Psicologia

Essere Sempre Sulla Difensiva: Una Tattica Per Proteggersi

Di Sandra Saporito - 11 Febbraio 2019

“Gatto scottato dall’acqua calda ha paura di quella fredda.”

(Antico proverbio)

Con questo proverbio si potrebbe riassumere in quale condizioni vivono le persone che vivono sempre sulla difensiva: hanno talmente sofferto in passato che temono qualsiasi cosa, facendo scattare un meccanismo di difesa spesso sopra le righe.

Se la prendono per tutto, si sentono sempre presi di mira, litigano per motivi futili con la convinzione che a loro sia stato fatto un torto, tutti comportamenti che minano la salute delle loro relazioni, fino a spingere gli altri ad allontanarsi, isolando quelle persone ritenute “scontrose”.

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Essere sulla difensiva: una tattica per proteggersi

Una persona sempre sulla difensiva non nasce con la coda di paglia: dietro alla sua scontrosità c’è una sofferenza, una ferita ancora aperta, ma spesso e volentieri non la riconosce e quindi non si rende conto di “scattare” senza motivi, andando ad aggredire ingiustamente le persone intorno a lei che non capiscono il motivo di tale comportamento.

In una situazione neutra (che non comporta nessun danno né vantaggio), questo tipo di persona reagirà in modo sproporzionato, chiudendosi a riccio o aggredendo gli altri, perché il ricordo di un trauma passato subìto falserà la sua percezione: si sentirà aggredita, messa in discussione, presa di mira (senza motivi reali) e di conseguenza avrà una reazione emotiva esagerata. Anche se possono sembrare “cattive”, queste persone non lo sono: in realtà hanno talmente sofferto in passato che sono terrorizzate all’idea di soffrire ancora.

Dietro a questa reazione, come lo abbiamo detto, c’è una ferita aperta che spinge la persona sempre sulla difensiva a dubitare di sé: sente la sua integrità personale costantemente sotto attacco e reagisce di conseguenza oppure percepisce il comportamento altrui come un’intrusione nel suo spazio personale. In realtà dietro tutto questo c’è un problema di ipersensibilità: quando sei rimasto scottato dal sole, anche le carezze ti fanno male e tutto diventa potenzialmente fonte di dolore, è lo stesso meccanismo che spinge queste persone a prendersela per tutto.

Il circolo vizioso: quando la protezione provoca ulteriore dolore

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Il guaio è che a forza di volersi proteggere da tutto e da tutti, le persone sulla difensiva fanno terra bruciata intorno a se stesse senza volerlo, perché l’unica cosa che cercano è evitare di soffrire ma la solitudine e l’isolamento sociale non fa altro che esacerbare la loro sofferenza, facendole sentire ancora più insicure. Ecco che, a furia di volersi proteggere si ritrovano intrappolate in un circolo vizioso.

Come detto in precedenza, queste persone all’apparenza scontrose hanno delle reazioni emotive immediate spesso immotivate e non sono consapevoli di proiettare sugli altri l’ombra della loro sofferenza interiore. Questa reazione ingiustificata le allontana dalla consapevolezza e dall’equilibrio emotivo, impedendole di andare alla radice del problema, riconoscendo ed agendo su quella ferita interiore.

Esisterebbero, secondo Lise Bourbeau, 5 tipi di ferite interiori:

♦ L’abbandono
♦ Il rifiuto
♦ Il tradimento
♦ L’umiliazione
♦ L’ingiustizia

→ Leggi anche: Ferite interiori. Ciò che ti ferisce ti sta aiutando a guarire

Come ricalibrare i meccanismi di difesa

ricalibrare i rapporti

1. Non contare fino a 10, RESPIRA fino a 10!

La prima cosa da fare quando ti senti punto sul vivo è RESPIRARE. Il respiro (lento e di pancia) ti aiuterà a non andare in escandescenza e ad avere quel tanto di distacco emotivo da permetterti di valutare meglio la situazione.

Questa tecnica potrebbe giovarti soprattutto se stai attraversando un periodo di stress e hai tendenza a scattare appena il tuo interlocutore apre bocca. Se non hai il controllo delle tue emozioni, correrai il rischio di avere una percezione errata della situazione e di aggredire inutilmente l’altro.

2. Non controbattere, fai delle domande per approfondire

Invece di controbattere subito, chiedi spiegazioni. Le domande permettono alla conversazione di rimanere aperta, così tu avrai la possibilità di avere a disposizione maggiori informazioni e l’altro potrà illustrare meglio il suo pensiero, evitando in questo modo gravosi fraintendimenti. Ascolta il tuo interlocutore invece di lasciare i tuoi dialoghi interiori a briglia libera: non puoi pretendere dall’altro che ti ascolti se per primo non sei in grado di ascoltare. Il rispetto è una strada a doppio senso di circolazione, non una via unica.

3. Prova a capire quale insicurezza sta tentando di emergere

Arriverà un momento in cui dovrai affrontare il tuo piccolo despote interiore e tentare di capire perché si comporta in questo modo: quale corda sensibile sta vibrando in te quando ti metti sulla difensiva, di cosa hai paura?

Questo lavoro di introspezione ti aiuterà a riprendere i redini in mano e ad aumentare la tua intelligenza emotiva.

4. Impara a chiedere scusa quando ti accorgi di aver reagito in malo modo

Se ti accorgi di aver avuto una reazione ingiustificata verso qualcuno, non temere di riconoscere il tuo errore e di chiedere scusa. Ammettere di aver sbagliato è il segno di una personalità corretta ed integra. Nessuno è perfetto, ognuno di noi può sbagliare: è umano; ma se errare è un nostro diritto, rimediare è un nostro dovere.

 

Sandra “Eshewa” Saporito
www.risorsedellanima.it





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