A Caccia di Vita

L'Unico Modo Per Trovare La Propria Strada

Di Elena Bernabè - 31 Marzo 2021

Trovare la propria strada è il desiderio di tutti. Riuscire a scorgerla e imboccarla sono due passi fondamentali nella vita di ogni individuo. Rappresentano la fonte della realizzazione, della quiete interiore, del sentirsi a casa. E’ come accomodarsi finalmente sulla sofficità della vita e mettere a tacere agitazione, insoddisfazione, preoccupazione.

Spesso non riusciamo a vederla però questa strada, vaghiamo confusi nel ricercarla, a volte ci convinciamo che nemmeno esista una via unica adatta ad ogni persona. Può accadere di impiegarci una vita intera per intravederla oppure di esserci capitati per caso senza nemmeno averlo programmato. In tutti i casi ogni percorso individuale è il percorso della nostra vita che parla di noi, della nostra storia, degli ostacoli che siamo chiamati ad affrontare. E il momento in cui si manifesta è sempre il momento opportuno. E’ la mente che giudica se è troppo presto o troppo tardi ma per il nostro cuore è sempre perfetto quell’istante. Perché è stato scelto dalla nostra anima solo ed esclusivamente per noi.

La strada per la nostra destinazione non è sempre diritta. Prendiamo il percorso sbagliato, ci perdiamo, ci voltiamo indietro. Forse non importa su quale strada ci imbarchiamo. Forse quello che conta è che ci si imbarchi.
(Barbara Hall)

Trovare la propria strada vuol dire mettersi in viaggio

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Per riuscire a scorgere la via da prendere non possiamo aspettare che essa si palesi senza alcun impegno da parte nostra. Siamo noi a doverla scorgere, ad attrarla noi e per farlo l’unico modo possibile è mettersi in viaggio. Dentro noi stessi.

Dentro al nostro bagaglio interiore necessario per questo meraviglioso viaggio sono fondamentali 4 strumenti dell’anima: l’osservazione di ciò che accade nel mondo e di come questi avvenimenti toccano la nostra interiorità, la consapevolezza che l’esterno non è altro che un riflesso di ciò che c’è dentro noi stessi, l’apertura del cuore intesa come accoglienza dei simboli, delle coincidenze e delle immagini che incontriamo ogni giorno e che spesso non riusciamo a vedere e la fiducia nella vita e nelle sue chiamate travestite da ostacoli.

Con questa speciale valigia possiamo partire da qualsiasi punto di partenza, senza nemmeno sapere dove andare. E iniziare il cammino che ci porterà a togliere i veli della non comprensione di noi stessi e a guardarci con occhi nuovi. Quelli dell’amore. Che ci mostreranno in modo evidente come trovare ognuno la propria strada.

Conta solo il cammino, perché solo lui è duraturo e non lo scopo, che risulta essere soltanto l’illusione del viaggio.
(Antoine de Saint-Exupery)

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Come si fa a trovare la propria strada e a capire che è proprio quella?

Nel tragitto che abbiamo intrapreso, grazie al nostro bagaglio interiore, troveremo tanti sassolini per strada che ci indicheranno la via. Può essere che a volte imbocchiamo il sentiero sbagliato ma anche perdersi è importante nella ricerca, probabilmente abbiamo deviato per raccogliere tesori che non avremo potuto trovare in nessun altro luogo.

Con gli occhi vigili, a caccia di simboli e di coincidenze, diventeremo guerrieri del significato che si faranno trasportare dall’entusiasmo del cuore e non dalle preoccupazioni della mente che è sì una parte importante di noi, ma il suo ruolo non è ascoltare l’anima bensì mettersi al suo servizio dopo che il cuore gli ha dettato la via da seguire.

Come si fa ad andare a caccia dei simboli? Mettendosi in ascolto dell’universo. I simboli solitamente fanno breccia dentro di noi, catturano la nostra attenzione, fanno nascere intuizioni e idee. Ci parlano. E sono tanti e diversissimi a seconda della persona che li vive. Si trovano nei sogni, nelle coincidenze, nei ricordi improvvisi, negli elementi della natura, nelle parole delle persone intorno a noi.

Se siamo distratti o preoccupati o agitati non riusciamo ad udirlo questo dialogo silenzioso, cerchiamo di sminuirlo o di rifiutarlo. Lo consideriamo una perdita di tempo.

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Quando tutti i pezzi del puzzle sono nelle nostre mani la composizione avviene di per sé, in modo fluido e naturale. E comprendiamo che è proprio quella la strada per noi perché nella nostra interiorità fioriscono solo quiete, appagamento, entusiasmo, forza vitale. Il nostro istinto si accende e partorisce idee sempre nuove, il nostro viso si rilassa, non ci sentiamo più alla ricerca di qualcosa che possa calmare la nostra agitazione interiore, sparisce il nervosismo, l’insoddisfazione, la rabbia.

Tutte queste emozioni sono ancora presenti in noi quando siamo riusciti a trovare la nostra strada ma in modo meno accentuato, riusciamo a farle fluire e a non trattenerle in noi per troppo tempo, ci sentiamo in contatto con la nostra essenza.

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Riuscire a trovare la propria strada è una conquista importante che spesso richiede tempo, pazienza e grande impegno ma anche l’eroe ha un percorso da fare per poter giungere a sconfiggere il drago.

Non è abbastanza fare dei passi che un giorno ci condurranno alla meta, ogni passo deve essere lui stesso una meta, nello stesso momento in cui ci porta avanti.
(Goethe)

Preghiera per trovare la propria strada

Durante questo viaggio alla ricerca di noi stessi non siamo mai soli. Camminando con entusiasmo e curiosità e osservando ben bene i sassolini vicino ai nostri piedi, possiamo accorgerci che intorno a noi tutto il mondo è in cammino alla ricerca di questa calamita di vita che altro non è che la propria meravigliosa strada.

Ognuna diversa a seconda della persona.

Con le lenti della fiducia, un mantello d’amore che ci protegge dal freddo e con il sorriso nel cuore anche la ricerca svela la sua bellezza. E la benedizione che possiamo fare a noi stessi e a chi incontriamo sul nostro cammino non può che essere una preghiera che infonda il coraggio di non lasciare mai la ricerca. Della propria Verità.

Possa la strada sollevarsi per incontrarti.
Possa il vento stare sempre alle tue spalle.
Possa il sole splendere caldo sul tuo viso.
E la pioggia cadere leggera sui tuoi campi.
E finché ci incontriamo di nuovo, possa Dio tenerti nel palmo della sua mano!
(Antica benedizione irlandese)

Elena Bernabè Scrittrice



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