Psicologia

Quando il lutto non viene elaborato: come sciogliere il nodo di una morte non accettata

Di Elena Bernabè - 14 Novembre 2022

“Non siamo più in grado di vivere la morte dei nostri cari.

E tutto ciò che non viene affrontato ed elaborato ci tormenta senza saperlo.

Ci hanno insegnato a pensare ad altro, a dimenticare il prima possibile, a trattenere il dolore e passare oltre.

Non esiste più il lungo periodo del vestito nero a lutto, non vi è più la cura e la vestizione del corpo del defunto che ci ha lasciato ma è delegata ad estranei, non ci si ritrova più tutti insieme subito dopo il rito funebre a ricordare il nostro caro mangiando qualcosa insieme come momento di raccoglimento familiare. Abbiamo perso i riti che ci permettono di vivere la morte.

Ma così facendo non viviamo il lutto.

E non vivendolo saremo legati ad esso. Fino al giorno della sua elaborazione o, se ciò non accade, fino alla fine dei nostri giorni.

Un lutto non vissuto si trascina nelle nostre vite ed è un peso che tramanderemo anche ai nostri discendenti e se anche loro non lo elaborano lo tramanderanno a loro volta.

Fino a che qualcuno con coraggio decide che è giunta l’ora di far emergere ciò che è stato sepolto per troppo tempo.

Un lutto non elaborato è spesso l’origine di molti malesseri, individuali e familiari. E’ il nodo da sciogliere, la porta segreta da aprire per ritrovare la libertà dal passato e per conoscere finalmente noi stessi.

Non è mai troppo tardi per vivere un lutto. Lo si può fare simbolicamente anche a distanza di molti anni.

Non penso di conoscere maestro di vita più prezioso del lutto elaborato.”

Di Elena Bernabè

Viviamo in una società che ci educa ad allontanare la morte dalle nostre vite. Non dobbiamo pensarci, dobbiamo nasconderla, cresciamo con la paura dei cambiamenti, non siamo capaci a lasciare andare. Di conseguenza quando la morte entra nelle nostre vite ci sentiamo persi e impauriti. E’ vero, la morte porta scompiglio, dolore, sofferenza, lacrime e vuoto. E’ inevitabile: la sua natura è questa! Ma riuscire a viverla con consapevolezza, non avendola mai rifiutata in vita, è un modo sano, genuino e adulto di approcciarci a lei. Che non vuol dire che fa meno male, ma che abbiamo gli strumenti interiori necessari per trasformare questo male.

Se invece fuggiamo da un lutto, esso ci inseguirà per tutta la vita e oltre, anche nelle generazioni successive. Si vestirà da malattia, da accadimento, da stato d’animo e sarà più presente che mai nelle nostre vite.

«Ciò a cui opponi resistenza persiste. Ciò che accetti può essere cambiato»

C.G.Jung

Leggi anche —> Non Siamo Più In Grado Di Vivere La Morte Dei Nostri Cari

Perché non si riesce ad affrontare un lutto

statua di donna piangente
Credit foto ©Pixabay

Ci sono morti che viviamo con naturalezza e con semplicità: sono quelle degli anziani che si spengono pian piano, magari nelle loro case, circondati dall’affetto dei propri cari. E poi ci sono morti violente, precoci, improvvise che ci devastano interiormente e che ci chiedono un grande lavoro di elaborazione per poterle superare. Questo lavoro non sempre viene svolto poiché affrontare un lutto è un viaggio interiore potente, faticoso, coraggioso e non sempre abbiamo le forze per poter intraprendere questo cammino da soli.

Capita spesso che il lutto si protragga per una vita intera. In questo caso si parla di “lutto congelato“: il dolore per la perdita di una persona cara rimane intrappolato nel cuore e nella mente di chi lo vive, non trova via di scampo e di liberazione, si ha paura di affrontare la sofferenza perché non si vuole lasciare andare la persona che non c’è più, è un modo di trattenere chi se n’è andato.

Senza però compiere il grande passo dell’elaborazione del lutto non riusciamo più a vivere, è come se fossimo già morti a metà.

“Noi tutti, o quasi, abbiamo lutti irrisolti che si sono accumulati nel tempo. […] Queste perdite, il cui lutto non viene superato, le “ruminiamo”: c’impediscono di vivere. Orbene, quanto più si elabora questo vasto tema, tanto più agevolmente si riesce a “uscire” dal lutto. Senza questa elaborazione non smettiamo mai di considerare inaccettabile ciò che ci è accaduto.”

(Anne Ancelin Schutzenberger e Evelyne Bissone Jeufroy, “Uscire dal lutto”)

Leggi anche —> Perdere un caro per suicidio: come affrontare il lutto

Come affrontare un lutto non elaborato?

E’ possibile, anche a distanza di molti anni, affrontare un lutto che non è stato elaborato. Ciò implica un coraggioso tuffo nei propri abissi. Può essere un passo compiuto in autonomia oppure grazie all’aiuto di un professionista. In entrambi i casi ci si sente chiamati ad agire per porre finalmente fine al lutto. C’è chi sente forte l’esigenza di andare a piantare un albero nel luogo dell’incidente che ha portato via un caro parente, per trasformare la morte in rinascita grazie ad un simbolo che è il linguaggio del nostro inconscio. Chi ancora sente il bisogno di andare alla ricerca dei propri antenati per comporre il proprio albero genealogico e dare così un posto d’onore a tutte le persone che lo hanno proceduto. Chi decide di curare non solo il proprio corpo ma anche la propria mente e di iniziare un percorso di crescita personale per conoscersi meglio.

Leggi anche —> Le cose che fanno stare meglio mentre si affronta un lutto

Si arriva ad un punto in cui mente e corpo hanno passato il limite della sopportazione e ci chiedono aiuto in tutti i modi per affrontare ciò che non è stato affrontato prima.

“Lutti non fatti, lacrime non versate, segreti di famiglia, identificazioni inconsce e “fedeltà familiari invisibili” camminano su figli e discendenti. […] Ciò che non è espresso dalle parole è espresso dai dolori.”

Anne Ancelin Schützenberger

Non è mai troppo tardi per affrontare e superare un lutto non elaborato. E, viverlo finalmente, ci fa scoprire che in realtà non è il mostro che pensavamo essere, ma uno dei nostri più grandi maestri di vita, che ha tanto da insegnarci e da rivelarci.

I tesori più preziosi vengono custoditi dal drago più terribile. Per raggiungere i tesori, bisogna andare dal drago e baciarlo. 

Bert Hellinger




Newsletter
Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi subito una speciale meditazione in omaggio!




© 2022 Copyright Media Data Factory S.R.L. - I contenuti sono di proprietà di Media Data Factory S.R.L, è vietata la riproduzione.
Media Data Factory S.R.L. sede legale in via Guercino 9 20154 Milano - PI/CF 09595010969