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La Frutta: Regina della Cucina

IN FRUTTA VERITAS – Consumi di Frutta: c'è un Limite Massimo?

Di Aida Vittoria Éltanin (E.V.A.) - 25 Gennaio 2017

Un’overdose di frutta? Si chiama fetta di pane Robert Morse, naturopata
Le porzioni minime di frutta che ci vengono raccomandate sembrano essere esattamente quello che suggerisce la parola: MINIME; non sufficienti per la nostra salute (a meno che non ci piaccia essere mediocri e ammalarci nella media).
 
Qualche anno fa, una prestigiosa università inglese ha analizzato i dati di più di 60.000 adulti seguiti per circa otto anni, per capire il nesso tra il consumo di frutta + verdure e la mortalità per tutte le cause (Oyebode 2014).
Secondo voi, a parità di età, genere, educazione, peso, attività fisica, in quegli otto anni hanno visto morire MENO persone (di cancro, di infarto e in generale di morte precoce) nel gruppo che consumava:

A) da 1 a 3 porzioni di frutta e verdure al dì?
B) da 3 a 5?
C) da 5 a 7?
D) più di 7 porzioni al giorno?

La mia scettica vicina di casa ha scommesso sulla A.
Io per non illudermi ho detto C.
Consumi di Frutta - cachi
La risposta giusta però è l’ultima.
Solo chi ha dichiarato di consumare una media di ALMENO SETTE porzioni al giorno tra frutta e verdura aveva visto ridursi del 40% il rischio di morire negli anni, rispetto al gruppo preso a paragone (cioè chi non arrivava neppure a una porzione al giorno).
Ma dividiamo i dati sulla frutta da quelli sulle verdure.
Prima di tutto, questi risultati positivi valevano per la frutta fresca e quella essiccata, ma non per quella sciroppata e surgelata. Inoltre, rispetto a chi del gruppo consumava tra le 2 e le 3 porzioni di frutta al dì, chi ne consumava più di tre o più di 4 al giorno aveva avuto una maggiore protezione contro il cancro, ma soprattutto contro la morte per infarto, ictus e malattie cardiovascolari: la prima causa di morte nel mondo (se vi pare poco).
Ancora però non sappiamo quale sia il tetto massimo.
A quanta frutta arrivavano le persone che consumavano PIU’ di 4 porzioni al giorno?
Purtroppo non ci è dato saperlo.
Per fortuna però esistono altri studi clinici e dati in merito.
FRUTTOSIO: DOSE LETALE
Il limite per la tossicità del fruttosio potrebbe essere intorno ai 50 grammi” al giorno, spiega il Dr. Michael Greger nei suoi illuminanti video.
Vedremo presto a che fruttosio si stia riferendo (se della frutta o quello raffinato), ma quello che è sicuro è che questo limite negli Stati Uniti viene ampiamente superato.
No, non perché si mangiano più di un chilo o due di frutta al giorno. Come abbiamo già visto, raramente arrivano alle quantità MINIME consigliate.
Superano queste quantità grazie al fruttosio raffinato aggiunto agli alimenti, il che è ben diverso.
Ormai ne stanno consumando in media dai 50g agli 80g al dì (gli adolescenti sono sui 75g), e il diabete e l’obesità sono a livelli mai visti prima (Vos 2008).
Consumi di Frutta - fragole
Anche i fruttariani però possono superare piuttosto agevolmente i 50 grammi di fruttosio, facendo i calcoli.
C’è un limite al fruttosio contenuto nella frutta, un tetto oltre il quale anche la frutta può far male ?
Sentiamo l’autorevole parere di un medico della Scuola di medicina di Harvard:
I problemi nutrizionali legati al fruttosio e allo zucchero arrivano quando sono aggiunti ai cibi. La frutta, d’altra parte, è benefica praticamente in qualsiasi quantitativo” (HMS 2013).
Riavvolgiamo il nastro: “Praticamente in qualsiasi quantitativo”.
Non l’ha detto un vegano.
Non l’ha detto un fruttariano.
E non l’ha detto la mia vicina di casa Elisabetta.
C’è però un modo di quantificare quel “qualsiasi quantitativo” di frutta ?
Per esempio, può essere che 20 porzioni di frutta al giorno siano in effetti nocive?
Incredibilmente, questa ipotesi è stata testata scientificamente (e prima ancora che io nascessi).
20 PORZIONI DI FRUTTA AL GIORNO: UNO STUDIO EPICO
Era il 1971.
I numeri dei partecipanti ovviamente non sono migliaia, erano ancora agli albori di questa riscoperta dell’Eden, e le cavie fruttariane si contavano sulle dita di una mano.
Diciassette coraggiosi hanno provato a mangiare ben 20 porzioni al giorno di frutta fresca (sì, venti! Meglio scriverlo in lettere) per un periodo di sei mesi, arrivando a un apporto giornaliero di fruttosio da far girar la testa, e ben superiore al limite considerato “tossico”, toccando si calcola circa 200 grammi al giorno.
Ho ritrovato una preziosa testimonianza di una delle cavie, una certa Mrs Ada Wessels di Pretoria, amica di una famosa partecipante di questo test, la fruttariana Essie Honiball, autrice del libro “I live on fruit” (Io vivo di frutta), donna morta alla veneranda età di 89 anni non molto tempo fa (per chi fosse interessato, ho raccontato la storia di Essie nella rubrica “Donne vegetariane della storia” qui su Eticamente).
È proprio in questo libro che Ada racconta cosa si era ritrovata a dover mangiare “dalla notte al giorno” per questo esperimento del Dottor Meyer:
Colazione e spuntino di metà mattina:

