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Il presidente dell'Uruguay dona il 90% del suo stipendio ai poveri

Di Elena Bernabè - 17 Gennaio 2013

Jose Mujica è il presidente dell’Urugay. Ha 77 anni ed diventato capo di Stato nel 2009 ma la sua vita dal punto di vista di agi e lusso non è per niente cambiata: lui ha deciso di continuare a vivere in campagna, coltivando l’orto e conducendo una vita semplice e spartana.
In passato ha fatto parte dei Tupamaros, un’organizzazione radicale marxista alla Robin Hood: rapinavano banche ed i soldi ricavati venivano donati ai poveri. Proprio per questa sua attività illecita ha trascorso ben 14 anni in carcere (per lo più in isolamento).
La sua vita gli ha insegnato molto e proprio per questo ha deciso di devolvere il 90% del suo stipendio (circa 9 mila euro al mese) ad associazioni benefiche.
Il suo motto è “povero non è chi possiede poco ma chi desidera di più” (un pensiero di Seneca) e così vive insieme alla moglie, la senatrice Lucía Topolansky, con i 900 euro restanti del suo salario.
Questa la dichiarazione del presidente uruguayano: “ho vissuto in questo modo la maggior parte della mia vita. Posso vivere con quello che ho. Dicono che sono il presidente più povero, ma io non mi sento povero. Le persone povere sono quelle che lavorano solo per mantenere uno stile di vita agiato e costoso, e vogliono sempre di più. E’ una questione di libertà. Se non possedete molto, non avete bisogno di lavorare come uno schiavo tutta la vostra vita per mantenere tutto quel che avete. E quindi avete più tempo per dedicarvi a voi stessi”.
 
 
 
 





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