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Psicologia

Chi Sono le Persone Altamente Sensibili? Un Mondo da Esplorare e Capire

Di Valeria Bonora - 6 Settembre 2015

Capita a volte di incontrare persone molto sensibili che si muovo nel mondo in modo strano o comunque non comprensibile ai più: piangono per poco, ridono spesso, si arrabbiano all’improvviso, si irritano con facilità, tendono a deprimersi, si illuminano per cose che alla maggior parte delle persone sembrano sciocchezze.

Queste persone sono talmente sensibili da emozionarsi davanti ad una foto, ad un sorriso, ad un gesto gentile, ad un animale in difficoltà, ai primi passi di un bimbo, ma sono altrettanto sensibili al caos, al rumore, al disordine, alla fretta, vengono colte da vertigini, paura, ansia. Il mondo ha un impatto emotivo su queste persone molto più forte che negli altri.

Essere una persona sensibile vuol dire percepire un tono di voce distante durante una telefonata, riconoscere l’ansia, la paura e la tristezza nella faccia degli altri. Essere sensibile vuol dire fare caso a tutto, e con “tutto” intendo veramente qualsiasi cosa: un fiore sconfitto dal vento, un cane solo, un colore diverso del cielo, un sorriso più sentito, una parola colorata in mezzo a tante parole anonime. Essere sensibili vuol dire vivere dieci, cento, mille vite ogni giorno. Quando sei sensibile non puoi fregartene, farti gli affari tuoi, lasciar perdere. Chi è sensibile, se sa di aver ferito qualcuno si tortura per ore ed ore pensando alla sensazione che gli ha fatto provare. Chi è sensibile dura una fatica immensa. Si dovrebbe aver cura di chi è sensibile, potrebbe morire per una carezza in meno.
(Susanna Casciani)

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Chi sono le persone altamente sensibili

C’è un termine che definisce queste persone: è “Highly Sensitive Person” (HSP) ovvero “Persone Altamente Sensibili” (PAS); il termine fu coniato dalla psicologa americana Elaine Aron nel 1986.

Secondo questa definizione esistono persone più sensibili di altre agli stimoli sia esterni che interni. Ma cosa significa essere più sensibili? E’ solo una questione di sensazioni o è qualcosa di scientificamente provato?

A rispondere è la dottoressa Elaine Aron:

“Abbiamo scoperto che le aree del cervello coinvolte con l’emozione e la consapevolezza, in particolare quelle aree connesse con i sentimenti empatici, nelle persone altamente sensibili hanno mostrato sostanzialmente un maggiore flusso di sangue nelle aree cerebrali interessate. Questa è la prova fisica che all’interno del cervello gli individui altamente sensibili rispondono maggiormente agli impulsi delle emozioni legate alle situazioni sociali, nel nostro caso sono bastate le immagini di volti felici o tristi”.

Quindi le persone definite HSP hanno un qualcosa di diverso dalle altre, sono persone differenti e secondo gli studi sono il 15% della popolazione. Sono individui che si trovano bene nel loro ambiente e hanno alti livelli di consapevolezza e reattività emotiva.

Essere una persona altamente sensibile è difficile in un mondo come il nostro dove siamo continuamente bombardati da notizie terribili e quindi chi è molto sensibile rischia maggiormente di entrare in depressione, può sentirsi incompreso e tende ad isolarsi, ha paura di quello che possano pensare gli altri che non “sentono” quello che percepisce lui. Queste persone tendono ad essere particolarmente empatiche e quindi a lasciarsi coinvolgere nelle emozioni degli altri tralasciando le proprie, e questa ipersensibilità può essere difficile da gestire, soprattutto quando lì fuori c’è un mondo di corsa che butta uno sguardo veloce e passa oltre.