1 tazza di succo di frutta
4 porzioni di frutta fresca
2 cucchiai di frutta secca

Pranzo:

1 tazza di succo di frutta
6 porzioni di frutta fresca

Merenda:

1 tazza di succo di frutta
2 cucchiai di frutta secca

Cena:

7 porzioni di frutta fresca
2 cucchiai di frutta secca
3 porzioni di frutta (spuntino dopo cena)

Totale: 2100 calorie al giorno, e una valanga di fruttosio e di zuccheri in generale.
Consumi di Frutta
Ogni settimana tutti i partecipanti venivano testati rigorosamente. Secondo voi sono ingrassati?
Incredibilmente NO.
È aumentata la loro pressione?
NO.
Sono aumentati i grassi nel sangue?
NO.
Ma soprattutto: è aumentata la loro insulina?
NO.
Il gruppo di controllo invece, che aveva continuato a seguire una dieta convenzionale, fece peggio di loro.
E notate che tutti i partecipanti avevano simili problemi di salute, eppure varie persone nel gruppo “fruttariano” si ritrovarono a fine studio a stare addirittura meglio.
Sempre la signora Ada Wessels, che continuò poi l’esperimento anche a casa sua, ci ricorda che oltre a tutti i vantaggi di non dover più cucinare, aveva notato con questa dieta fruttariana “nessun gonfiore, nessun senso di pesantezza, nessuna flatulenza, indigestione, sonnolenza né indigestione e acidità dopo cena”.
“Sì, ma quelli però erano i primi anni ’70” mi ha riportato coi piedi per terra la mia vicina Betty.
E’ stata testata una cosa simile in tempi più recenti ?”.
Yes.
DUE CHILI DI FRUTTA AL GIORNO…

  1. Lo stimato medico Jenkins ha chiesto a una decina di cavie umane adulte in salute di consumare 20 (venti) porzioni al giorno di frutta, più molte verdure per qualche settimana.
    Una dieta innegabilmente ricca di fruttosio naturale.
    L’hanno testata in contrapposizione ad altre due molto meno ricche di fibra per vedere quale facesse meglio al cuore.

