforme di produzione alimentare sostenibili a vantaggio delle comunità vulnerabili.
• Preparare dei panini da donare ai più bisognosiRaccogliere i rifiuti abbandonati nel parco vicino a casa, nei boschi, per preservare la natura e il bene della comunità
• Preparare un pasto per una mamma che ha appena partorito o proporle di aiutarla nelle faccende di casa
• Raccogliere libri da offrire a scuole con risorse insufficienti
• Trasmettere a qualcuno ciò che sappiamo fare (es. possiamo aiutare un anziano ad usare il cellulare o il computer oppure insegnare ad un bambino a fare il pane)
• Scrivere una lettera al direttore di un giornale su un problema che ci sta a cuore
• ...Tutto ciò che puoi fare per dare il tuo contributo al miglioramento del mondo intorno a te!

Il Nelson Mandela Day ha lo scopo di ricordarci, attraverso la commemorazione di un uomo che ha lottato per il suo paese e non si è mai arreso di fronte alle ingiustizie, come ognuno di noi, a secondo delle sue possibilità, può fare la differenza: il bene è una questione collettiva che inizia dal singolo.

Fonti e approfondimenti:

Arts & Culture: Nelson Mandela, the long way to freedomGariwo: Approfondimento sull’apartheid  The Mandela DayMandelaforum, una biografia essenziale

Sandra Saporito
Autrice e operatrice in Discipline Bio-Naturali
www.risorsedellanima.it





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