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Psicologia

E se invece di invecchiare assieme tornassimo bambini?

Di Sandra Saporito - 20 Maggio 2018

E se invece di lasciare il tempo scorrere su di noi, e lasciarci addosso quelle tracce sull’anima come il cuscino al risveglio, decidessimo di uscire a giocare senza di lui?
Perché se lo lasciamo fare, un giorno diventeremo vecchi, ma non di quella bella vecchiaia dove le rughe sono come delle medaglie: tracce di tutte quelle preoccupazioni che saremo riusciti a sconfiggere io e te. No, diventeremo vecchi dentro: due esseri umani che si trascinano verso il confine tenendosi per mano più per abitudine che per voglia di sentire l’altro a fianco a sé.
Io non voglio invecchiare assieme a te, voglio di più: voglio continuare a giocare, ad imparare assieme a te, a scoprire il mondo al tuo fianco, voglio vederci crescere assieme, come lo fanno i bambini.

E se invece di invecchiare tornassimo bambini assieme?

Il gioco è un divertimento terapeutico

 

“Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione.”
— Platone

Attraverso il gioco si scoprono nuovi mondi, nuove abilità, l’inconscio può manifestarsi in uno spazio protetto permettendo ad ognuno di esprimersi liberamente. L’unica regola è divertirsi.

Il gioco è molto importante nella coppia: spezza la routine, allenta la tensione, rinforza l’intimità e permette di “staccare” mentalmente dalle mille preoccupazioni quotidiane.

Non si parla solo di giochi che si fanno esclusivamente in camera da letto ma anche di giochi semplici: rincorrersi nel parco, giocare a carte oppure improvvisare una simil-corrida mentre si asciugano i piatti assieme. Perché no?

L’importante è divertirsi assieme, giocare e condividere un momento di allegria.

Ecco cosa dice Bernard De Koven, teorico e studioso del divertimento e del gioco, docente e autore di numerosi libri: “La cosa importante per gli adulti è permettere loro di essere giocosi. Perché la giocosità, come lo humour, è una capacità di sopravvivenza. Ci aiuta ad adattarci al cambiamento, a impegnarci a vicenda, a creare una comunità. La giocosità è flessibilità, reattività, apertura, sensibilità, consapevolezza. Ci connette alla vita.”

Non si smette mai di imparare, ma assieme è ancora meglio!

Oltre al gioco, c’è qualcos’altro che i bambini fanno e che possiamo imparare da loro: l’apprendimento continuo sotto molte forme.
Da qualche anno il concetto di lifelong learning ‒LLP o apprendimento permanente‒ si fa sempre più strada. Non si parla di apprendimento mirato esclusivamente alla sfera lavorativa, anzi!
Via libera alle passioni che sono rimaste incastrate nel fondo di un cassetto, alle curiosità che abbiamo fatto tacere e alla voglia di imparare cose assurde per puro divertimento.
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Passioni, hobby o semplici curiosità: tutte le scuse sono buone per accedere ad un tipo di insegnamento di alta qualità e per la maggior parte gratuito grazie ad alcune università che forniscono dei corsi introduttivi sui temi più vari.

È un ottima occasione per lanciarsi in una nuova avventura assieme alla persona amata o per spronarla a coronare un sogno: che sia imparare a scrutare il cielo oppure a fare la birra in casa, non c’è limite a ciò che si può imparare e condividere assieme.

Si può leggere su Wikipedia: “Con il termine “lifelong learning”, si intende l’educazione durante tutto l’arco della vita, dalla vita alla morte, quell’educazione che inizia ancor prima della scuola e si prolunga fin dopo il pensionamento. Il lifelong learning si presenta come un elemento unitario ed unificante, che cambia la prospettiva formativa dell’individuo e della società…”

Imparare assieme, scoprire nuovi mondi, condividere delle passioni ed aiutarsi a vicenda significa credere in un progetto ed agire assieme per realizzarlo. È qui che il miracolo avviene: quando la coppia crea qualcosa in cui crede si crea un suo orizzonte, una strada che sarà soltanto sua.

Carpe diem: ecco perché l’amore fa ringiovanire

“Il problema è che cerchiamo qualcuno con il quale invecchiare insieme, mentre il segreto è trovare qualcuno con il quale restare bambini.”
– Vincenzo Cannova

Ci sono coppie che si spengono nella routine come una candela senza ossigeno, altre che danno troppe cose per scontato, e poi ci sono quelle che dopo una vita trascorsa assieme, si divertono ancora assieme e forse più di prima, come dei bambini.

Quest’ultimo tipo di coppia non invecchia mai: è una coppia fatta di due compagni di viaggio e di gioco che si scelgono ogni giorno, che vivono la vita come la più entusiasmante delle avventure, che si aiutano, che si sostengono e che sanno vivere ogni momento in modo intenso.

Carpe diem, cogli l’attimo: ecco il segreto di queste coppie straordinarie!

Riempiono ogni attimo trascorso assieme con un significato così profondo che quell’attimo si estende al di là del tempo stesso e questo non si ritrova altra scelta che quella di capitolare, sopraffatto dalla pienezza della vita.
Il tempo allora si estende, diventa malleabile e quelli che sono riusciti a compiere tale magia rimangono giovani per sempre. Non importa se per il resto del mondo i loro visi saranno coperti di rughe, se le loro mani saranno nodose, per quei due maghi che avranno colto assieme i frutti della vita, attimo dopo attimo, il tempo rimarrà solo un compagno di gioco un po’ capriccioso che lì guarderà giocare, creare, divertirsi assieme ancora per un pezzo.
 

Forse è quello il più gran segreto dell’amore: è illudere il tempo e creare in ogni istante un piccolo angolo di paradiso, un pezzo di eternità.

La bellezza dei bambini sta nei loro occhi pieni di sogni, di speranze, di voglia di conquistare le stelle con un tocco della mano; tutto sta nella certezza che tutto è possibile, anche rimanere innamorati e giovani per sempre.
E forse hanno ragione.
 

Sandra “Eshewa” Saporito
Autrice & Shamanic storyteller
www.risorsedellanima.it





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