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I cibi preconfezionati sono pericolosi?

Di Eleonora - 24 Ottobre 2013

L’industria alimentare punta a produrre alimenti accattivanti, pratici e facili da preparare. La maggioranza dei consumatori infatti, richiede alimenti che non abbiano bisogna di lunghe cotture, che siano saporiti e facilmente reperibili. Spesso però, i cibi preconfezionati non sono quanto di più sano si possa consumare perché contengono, nella maggioranza dei casi, percentuali troppo alte di grassi, zuccheri e sale.

Secondo alcune indagini, come quella condotta dall’esperta Donna Gates, alcuni prodotti industriali sono deleteri perché favoriscono l’obesità, lo sviluppo di malattie cardiovascolari e creano dipendenza. Infatti, una parte di questi cibi è in grado di influenzare l’ormone del benessere, ossia la dopamina. Si crea quindi un circolo vizioso che suscita un senso di appagamento e di gioia esclusivamente quando si consumano determinati alimenti. Questo meccanismo fa sì che si ricerchino sempre più spesso questi, a discapito di altri più salutari e meno artificiali.

I cibi preconfezionati e precotti sono preparati con quantità notevoli di grassi, basti pensare alle calorie sviluppate da prodotti prefritti e congelati come i medaglioni di pesce e di carne; questo discorso è valido anche per zuppe, minestre e minestroni che, non di rado, contengono troppo sale e sostanze molto grasse come la panna.

Un modo per difendersi è leggere, con attenzione, le etichette che a volte possono essere fuorvianti. Infatti, quando si legge “light” o “magro” è importante verificare quale sia la percentuale di grassi e se siano stati impiegati altri prodotti utili a compensare la minor presenza degli stessi.

E’ importante prestare attenzione anche ai prodotti “al sapore di” perché la dicitura indica che sono stati impiegati dei prodotti chimici che simulano quel preciso sapore. Sarebbero da evitare anche tutti gli alimenti per i quali siano stati impiegati scarti, grassi e conservanti. Particolarmente nocivi sono, per esempio, i nitrati che si trovano nei salumi e nei wurstel. Questi conservanti chimici sono da limitare perché potrebbero essere responsabili di alcune forme di tumore.

I prodotti industriali sono annoverati fra i responsabili del problema dell’obesità. Questo è un discorso molto articolato perché si riferisce anche ad uno stile di vita sempre meno attivo e ad un consumo esagerato di cibo. E’ però vero che alcune merendine e dolci sono molto ricche di calorie e povere di vitamine e altri nutrienti; per verificare è sufficiente analizzare quanto riporta l’etichetta dei valori nutrizionali. In commercio vi sono cornetti che hanno circa 200 calorie per pezzo e che per 100 grammi di prodotto sviluppano circa 400 calorie.

Inoltre, molti dolciumi sono arricchiti di grassi per rendere il prodotto più appetibile e soffice e quindi anche più richiesto. Questi alimenti sono responsabili del brusco innalzamento della glicemia che potrebbe portare a situazioni più gravi correlate anche all’aumento di peso.

Questo problema è anche collegato allo scarso tempo che si dedica ai pasti; la fretta non permette di masticare con consapevolezza ogni boccone e non consente di apprezzare il senso di sazietà. Così si consuma più cibo e quindi si ha un introito calorico troppo alto, rispetto alle reali necessità. Alla lunga, tutto questo determina scompensi intestinali e maggiori possibilità di diventare obesi.

La soluzione è quindi quella di alternare gli alimenti, cercando di limitare quelli troppo calorici e artefatti a favori di cibi più naturali e semplici.





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