Nella meravigliosa Venezia, nella città più famosa del mondo, dove i sogni si realizzano e la magia è la protagonista, si terrà un festival speciale. Il 28 settembre e poi dal 1 al 4 ottobre avrà luogo la settima edizione del Festival Cinematografico Endorfine Rosa Shocking, un evento molto particolare dedicato a celebrare la forza interiore delle donne e l’importanza dello sport attraverso il potere artistico del cinema.
Abbiamo intervistato la Fondatrice del Festival e Direttrice Artistica Laura Aimone. Eccovi le sue profonde parole che sono un invito delicato e meraviglioso a seguire il festival e a gustarsi tutti i film partecipanti (a fine articolo trovate il programma dettagliato!).
1- Endorfine Rosa Shocking è un festival cinematografico molto particolare. Ci può spiegare com’è nata l’idea di questo evento, il significato del nome stesso del festival e gli intenti alla base del progetto?
L’idea di questo Festival è nata da un’unione di passato e presente. Ho iniziato a 14 anni a giocare a pallavolo, militando tra serie C e serie D per tutta la mia adolescenza. Si trattava di un impegno costante, che mi ha insegnato rigore, disciplina, ma anche il significato del lavoro di squadra e di come, insieme, si
possano affrontare vittorie e sconfitte. Soprattutto, la pallavolo mi ha offerto un ambiente sano in cui crescere, divertirmi ed imparare a stare in mezzo agli altri. Non sarei la persona che sono diventata se non avessi trascorso tutti quegli anni in palestra! Arrivata ad un certo punto della mia carriera, mi è venuta voglia di restituire qualcosa a tutto quello che lo sport mi aveva dato e ho deciso di farlo attraverso il linguaggio che mi è più congeniale e che è diventato il mio lavoro: il cinema.
Mi hanno sempre affascinata le dinamiche che si creano negli ambienti sportivi femminili ed inoltre, facendo ricerca, avevo scoperto che in Europa non esistevano Festival che unissero donne e sport. È così che nel 2018 è nato Endorfine Rosa Shocking. Le endorfine si producono facendo sport, ma anche quando si fa qualcosa di piacevole. Quindi nel titolo c’è di sicuro un augurio implicito per il mio pubblico a godersi i film, opere che non vedono mai protagoniste di un rosa cipria, ma piuttosto di un rosa shocking, donne trainanti, capaci di ispirare con le loro storie e di stimolare riflessioni profonde.
Lo scopo principale di questo festival è di rendere fruibili al pubblico quelle chicche cinematografiche che, spesso, sono accessibili solo a noi addetti ai lavori perché non riescono ad entrare nel circuito della grande distribuzione. Inoltre, il mio intento è quello di aprire finestre sul mondo attraverso lo sport, augurandomi che questo possa rendere più avvicinabili anche le tematiche più ostiche.
2- Donne e sport, i veri protagonisti di questo festival. Come lo sport può aiutare la donna nella sua vita quotidiana?
In fase di crescita ritengo che lo sport sia fondamentale per aiutare a sviluppare la personalità dell’individuo e per imparare a gestire la competitività. Inoltre, moltissime dinamiche dell’ambiente lavorativo si possono ritrovare nello spogliatoio, quindi praticare sport è una vera e propria palestra per gli anni che verranno.
Da adulti l’attività fisica permette di staccare completamente la spina, offrendo un’occasione per riflettere, rilassarsi, tenersi in forma, ma anche per stare a contatto con la natura.
Se questo può essere vero al di là del genere di una persona, ci sono però alcuni contesti e latitudini in cui lo sport offre alle donne in particolare anche l’occasione di affermarsi e sentirsi accettate, a livello personale e societario. Mi viene in mente a tal proposito un film meraviglioso, “Power Meri”, che ho presentato qualche edizione fa ed ambientato in Papua Nuova Guinea, terra con uno dei tassi di violenza sulle donne più alti al mondo. In questo documentario si parla della prima squadra femminile di rugby del paese e di come queste donne, giocando lo sport nazionale di solito dominio degli uomini, riescano a provare loro che, se sono in grado di praticare una disciplina ritenuta da maschi per antonomasia, possono anche riuscire a ricoprire un ruolo più centrale nella vita familiare e della comunità. Si tratta della stessa forza che trovano un gruppo di giovani calciatrici nepalesi in “Sunakali”. Trasferta dopo trasferta, a piedi in mezzo alla neve camminando per ore tra le vette himalayane prima delle partite, iniziano a vincere un match dopo l’altro. Questo darà loro l’occasione di essere viste con nuovi occhi dalla comunità, non solo come future moglie e madri, ma anche come atlete che, proprio grazie allo sport, possono dare nuovo lustro al loro paesino e, chissà, magari in futuro contribuire al sostentamento della famiglia.