“Sentiamo così intensamente. E’ parte del motivo per il quale noi processiamo tutto così profondamente, siamo più motivati a pensare a questi aspetti dalle nostre forti sensazioni di curiosità, paura, gioia, rabbia o altro. Ma questa intensità può diventare sovrastante, specialmente quando abbiamo emozioni negative. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di imparare strategie per regolare la nostra emotività.” ~ Elaine Aron

Un’altra caratteristica delle persone altamente sensibili è l’essere grandi amici, con loro ci si sente al sicuro perché loro “sentono” tutto, sono molto empatiche e riescono a comprendere, ad ascoltare, spesso tendono ad assumersi pesi non loro e a dimenticarsi di se stessi.

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Ma cosa hanno di “fisicamente diverso” le persone altamente sensibili?

Questa caratteristica di grande sensibilità non appartiene esclusivamente alla specie umana: è stata infatti riscontrata in più di 100 specie animali ed è strategia di sopravvivenza che porta ad una maggiore attenzione prima di agire. I cervelli delle persone altamente sensibili, però, funzionano in modo leggermente diverso rispetto agli altri.

Grazie ad uno studio effettuato tramite una risonanza magnetica è stato possibile determinare un’attività continua e intensa dei neuroni specchio che risiedono nella corteccia frontale inferiore del cervello e che si attivano sia quando si compie un’azione che quando si osserva la stessa azione compiuta da un’altra persona. In pratica le stesse emozioni vengono provate da chi fa un’azione e da chi la osserva, quindi una PAS prova le stesse emozioni di chi ha difronte.

Inoltre lo studio ha evidenziato un’attività molto più sviluppata del lobo dell’insula, il quale gioca un ruolo fondamentale in diverse funzioni legate all’emotività, tra cui la percezione, il controllo motorio, l’auto-consapevolezza, le funzioni cognitive e l’esperienza interpersonale; alcuni studiosi sono arrivati a definire l’insula come “la poltrona della coscienza”, poiché riunisce la gran parte dei pensieri, intuizioni, sentimenti e percezioni di tutto ciò che viene vissuto.

La sensibilità è una condanna ma ti consente di cogliere migliaia di colori in un viaggio in bianco e nero.
(Michelangelo Da Pisa)

Caratteristiche delle persone altamente sensibili

Guardo le bolle di sapone per ore.
Ascolto il mare.
Piango durante i film.
Cerco di non fare soffrire le persone.
Io la sensibilità l’ho capita così.
(Fabrizio Caramagna)

Non sono persone diverse, sono solo persone che processano più profondamente le informazioni che ricevono.

Sono persone con una gran voglia di aiutare il prossimo, spesso mettono gli altri prima di loro stesse. S’innamorano con facilità e tendono ad essere molto creativi, intuitivi e fantasiosi. Si accorgono dei dettagli della vita, aspetti che spesso passano inosservati ai più. Sono persone attirate dalla spiritualità dal mondo naturale e da tutto ciò che è diverso, tendono ad isolarsi, ad amare la solitudine e il silenzio.

Le persone con questa grande sensibilità non amano i rumori, sono infastiditi dall’eccessiva luce, hanno bisogno di lentezza. Appaiono spesso timide, anche se rotto il ghiaccio amano la buona compagnia. Il loro punto forza è l’ascolto e sono molto bravi a motivare gli altri, ma non se stessi perché ricadono spesso nel tranello della bassa autostima.

La sensibilità di queste persone è una caratteristica che si manifesta fin dall’infanzia e perdura per tutta la vita. Tendono a procrastinare ed avere una vera e propria avversione per ciò che si “deve” fare.

Se vi capita di imbattervi in una persona altamente sensibile avrete l’occasione di vivere un’esperienza molto intensa e dalla quale trarre energia, ma bisogna fare anche attenzione perché sono persone in grado di carpire tutte le sfumature di chi si trovano dinnanzi e spesso possono diventare esigenti e cercare un’esperienza simile di sensibilità e a volte anche piccole incomprensioni possono portare a forti delusioni e frustrazione. D’altro canto se pensate di rientrare nella categoria di persone altamente sensibili dovrete imparare ad accettarvi e a concentrarvi sulle caratteristiche positive di voi stessi cercando il vostro lato migliore e magari ridimensionare le aspettative su chi vi sta intorno.

Valeria Bonora





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