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Robot: Presto Verremo Sostituiti da Umanoidi

Di Laura De Rosa - 19 Giugno 2017

Nel cult movie Blade Runner i replicanti chiamati Nexus 6, molto simili agli uomini sebbene più forti e più intelligenti, vengono utilizzati come schiavi per svolgere lavori faticosi e pericolosi o per soddisfare i bisogni dei soldati di stanza nelle colonie militari. A un certo punto, come in qualunque film di fantascienza che si rispetti, i replicanti decidono di ribellarsi, tanto da venir banditi dalla Terra. La squadra speciale Blade Runner, da cui il titolo del film, ha il compito di rintracciarli, distinguendoli dagli umani attraverso appositi test per la valutazione degli stati emotivi, ed eliminarli.
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Scenari fantascienfici che si avvicinano sempre di più alla realtà. L’intelligenza artificiale, secondo una recente ricerca condotta da Mit, ci sostituirà sia nei lavori pesanti che in quelli creativi. I robot sapranno fare qualunque cosa faccia un umano e magari meglio. Quanto tempo manca perché ci sostituiscano? Secondo la maggioranza degli esperti in materia massimo un secolo. Ma già fra 45 anni i robot eseguiranno molti lavori sostituendo la forza lavoro mentre in 120 anni ci libereranno completamente dall’obbligo di lavorare. Sapranno gestire aziende, fare bilanci, guidare auto, fare operazioni mediche, scrivere, dipingere, creare. E man mano si perfezioneranno.
Esistono già diversi robot in grado di eseguire compiti complessi, basti pensare a Ross, il primo robot che svolge il lavoro di avvocato artificiale, assunto dalla Baker & Hostetler. Come funziona? Gli si domanda qualcosa in inglese e lui risponde passando in rassegna il corpus legale, dando una risposta attinente attraverso citazioni e letture sull’argomento. E come dimenticare il robot chirurgo STAR, che può effettuare operazioni in modo totalmente autonomo. Wordsmith è invece un genio capace di scrivere in autonomia, prossimo al premio Nobel. Otonaroid è un conduttore di telegiornali somigliante a un vero essere umano, concepito dal giapponese Hiroshi Ishiguro. Non solo Otonaroid legge le notizie ma interagisce con gli umani. F è un robot muratore, in grado di lavorare nei cantieri, mentre Handle è un robot agilissimo, capace di correre molto velocemente, che si pensa verrà impiegato in ambito militare. E c’è persino il robot che interpreta lo stato d’animo degli uomini. Si chiama Pepper Robot, progettato da Softbank Robotics, un umanoide particolarmente sensibile pensato per le famiglie in cerca di un amico. Analizzando alcuni parametri, Pepper Robot capisce se la persona è triste, arrabbiata o felice e agisce di conseguenza.

Gli incredibili robot umanoidi di Hiroshi Ishiguro

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La somiglianza dei robot umanoidi realizzati dal giapponese Hiroshi Ishiguro con gli umani è davvero incredibile. Si tratta di vere e proprie copie, avatar robotici quasi indistinguibili da una persona in carne ed ossa. Il suo scopo? Capire l’essenza degli essere umani perché, ha affermato, “Quando sostituiamo un umano con un androide, possiamo comprendere l’umano”. Secondo Ishiguro, come si legge sul portale robotiko.it, gli androidi sostituiranno l’uomo in tutte le diverse attività, sia pesanti che creative. Il vantaggio dei replicanti sarà la possibilità di rimanere eternamente giovani e di non stancarsi. Tra i robot già esistenti si ricorda Geminoid F, che ha recitato in teatro e per una pubblicità bancaria. Per quanto simili agli uomini, gli androidi di Ishiguro non ci eguagliano ancora in quanto a intelligenza, anche le espressioni e i vari movimenti del corpo sono da perfezionare. Eppure il ricercatore giapponese è convinto che, prima o poi, i robot proveranno emozioni umane e saranno dotati di volontà propria, è solo questione di tempo. La fantascienza diverrà realtà e ci ritroveremo a passeggiare, lavorare, dialogare con i replicanti.

Animali robot

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La tecnologia robotica riguarda anche il mondo animale, esistono già copie di animali da compagnia e di bestie selvatiche. Curioso è il pipistrello robot, Bat Bot, realizzato dall’Università dell’Illinois e dal California Institute of Technology. Bat Bot è dotato di 40 articolazioni indipendenti sulle ali fatte di silicone, che gli assicurano ampia libertà di movimento, quasi pari a quella posseduta dall’animale in natura. Bat Bot vola in modo autonomo e non è un giocattolo, ha una struttura ossea in carbonio. Il suo utilizzo? Studiare come funziona la natura, si tratta infatti di una piattaforma robotica biomimetica, che potrà aiutare a perfezionare la costruzione di macchine sempre più intelligenti e sofisticate. Il pipistrello robot è in buona compagnia, esistono già pesci robot, insetti, salamandre, cani da compagnia, ragni e molti altri animali.

Assistenti robot in Italia

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Foto di leonardo.it


Anche in Italia si stanno facendo passi da gigante nel mondo della robotica e entro la fine del 2017 sul mercato sarà disponibile R1, robot realizzato dall’Istituto di Tecnologia di Genova, che rispetto al suo sofisticato predecessore, iCub, avrà un prezzo accessibile. R1 è stato concepito come aiutante per ospedali, case di riposo, famiglie. E non è il solo: altri robot italiani già disponibili sono Momo robot, home robot sviluppato da Morpheos che gestisce la casa con intelligenza, Walk-man, umanoide specializzato in situazioni di emergenza, HyQ quadrupede che aiuta l’essere umano nelle situazioni più rischiose, Plantoid, un soft robot concepito per eseguire esplorazioni del suolo e bonifiche ambientali.
 
 

Laura De Rosa
mirabilinto.com





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