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Pelle: ecco come il sole la rovina

Di Elena Bernabè - 20 Giugno 2014

camionista_volto_698539Pelle e sole: un’accoppiata infelice?

Il sole è un toccasana per il nostro organismo ma se ci esponiamo ad esso in modo esagerato la nostra pelle ne risente, talvolta anche in modo grave.

Ed è ciò che è accaduto ad un ex-camionista che per 28 anni, durante il suo lavoro, ha esposto il solo lato sinistro del viso ai raggi solari che entravano dal finestrino. L’altro lato, quello destro, è rimasto per 28 anni al riparo da questa esposizione non volontaria.

Il risultato? Lo vedete dall’immagine. Il lato sinistro di quest’uomo risulta significativamente più invecchiata rispetto al lato destro.

L’immagine accompagna un articolo pubblicato sulla rivista medico-scientifica statunitense New England Journal of Medicine. Si legge che l’uomo era affetto dalla sindrome di Favre-Racouchot chiamata anche con il termine dermatoheliosis ovvero un’invecchiamento eccezionale della pelle dovuto alla distruzione delle fibre elastiche. Distruzione causata dai raggi UVA.

Raggi UVA ed effetti sulla pelle

Le radiazioni ultraviolette (UV) che provengono dal sole si distinguono in UVA, UVB, UVC a seconda della loro lunghezza d’onda. La pericolosità o meno di una radiazione dipende proprio dalla lunghezza d’onda: più diminuisce, più è pericolosa per l’uomo.

La maggior parte delle radiazioni che ci arriva sono UVA, in dosi minori UVB e nessun UVC poichè quest’ultimi sono totalmente assorbiti dall’atmosfera.

Gli UVB sono responsabili dei danni immediati causati dall’eccessiva esposizione solare: scottature, arrossamenti, eritemi e via dicendo. Gli UVA sono invece responsabili degli effetti più pericolosi e a lungo termine: tumori della pelle, invecchiamento cutaneo.

Gli UVA sono meno “energici” rispetto agli UVB ma sono presenti tutto il giorno e per tutto il periodo dell’anno mentre invece gli UVB si concentrano soprattutto d’estate e nel periodo della giornata più caldo (dalle 11 circa fino alle 16).

pelle-sole

Cosa fare per proteggere la nostra pelle dal sole?

Studi in corso stanno valutando la correlazione tra creme solari e dermatiti, creme solari e cancro, creme solari ed invecchiamento della pelle.

Questi i consigli che si posso leggere direttamente sul sito di Dermaclub, un’associazione di cultori delle scienze dermatologiche:

“I Dermatologi di DermaClub non consigliano alcuna Crema Solare. Suggeriscono invece molto buon senso nel limitare le esposizioni a cute nuda sotto il sole secondo il proprio fototipo ed il grado d’abbronzatura raggiunto, utilizzare forme di protezione fisica appena possibile come cappello, pareo, foulard, occhiali e perché no guanti e calzini.
Per le parti che rimangono scoperte, il consiglio è di utilizzare un foto proteggente solare minerale naturale come Argillina Sole.
Per chi ha la pelle bianca vestirsi sotto il sole e spogliarsi al tramonto è l’unica alternativa sana per se e non inquinante per l’ambiente. Del resto in Australia questo comportamento è divenuto la regola per tutti. Abbandonate le Creme si è passati ai fantasiosi e multicolorati indumenti fotoproteggenti da spiaggia”.





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