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Andiamo a rivedere cosa consumavano.
Uno dei menù fruttariani a rotazione del test, oltre a varie porzioni di ortaggi, prevedeva:

300 g di banane (pesate senza buccia)
300 g di lamponi (circa 3 cestini di quelli che vendono al supermercato da 100g l’uno)
300 g di melone giallo
300 g di fragole
600 g di mandarini
300 g di susine
90g di nocciole come unica fonte di grasso (a rotazione gli altri giorni c’erano avocado o mandorle)

Un totale di oltre due chili al giorno di frutta per giorni e giorni, un totale di 2.500 calorie, ma pochissimi grassi (segnatevi questo dato: pochissimi grassi).
Come si sono sentiti alla fine i partecipanti?
Innanzitutto, molto più soddisfatti e sazi più di quanto non si sentissero le cavie delle altre diete.
Sono aumentati di peso? No.
Sono forse aumentate la pressione, i trigliceridi o il colesterolo LDL ? Nada de nada.
E l’insulina? Avranno ben avuto problemi di insulina con due chili al giorno di frutta!?” ci siamo chieste io e Betty guardandoci negli occhiali.
Nessuna reazione avversa registrata
Come può essere?, vi chiederete anche voi.
Almeno al pancreas deve avergli fatto male.
Steve Jobs non è mica morto di tumore al pancreas perchè era fruttariano?”.
Beh, parleremo anche di lui. Portate pazienza.
Se vi potessi raccontare tutto con una sola frase ad effetto lo farei, ma i miti sulla frutta (e i gossip sui fruttariani) sono tanti, c’è da sgarbugliare un’enorme matassa annodatasi nei secoli e non lo si può fare in un colpo solo, con qualche frase ad hoc e qualche proverbio della nonna (o non avrei sentito che c’era da scriverci un intero libro).
Se lasciato così com’è, un filo ingarbugliato andrà a creare un altro nodo e vanno quindi snodati tutti, uno per uno, con molta calma.
É tempo di cominciare a sezionare la materia prima e analizzarla, per uscire dal buio dei miti.
Tempo di scomporla nei macronutrienti più importanti, e tra i componenti più importanti della frutta ci sono…. gli zuccheri, giusto?
O forse no…
Il componente principale della frutta infatti è lo stesso che compone la maggior parte del nostro corpo e due terzi del nostro pianeta… Della dolce, nutriente e benedettissima ACQUA…
Aida Vittoria Eltanin, autrice del libro IN FRUTTA VERITAS
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Attenzione: l’articolo qui riportato è una raccolta di dati e notizie a scopo esclusivamente informativo. Le informazioni riportate sono il frutto di ricerca e opinione personale dell’autore e sono pertanto condivise con il presupposto che non costituiscono né hanno la pretesa di essere consiglio o prescrizione medica o specialistica di diete o trattamenti, o suggerimenti e profili nutrizionali finalizzati al miglioramento dello stato di salute o aventi finalità di cura. E’ indispensabile che il lettore consulti il proprio medico curante o un nutrizionista prima di prendere decisioni riguardanti la propria dieta e la propria salute. I pareri espressi dall’autrice in nessun caso costituiscono o possono sostituire le opinioni di un medico o di uno specialista in nutrizione. Nuovi dati scientifici continuano ad uscire quotidianamente e il lettore è incoraggiato a formarsi una sua visione indipendente anche basandosi su altre fonti e pareri, assumendosi responsabilità per le sue scelte. Sebbene sia stata usata la massima cura nella ricerca delle informazioni e degli studi riportati, errori di tipografia o inesattezze sono possibili. L’autore e l’editore non si assumono responsabilità per l’attualità, la correttezza, la completezza delle informazioni fornite o per danni causati dall’utilizzo delle stesse. Prima di apportare cambiamenti alla vostra dieta e stili di vita e per qualsiasi problema specifico di salute (soprattutto se prendete farmaci), si raccomanda di consultare sempre un medico specializzato in nutrizione che possa creare una dieta bilanciata adatta alle vostre esigenze individuali e alle vostre problematiche di salute.
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Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dell’autrice Aida V. Éltanin. © Tutti i diritti sono riservati.





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