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Fiori di Ghiaccio: incanto della natura nel mar glaciale artico

Di Giordana - 24 Dicembre 2013


Principi e principesse delle nevi devono esser nati dalla fantasia di qualcuno che ha assistito a questo meraviglioso spettacolo della natura, un’incantesimo che dura un attimo, la poesia della perfezione dei cristalli di ghiaccio che contiene al suo interno tutta la forza vitale di madre natura, che trionfa su ogni clima e distesa deserta o ghiacciata che sia.
Nel mar glaciale artico si produce un fenomeno particolare e bellissimo quello dei “fiori di ghiaccio”. Questi fiori che sembrano davvero usciti da una fiaba con tanto di principessa delle nevi, principe e castello incantato, sono un fenomeno naturale di una bellezza incredibile e ancora poco conosciuti.
Si tratta di vere e proprie inflorescenze di ghiaccio, filamenti costituiti da cristalli di ghiaccio che “sbocciano” sulla superficie del mar glaciale artico a temperature inferiori ai meno 20 gradi centigradi, sono delle imperfezioni del ghiaccio che si modificano a creare delle forme che sembrano dei fior di loto dei ghiacci e che hanno una delicatezza anche maggiore di quella di un fiore vero e proprio, basta infatti che vengano sfiorati da un elemento esterno o che il sole li colpisca anche solo per un istante e tornano ad essere parte del mare da cui si sono generati, da splendida scultura di ghiaccio ad acqua in un solo momento.

La cosa pi affascinante di questo fenomeno è stata scoperta recentemente da Jeff Bowman, neo laureato della Waschington University e dal suo professore Jody Deming, che durante una spedizione dedicata ad uno studio multidisciplinare in artico, rivolto proprio al fenomeno dei fiori, hanno scoperto che queste meraviglie del mar glaciale ospitano una grande varietà di microorganismi che popolano queste case effimere e gelate.
Bowman e Deming stanno ora cercando di ricreare in laboratorio dei fiori di ghiaccio in “serra” in modo da poter studiare con il tempo e gli strumenti necessari i microrganismi che li popolano e che sono presenti in quantità maggiore rispetto alla popolazione micro organica attiva sulla superficie marina stessa. I fiori hanno una temperatura ancora più bassa rispetto a quella marina il che sta a significare che i microrganismi che vi abitano sono incrementati e sollecitati dalle basse temperature.

 
Lo studio è di primario interesse per l’astronomia, perché uno dei principali fattori che porta ad “escludere” la possibilità di vita, ad esempio sulle lune, è la temperatura climatica ritenuta eccessivamente bassa per permettere la sussistenza di forme vitali, inoltre in alcuni fiori è stata riscontrata un’alta percentuale di formaldeide che è utile per generare zuccheri semplici come il ribosio, componente dell’acido ribonucleico, RNA.
I ricercatori pensano che i fiori di ghiaccio possano aver a che vedere con la nascita delle prime forme di vita sulla terra, in ogni caso, qualsiasi cosa scoprano, una verità resta immutata: la natura ci incanta e ci sorprende in ogni dove e questo dovrebbe essere un incentivo a rispettarla.
 





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