Animalismo
Primo piano

Le tartarughe abbandonate a Torino

Di Valeria Bonora - 5 Settembre 2012

Il parco Dora di Torino è realizzato lungo il fiume Dora,appunto, dove fino a pochi decenni fa sorgevano le fabbriche dell’industria pesante.
L’area è stata oggetto negli ultimi anni di un forte intervento di trasformazione, che ha riconvertito le aree industriali in case, spazi commerciali e servizi per i cittadini.

Il nuovo Parco Dora completa il quadro complessivo della metamorfosi di quest’area, offrendo ai residenti ma anche a tutti i cittadini e i turisti 450 mila metri quadrati di verde per il relax, lo sport e il divertimento e restituendo loro un fiume che per decenni è stato sfruttato dalle fabbriche, degradato e reso inaccessibile.
Il parco, tuttavia, mantiene vivo il ricordo del passato industriale di questa parte della città, conservando alcune delle strutture preesistenti (vasche, pilastri d’acciaio, ciminiere) ed è proprio qui, tra questi pilastri di cemento, nelle vasche dei treni di laminazione che spuntano tra le acque i carapaci di tartarughe abbandonate.
L’abbandono di questi animali è illegale e sanzionabile, passano dagli acquari dei torinesi a queste vasche, di solito finiscono nei laghetti, ad esempio nel parco della Pellerina. Diversi esemplari sono ricomparsi, però, anche dove già in passato erano stati sfrattati, come nella fontana di piazza Statuto (l’ultima segnalazione all’ufficio fauna e flora della Provincia è di questi giorni). Si tratta di tartarughe carnivore esotiche, dannose perché decimano le specie autoctone. Una soluzione definitiva non c’è, a causa di un rimpallo da parte delle autorità su chi debba occuparsene. Se dalla Provincia sostengono che il Comune raccolga le tartarughe trovate nelle fontane per trasferirle alla Pellerina, da Palazzo Civico negano seccamente.
Anche il Corpo Forestale si tira fuori. Non esistendo un ricovero a loro destinato, questi animali sono lasciati a sé. La Provincia dà comunque due raccomandazioni a chi trova le tartarughe: adottarle, oppure portarle alla Facoltà di medicina veterinaria (nel 2011 ne ha ricevute 30, quest’anno 13). Purtroppo molte tartarughe abbandonate sono destinate a morire, un po’ per la mancanza di cibo e un po’ per il freddo, ricordiamo che le tartarughe esotiche hanno bisogno di calore per crescere e diventano molto grosse.
 





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