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Curiosità

Noi Lavoriamo Troppo: Gli Indiani Sapevano come Fare

Di Valeria Bonora - 30 Novembre 2015

Questo articolo è un invito alla riflessione, una riflessione sul nostro stile di vita che ci ha ormai fagocitato e non ci lascia altra scelta che farci trasportare giù per le budella del suo sistema digerente.

Lavoriamo troppo

Frenesia è la prima parola che mi viene in mente pensando al nostro tempo. Pensateci, prendete un giorno qualunque della vostra vita e fatene il resoconto… al mattino ci si alza, lavata, pettinata, colazione rapida e via nel traffico… ufficio, fabbrica, cantiere… urla, baccano, ticchettio… pausa pranzo (che pausa?) corsa verso la mensa, coda, cibo ingurgitato in fretta… si riprende a lavorare… finite le 8 ore… c’è l’ora di straordinario per un lavoro che non può proprio aspettare… E’ tardi, in macchina e di nuovo nel caos e traffico… finalmente a casa… pulizie, preparare cena, compiti dei bambini, cena, lavare i piatti, tv e crollare sul letto per poi ricominciare tutto da capo…

privazione di libertàSTOP Lavoriamo troppo!

Noterete anche voi che facendo il punto della vostra giornata se non è proprio così poco ci manca vero? Ecco allora la mia parola iniziale era corretta: “Frenesia“.

Ma a voi sta bene? C’è un popolo che una volta aveva abitudini proprio opposte a questa, quello degli Indiani d’America, loro lavoravano solo lo stretto indispensabile per vivere: un paio d’ore al giorno, forse anche meno, ma di sicuro non si facevano mancare ore di relax, galoppate a cavallo, balli, danze, meditazione e spiritualità.

A noi questa libertà manca, ora senza andare sull’estremo come facevano loro, ma lavorando qualche ora in meno ogni giorno si aumenterebbe la tranquillità, la gioia e la serenità, cose che si riscoprono solo durante il week end, e forse neanche perchè molti le giornate di sabato e domenica le usano per fare quei lavori che non riescono a fare durante la settimana.

In questa frase viene spiegato molto bene il concetto:

“Voi cominciate a lavorare sodo fin da piccoli, e lavorate sino a che siete grandi, e poi cominciate di nuovo a lavorare. E lavorate per tutta la vita. Poi, quando avete finito, morite lasciandovi tutto alle spalle. Questa noi la chiamiamo schiavitù. Voi siete schiavi dal momento in cui cominciate a parlare sino a quando morite; noi invece siamo liberi come l’aria.

Abbiamo bisogno di ben poche cose, e non è difficile procurarsele. Il fiume, il bosco, la pianura ci danno tutto quello di cui abbiamo bisogno, e noi non saremo mai schiavi, né manderemo i nostri bambini nelle vostre scuole, dove possono solo imparare a diventare come voi.” ~ Cadete, Mescalero Tin-ne-áh (Apache)

Indiani d'america

Dovremmo avere tutti delle ore da poter dedicare a noi stessi, ai nostri hobbies, alla famiglia e al relax, basterebbe poco a migliorare la qualità della vita di ognuno, in fondo la riduzione dell’orario di lavoro permetterebbe l’assunzione di un’altra persona con un minimo sforzo da parte sia del lavoratore che del datore di lavoro, e questo garantirebbe non solo una migliore politica del lavoro ma anche un grande guadagno in fatto di salute e piacere di vivere.

Tutti hanno il diritto e il dovere di lavorare ma non al prezzo che stiamo pagando oggi, naturalmente non è neppure pensabile vivere come gli Indiani d’America lavorando solo un paio d’ore al giorno, ma una via di mezzo che lasci il tempo di rallentare, di assaporare la vita quando si ha l’età per farlo sarebbe un’ottima soluzione.

E’ inutile lavorare così tanto per andare in pensione quando i figli son già grandi, non si ha più la voglia di affrontare sfide e spesso non si ha neppure più la possibilità fisica di fare quello che si vorrebbe.

una-spa-in-casa

Intanto possiamo ritagliare qualche ora durante il giorno per noi stessi, basta poco, un’ora solo a giocare con i figli, staccando il telefono, spegnendo la televisione, oppure un’ora per un bagno rilassante accompagnato da musica e profumi, anche un’ora da dedicare agli amici o ad un buon libro… non importa cosa si fa in quell’ora ma è importante non lavorare, non pensare al lavoro e staccare ogni collegamento con esso… e soprattutto dev’essere una cosa abituale, una cosa meccanica da fare tutti i giorni senza dire “oggi non ho tempo“… perchè quel tempo non lo possiamo più recuperare, lo perdiamo e con lui se ne va anche la possibilità di trasformare una normale giornata frenetica in una speciale giornata felice!

Valeria Bonora





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