Il 6 gennaio nella tradizione Cristiana arrivano i Re Magi, ma dal punto di vista simbolico cosa significa questa ricorrenza?
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Vedere la stella. È il punto di partenza. Ma perché, potremmo chiederci, solo i Magi hanno visto la stella? Forse perché in pochi avevano alzato lo sguardo al cielo. Spesso, infatti, nella vita ci si accontenta di guardare per terra: bastano la salute, qualche soldo e un po’ di divertimento. E mi domando: noi, sappiamo ancora alzare lo sguardo al cielo? Sappiamo sognare, desiderare Dio, attendere la sua novità, o ci lasciamo trasportare dalla vita come un ramo secco dal vento? I Magi non si sono accontentati di vivacchiare, di galleggiare. Hanno intuito che, per vivere davvero, serve una meta alta e perciò bisogna tenere alto lo sguardo.
(Papa Francesco)
Analogie tra una fiaba e la storia dei Re Magi
La storia ha inizio il 31 ottobre di ogni anno per poi entrare nel buio il giorno del Solstizio d’Inverno il 21 dicembre, la scintilla divina rinasce a Natale e si manifesta nel mondo. E qui comincia la storia di oggi
Si potrebbe paragonare questa storia ad una fiaba molto conosciuta: “La bella addormentata nel bosco”.
Dopo una lunga attesa nasce una bambina, tutta la corte è in festa. Quando è il momento di presentarla al mondo e arrivano 3 Fate Madrine che portano 3 doni. Nell’intento di proteggere la principessa dal male, non viene invitata la Fata Malefica che però inevitabilmente arriva.
Le prime due fate hanno impresso i loro doni alla piccola e sono doni che la aiuteranno a esprimere sé stessa nel mondo (nel regno), poi il dono di Malefica: la maledizione (nel mondo reale c’è anche il dolore, l’errore, il dispiacere), la terza fata Madrina può a questo punto donare la capacità di “trasformare” il male in luce, ma l’ingrediente per il compimento di questo “miracolo” sarà l’amore.
A voi completare di significati tutti i particolari della storia, vedrete quante meraviglie vi verranno svelate.
Torniamo invece ai Re Magi, che potrebbero essere in realtà tre pastori o tre sconosciuti.
Intanto dovete sapere che la storia dei Magi arriva da molto prima del cristianesimo, nei tempi passati si manifestavano direttamente delle divinità.
Il cristianesimo ha introdotto questa storia nel 3° sec. d.c. ma senza un vero accordo. Infatti c’è chi festeggia il 6 gennaio il Natale, chi attribuisce alla manifestazione del Cristo ai Pagani, a noi poco importa quale versione ha adottato ogni singola confessione.
I magi non si misero in cammino perché avevano visto la stella ma videro la stella perché si erano messi in cammino
(San Giovanni Crisostomo)
Il significato simbolico dei Re Magi
Dal punto di vista esoterico l’arrivo dei Magi è il momento in cui la Scintilla Divina rinata in noi si manifesta al Mondo e lo fa confrontandosi con le Divinità della Coscienza Collettiva che corrispondono ai tre livelli di coscienza: materiale, infero e superiore.
Per chi conosce la kabala sa che ad ogni manifestazione di Anima (ognuno di noi) vengono assegnati 3 angeli custodi (3 magi) che portano 3 doni:
Oro (piano materiale): la nostra scintilla divina che si manifesta nel mondo col nostro corpo e tutto quello che qui riusciamo a creare.
Incenso (piano spirituale superiore): la nostra parte in contatto con la Fonte, che sa direzionarsi e progetta.
Mirra (piano spirituale inferiore): la nostra capacità di trasformare errori e dolore in materia nobile.
Ognuno di noi grazie a questi doni può manifestare nel mondo la propria missione di vita: siamo all’altezza di questi doni? Li sappiamo utilizzare al meglio o li stiamo sprecando vivendo in modo superficiale e non attento?
I Re Magi erano persone certe che nella creazione esiste quella che potremmo definire la “firma” di Dio, una firma che l’uomo può e deve tentare di scoprire e decifrare.
(Papa Benedetto XVI)
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Alessandra Barbieri
Articolo aggiornato il 3 gennaio 2025