3- Il tema di questa edizione è “Buttati…”: un invito alle donne a seguire sempre il proprio cuore?
Da figlia di un papà che ha dedicato la sua vita alla cristalloterapia, sono cresciuta in un contesto in cui mi è stato insegnato fin da subito che, spesso, i limiti più grandi da superare sono quelli che ci poniamo noi stessi.
Il buttarsi è quindi sempre stato un tema a me molto caro e che ho cercato di mettere in pratica strada facendo, dalla scelta dell’università anche se non era quella che avrebbero voluto i miei professori del liceo, alla rinuncia al famigerato posto fisso per crearmi un lavoro che corrispondesse maggiormente alla mia personalità e alle mie aspettative.
Ho ritrovato questa stessa determinazione e volontà di ascoltare la nostra guida interiore nelle protagoniste dei film che ho visionato quest’anno. Si tratta di donne che hanno voglia di alzare sempre un po’ di più l’asticella per dimostrare in primis a se stesse che ce la possono fare. Ma anche di atlete a cui la vita ha imposto degli ostacoli fisici che però sono stati motivo ulteriore per andare avanti ancora più decise verso i propri obbiettivi. Le protagoniste di quest’anno nuotano in piscine senz’acqua, scalano montagne in arrampicata libera senza un avambraccio, riescono ad entrare in nazionale dopo un grave incidente in auto, partecipano alle Paralimpiadi dopo aver affrontato un cambio di genere, si tuffano dalle grandi altezze in un lago ghiacciato dovendo centrare un buco piccolo piccolo. È questo tuffo
simbolico, ritratto nella magnifica foto di FBLPhotographe, che ho scelto come immagine di questa settima edizione. Su quel trampolino tremano le gambe, lo specchio d’acqua in mezzo al ghiaccio da centrare sembra minuscolo, manca quasi l’aria a quell’altezza vertiginosa. Ma si tratta di vincere quell’attimo. Poi è tutta endorfinica ebbrezza del volo.
Maggiori informazioni sul Festival
Ogni serata del Festival prevede la proiezione di due film, un lungometraggio e un cortometraggio, alle 17.30 con una replica alle 20.00, seguiti da una discussione/confronto nel foyer della Casa del Cinema – Videoteca Pasinetti (Palazzo Mocenigo, S. Stae 1990 – 30135 Venezia; tel. +39 041 2747140). I film verranno introdotti dai registi, se presenti, o da altre personalità del mondo del cinema. Tutti i film sono sottotitolati in lingua italiana e inglese, se queste non sono le lingue originali. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
Programma del Festival
Sabato 28 settembre 2024
- SWIMMING LESSON, Vardit Goldner, Israele (2021), 5 min, fiction – NUOTO
Sinossi: Film mockumentary in cui ad un gruppo di ragazze beduine viene insegnato a nuotare in una “piscina” senz’acqua. “Swimming Lesson” denuncia la mancanza di piscine in Israele accessibili ai beduini, ai quali è negato l’accesso a queste strutture nelle località ebraiche. Questo è causa di frequenti casi di annegamento in mare.
- GHOOMER, R. Balki, India (2023), 135 min, fiction – CRICKET
Sinossi: Ad un passo dal proprio sogno, una giocatrice di cricket viene coinvolta in un incidente. Un ex
giocatore fallito e burbero, interpretato dal divo Abhishek Bachchan, la aiuterà a risollevarsi. Storia
avvincente con un cast stellare, ispirata ad un fatto reale.
