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Autoipnosi per stare meglio: come funziona e quali sono i benefici

Di Laura De Rosa - 20 Settembre 2015

autoipnosi

E’ facile associare l’ipnosi a immagini non propriamente rassicuranti, la più diffusa delle quali vede protagonisti il classico volontario da palcoscenico che, invitato a sperimentare lo stato di trance, si ritrova tutt’a un tratto alla mercé di un abile manipolatore. Per fortuna, l’ipnosi non serve solo a stupire ma è un valido alleato del nostro benessere interiore.

A praticarla per molteplici scopi, a seconda del proprio orientamento, sono infatti fior fiore di medici ufficiali. C’è chi ne fa ricorso per indurre i pazienti a superare blocchi e paure, chi li aiuta addirittura a regredire a vite passate, chi ancora ne sfrutta le potenzialità per indurre cambiamenti a 360 gradi. Ma una cosa è certa, i professionisti si affidano, qualunque sia il loro fine terapeutico, a metodi deontologicamente garantiti.

Ed è proprio questo aspetto a fare la differenza fra gli ipnotisti seri e quelli improvvisati, di cui nella stragrande maggioranza dei casi bisogna diffidare. Difatti l’ipnosi non è una tecnica da prendere sottogamba ma un vero e proprio strumento di cura, che impiegato nel modo sbagliato può provocare spiacevoli conseguenze. Tant’è che viene considerata addirittura uno degli strumenti di conoscenza più potenti in assoluto e pensare che in realtà è un fenomeno del tutto naturale. Perché se da un lato è vero che per praticarla e insegnarla è importante attenersi a regole specifiche, è altrettanto vero che ogni giorno, nella nostra quotidianità, la sperimentiamo continuamente.

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Succede quando, particolarmente concentrati nel fare qualcosa, perdiamo il contatto con la realtà circostante e con i nostri stessi pensieri, che rappresentano in realtà un ostacolo allo stato di concentrazione interiore. In questa condizione la mente apprende più facilmente ed è quindi più predisposta, se necessario, a modificarsi. Ecco perché l’ipnosi e l’autoipnosi (ovvero l’ipnosi fai da te) favoriscono i cambiamenti interiori e vengono consigliate nei casi in cui l’individuo intenda ottenere dei risultati in tal senso.

Ritornando all’argomento di oggi, l’autoipnosi, essa è un metodo che non prescinde dal supporto di un professionista, ma ha il vantaggio di poter essere eseguita in autonomia. Ciò è possibile attraverso l’impiego di cd e corsi fai da te realizzati dagli ipnotisti per rendere accessibile a un numero più ampio di persone tale pratica. Con vantaggi notevoli anche sotto il profilo economico! Chiunque opti per questa opzione non potrà comunque esimersi dal vagliare il lavoro dell’ipnotista informandosi sulle sue credenziali professionali, in modo che la scelta cada su una persona effettivamente preparata e in sintonia con la propria filosofia di vita. Detto questo scopriamo come funziona l’autoipnosi e quali sono i benefici.

Autoipnosi: come funziona

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L’autoipnosi ci aiuta a entrare in contatto con l’inconscio attraverso l’impiego di un linguaggio specifico, teso a risvegliare alcune parti di noi facendo leva su simboli archetipici. Difatti, a differenza di ciò che crediamo, le parole sono pregne di magia, a sostenerlo era persino il razionalissimo Freud: “le parole e la magia erano all’inizio una medesima cosa e anche le parole di oggi mantengono gran parte del loro magico potere”.

A dimostrazione di quanto il linguaggio simbolico sia importante per indurre l’individuo a rilassarsi e a porre la propria attenzione sul mondo interiore, il quale recepisce meglio i messaggi simbolici delle parole piuttosto che il loro significato razionale. Altro elemento fondamentale perché l’autoipnosi (ma anche l’ipnosi) funzioni è il rapporto che viene a instaurarsi fra paziente e medico. Ed ecco che si capisce per quale motivo sia importante informarsi preventivamente su chi sia e su come lavori l’ipnotista: una maggiore fiducia equivale a una maggiore capacità di lasciarsi andare.

A cosa serve l’autoipnosi

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Fu Milton H. Erickson, fondatore dell’ipnoterapia moderna, a illustrare esaurientemente gli effetti e gli scopi dell’ipnosi e dell’autoipnosi. Lo studioso affermò che l’obiettivo di questa pratica è comunicare con l’inconscio di chi vi si sottopone tramite l’impiego di metafore e storie cariche di significati simbolici. Il motivo lo abbiamo spiegato precedentemente.

Se lo stato di trance consapevole viene raggiunto, quindi se il paziente riesce a lasciarsi andare concentrandosi sulle parole dell’ipnotista, dimenticando progressivamente gli stimoli esterni, ecco che i parametri fisiologici subiscono variazioni notevoli. La conferma arriva dalla scienza, difatti si è constatato che durante l’ipnosi l’emisfero sinistro, quello razionale, diminuisce la propria attività a favore dell’emisfero più creativo, quello destro. Anche le onde cerebrali passano da uno stato all’altro: se nello stato di veglia normale prevalgono le onde beta, sotto ipnosi aumentano man mano le onde alfa, che predispongono all’apprendimento, e le onde theta, associate all’apprendimento di tipo creativo-intuitivo. Il cuore si rilassa attraverso un rallentamento dei battiti cardiaci, la pressione diminuisce e più in generale l’organismo si rigenera sperimentando un benessere psicofisico generalizzato.

Stato di relax che ci predispone a entrare in contatto con l’inconscio e con i contenuti rimossi, quelli più dolorosi, apportando modifiche a comportamenti indesiderati, mitigando se necessario il dolore fisico, annullando condizionamenti negativi e blocchi emotivi risalenti al passato, aumentando l’autostima e potenziando in generale le capacità personali. In questo modo le resistenze logiche e razionali della mente comunemente intesa vengono superate.

Corsi fai da te di autoipnosi

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Personalmente conosco l’ipnosi da tempo ma è relativamente da poco che ho iniziato a sperimentare l’autoipnosi, affidandomi all’esperienza medica di una delle ipnotiste italiane contemporanee più famose, Erica Francesca Poli. Psichiatra, psicoterapeuta e counselor laureata in Medicina e Chirurgia nel 2000, specializzatasi in Psichiatria nel 2004, ed esperta in innumerevoli materie di studio affini, Erica Poli propone, oltre a sessioni di ipnosi individuali, libri e corsi fai da te assai efficaci. Ne ho testati alcuni e devo dire che non hanno deluso le mie aspettative nonostante la mia difficoltà a lasciarmi andare.

Difatti l’autoipnosi richiede forza di volontà notevole, perlomeno agli inizi. Ed è per questo che gli ipnotisti come la Poli consigliano di scegliere un momento di assoluto silenzio e tranquillità prima di cimentarsi in quest’impresa! Ovviamente non basta una sola sessione ma le tracce vanno ripetute più volte, anche ogni giorno, meglio al mattino. Ad ogni modo ogni ipnotista fornisce indicazioni personalizzate in merito all’utilizzo di cd e corsi . Certamente vale la pena provare, purché ci si senta pronti a farlo e bendisposti nei confronti di questa pratica e del professionista prescelto.

Laura De Rosa

www.yinyangtherapy.it

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