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La Tregua di Natale del 1914: un breve miracolo che in pochi conoscono

Di Giordana - 26 Dicembre 2013

Nel Natale del 1914, durante la prima guerra mondiale, accadde qualcosa di incredibile e di cui quasi nessuno è a conoscenza, ci fu una tregua, una pausa dai massacri e dalla morte, una pausa all’obbedienza cieca verso le dinamiche di potere dei governi, i soldati tedeschi, inglesi e francesi, decisero di fraternizzare tra loro, i tedeschi innalzarono alberi di natale con scritto sopra un accordo di armistizio, “voi non sparate, noi non spariamo”, i soldati si incontrarono, mangiarono insieme, condivisero ricordi e dolori, mancanza dei propri cari, tutto quello che li univa e che li rendeva fratelli di sventura nella tragedia della guerra.

Si accordarono per opporsi tacitamente agli ordini dei superiori, nel caso in cui fossero stati sollecitati a sparare avrebbero sparato in aria, senza colpire nessuno, ma in soli tre mesi ogni cosa era stata rimessa al suo posto, l’ordine era stato ristabilito ed ognuno era ritornato dalla sua parte della barricata impugnando il fucile e dimenticando la tregua che c’era stata poco prima. Nel 1918, quando finalmente fu dichiarato l’armistizio, il resoconto era di quindici milioni di vittime.

Quasi nessuno ne è a conoscenza perché gli alti gradi dell’esercito non infransero le regole a beneficio dell’informazione, ma nel 1988 a Boston si parlava di un’opera che era stata mandata in onda da una radio, a ripetizione, il titolo era Christmas in the trenches (Natale nelle trincee) che aveva destato scalpore e successo allo stesso tempo.

Lo stupore che deve aver destato è comprensibile, quante volte ci siamo trovati a pensare che se nessuno avesse alzato le armi molte guerre non sarebbero esistite, quante volte abbiamo pensato che se il volere di pochi non avesse anche il potere di gestire il mondo le cose andrebbero diversamente? Di fatto è così, le cose per poco, ma sono cambiate ed è un gesto che può insegnare molto, il coraggio di uscire fuori dalle dinamiche, di disobbedire nel senso più nobile del termine, la forza di fare ciò che si ritiene davvero giusto, senza paura delle conseguenze, potremmo cambiare il mondo, ma troppo spesso ci viene ripetuto il contrario.

Vi lascio con una bibliografia dei testi che hanno raccontato la Tregua di Natale: Silent Night: The Story of the World War I Christmas Truce, di Stanley Weintraub, e La piccola pace nella Grande Guerra di Michael Jürgs.

Leggere e conoscere queste cose è un modo per ricordarci che siamo padroni di noi stessi e delle nostre scelte anche se non in guerra, tanto più nelle piccole battaglie quotidiane che di piccolo hanno solo il nome e che sono spesso impegnative, ma dobbiamo ricordare che possiamo scegliere di essere al di là di molte dinamiche e padroni di noi stessi.

Jordana Pagliarani



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