Martedì 1 ottobre 2024
- LEGGERA, Andrea Vescovi, Italia (2024), 18 min, documentario – ARRAMPICATA
Sinossi: Il film apre una finestra sulla vita privata della scalatrice paralimpica veneziana Lucia Capovilla: le sue esperienze sulla roccia, gli allenamenti, la sua famiglia e la sua infanzia. Con il motto “La mente è il limite”, l’atleta è l’esempio di come la determinazione sia importante tanto quanto la prestazione fisica quando si vuole conquistare una vetta.
- COMO CORRE ELISA, Gustavo Gersberg, Andres Arbit, Argentina (2019), 67 min, documentario – CORSA
Sinossi: Il documentario racconta la storia di Elisa Forti che, ad 82 anni, è pronta a correre la gara della sua vita: 25 km attraverso la sua città natale, nel nord dell’Italia, lungo il Lago di Como. È un film che parla di viaggio e che prova come la vera età è quella che sentono il cuore e la mente, non quella indicata sulla carta d’identità.
Mercoledì 2 ottobre 2024
- SLAM DUNK, SEHAJ!, Asis Sethi, Canada (2022), 9 min, fiction – PALLACANESTRO
Sinossi: Un tempo stella del subcontinente indiano della pallacanestro, la protagonista è ora diventata moglie e madre diligente. Quando le si presenta la rara opportunità di tornare a giocare e di riappropriarsi della sua identità dovrà, però, fare i conti con il marito conservatore e sfidare la sua datata visione delle norme di genere.
- THE ART OF FALLING, Orlin Milchev, Bulgaria (2022), 108 min, fiction – JUDO
Sinossi: Bori ha 17 anni e si rifiuta di farsi molestare dai ragazzi. Sua madre, artista instabile, non riesce a darle il supporto di cui ha bisogno. Il nonno, premuroso, la iscrive ad una scuola di judo. È proprio qui che la ragazza si renderà conto che, prima di battere gli altri, bisogna vincere le proprie battaglie interiori.
Giovedì 3 ottobre 2024
- SULLE PUNTE, Ulisse Lendaro, Italia (2020), 8 min, fiction – DANZA CLASSICA
Sinossi: Sul palco, davanti alla commissione di una prestigiosa accademia di danza francese, qualcosa tormenta Camilla. Ha preso il posto di Sara, la sua migliore amica, che si è dovuta ritirare perché vittima di un misterioso incidente. Ma si è trattato veramente di un incidente?
Trailer: https://m.imdb.com/video/vi361546009/
- 17, Widad Shafakoj, Giordania, UK (2017), 73 min, documentario – CALCIO
Sinossi: Il film segue la squadra giordana di calcio femminile under 17 durante la preparazione della Coppa del Mondo “FIFA U17 Donne” disputatasi in Giordania nel 2016. A seconda della propria provenienza, ogni ragazza ha dovuto affrontare difficoltà diverse per entrare a far parte della nazionale. Eppure, la loro sfida più grande deve ancora venire.
Trailer: https://vimeo.com/233177643
Venerdì 4 ottobre 2024
- ALWAYS HIGHER, Alexa Fay, Canada (2021), 12 min, documentario – TUFFI DALLE GRANDI ALTEZZE
Sinossi: Lysanne Richard è una delle migliori tuffatrici dalle grandi altezze nel circuito di gare internazionali. Arrivata a 39 anni e madre di tre bimbi, l’atleta canadese è ora pronta a dedicarsi a progetti personali. Il primo della lista è un tuffo da 22 metri di altezza in pieno inverno in un lago ghiacciato, impresa mai tentata in precedenza. Ma sarà sufficiente per lei?
Trailer: https://vimeo.com/613691507
- 5 NANOMOLI – IL SOGNO OLIMPICO DI UNA DONNA TRANS, Marco Mensa, Elisa Mereghetti, Italia (2023), 79 min, documentario – ATLETICA
Sinossi: Valentina Petrillo è un’atleta transgender ipovedente. Nel 2019 ha iniziato la sua transizione farmacologica verso il genere femminile. Nel 2021 è stata la prima atleta transgender a partecipare ai Campionati Paralimpici Europei in Polonia. Il film racconta il suo sogno sportivo e la sua battaglia contro l’indifferenza e il pregiudizio.
Trailer: https://vimeo.com/745828350
Un festival imperdibile, un’occasione unica per compiere un viaggio meraviglioso nel cuore e nella forza interiore delle donne grazie allo sport!