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Mudra e Meditazioni per Viaggiare Tra i Mondi: l'ultimo libro di Selene Calloni Williams

Di Redazione - 29 Novembre 2021

Un altro nuovo libro di Selene Calloni Williams, un’altra carezza all’anima, un altro risveglio della consapevolezza. Il libro uscirà il 2 dicembre con possibilità di preordinarlo dal 15/11 a questo link https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__mudra-meditazioni-viaggiare-mondi-selene-calloni-williams-libro.php.
copertina libro Mudra e Meditazioni

Il nuovo libro di Selene s’intitola “Mudra e Meditazioni per Viaggiare Tra i Mondi”, un vero e proprio viaggio interiore in grado di portare cambiamenti positivi mediante piccoli gesti quotidiani di autentica bellezza. Abbiamo voluto intervistare l’autrice per tuffarci in profondità in questo suo ultimo lavoro e per non farci scappare l’occasione di nutrirci della sua saggezza.

  1. Spesso si pensa che per compiere grandi cambiamenti è necessario compiere grandi imprese. Ma non è nella quotidianità che avviene invece la vera rivoluzione? E’ un libro per celebrare la quotidianità il suo?

Certo, è vero, i grandi cambiamenti avvengono attraverso la modificazione dei piccoli rituali quotidiani e “Mudra e Meditazioni per viaggiare tra i mondi” è proprio il libro che riguarda piccoli rituali di tutti i giorni. Ho chiamato la tecnica di meditazione con i mudra che descrivo nel libro OMI, One Minute Immersion, perché concerne rituali meditativi molto brevi, che vanno ripetuti più volte nell’arco della giornata. Questo metodo si basa sul principio del “poco ma ripetuto” o “piccolo ma continuativo” che poi è uno dei sistemi più efficaci per deprogrammare la mente.

2- Può spiegarci il potere dei Mudra?

Selene Calloni Williams

Credit foto
ph. Adrian McCourt
per gentile concessione di Selene Calloni Williams

Attraverso le pratiche descritte e illustrate con 60 disegni nel libro imparerai a creare percorsi meditativi attraverso l’utilizzo di mudra e mantra che favoriscono la concentrazione.

Il potere di attenzione e concentrazione che ci conquisteremo in questo percorso ci rimarrà poi nella vita di tutti i giorni. La psiche impara in fretta e con semplicità ricorda doti e talenti che aveva e che ha dimenticato, basta instradarla nel modo giusto, con dolcezza e amore.

Dalla pratica dei mudra e della meditazione, possiamo trarre enormi benefici da vivere nella nostra quotidianità. Praticare mudra in stato meditativo consente di raggiungere un riallineamento bilaterale dei nostri emisferi celebrali e permette il conseguente recupero e potenziamento di varie qualità, tra le quali la memoria, la stabilità, la capacità di perdono, legate alla presenza equilibrata nel nostro organismo e nella nostra psiche dei quattro elementi: aria, acqua, terra, fuoco.

Ecco gli effetti a breve e lunga distanza della pratica di Mudra e Mediazioni

  1. Migliora la memoria, l’attenzione e il potere della concentrazione.
  2. Regolarizza le funzioni ormonali e metaboliche.
  3. Migliora le funzioni del sistema immunitario.
  4. Previene l’esperienza della malattia.
  5. Migliora la vista, l’udito e tutti gli altri sensi.
  6. Attiva il flusso elettromagnetico.
  7. Stimola la circolazione e l’attività nervosa in ogni parte del corpo.
  8. Sviluppa la resistenza fisica.
  9. Rinvigorisce il corpo e lo ringiovanisce.
  10. Espande la coscienza.

3- Come attivare secondo lei il cambiamento? Da dove partire?

Incominciare a considerare la vita un grande rituale cosmico e viverne con pienezza e gioia ogni momento, è un gran buon inizio, poiché ogni momento della vita è rito.

Il libro si basa su quattro “favola di potere” raccolte presso una tribù di nativi americani e si snoda in un percorso di meditazioni e rituali sciamanici realizzato attraverso l’utilizzo di mudra e mantra. Questi hanno lo scopo di condurre il messaggio desiderato nelle profondità dell’essere, là dove la psiche diviene corpo e la materia è vibrazione, suono, mantra, preghiera.

Il percorso rituale legato alla storia dell’orso grizzly, per esempio, si occupa in particolare di curare le nostre relazioni affettive, il rapporto con il nostro corpo, con la sessualità e la creatività.

Spesso viviamo da vittime rapporti che, invece, dovrebbero darci gioia e pienezza

La donna che sposò l’orso grizzly ci insegna a:

  • Liberarsi: essere liberi e sentirsi liberi, non ristagnare, questo è il potere del grizzly.
  • Vivere le sfide della vita come opportunità per costruire livelli più elevati di forza e benessere.
  • Lasciar andare le sfide della mente che sono battaglie inutili nelle quali si perdono energie
  • Distinguere tra miti naturali e falsi miti o miti sociali che sono pericolosissimi in quanto creano schiavitù e povertà
  • Pacificare i traumi personali, transgenerazionali, collettivi e karmici
  • Le persone non arrivano dove vogliono solo perché vogliono, le persone arrivano dove vogliono perché risvegliano le giuste capacità per arrivare dove vogliono.
  • Essere impegnati con libertà di intenti e passione del cuore. Dove c’è impegno c’è vitalità e vigore

Per molte persone amare significa “Tu devi fare quello che io voglio”. No, amare significa “Tu puoi fare quello che vuoi ed io ti amerò sempre!”

La pratica meditativa legata alla seconda favola di potere dal titolo “Meditazione degli uccelli”, ci insegna ad applicare la potenza della trasvalutazione nella vita di tutti i giorni e come superare insicurezze, ansie e paure per conquistare la libertà di essere ciò che vogliamo essere.

Ogni esperienza -schiavitù e libertà, contagio e immunità, perdita e incontro- accade dentro di noi.

Il vero ribelle è un mistico, uno sciamano, un poeta, un “guerriero immaginale”, non si trova mai nella necessità di dover chiede la libertà a qualcuno che è al di fuori di sé, qualcuno che non ce l’ha.

Fino a che pensi che qualcun altro sia responsabile della tua condizione, non riuscirai mai a vivere nella condizione in cui vuoi vivere.

Il guerriero immaginale è un guerriero, cioè è qualcuno che combatte, il suo principale nemico è l’ignoranza.

Sviluppa il tuo “genio personale” e qualunque cosa tu faccia nella vita, falla bene, qualunque battaglia tu combatta, combatti da vincente.

Illuminazione è vittoria e vittoria è comprendere che tutto è frutto di risoluzione, tutto accade per via di una tua decisione.

Non puoi decidere l’evento, ma puoi decidere come relazionarti all’evento e questo cambia tutto.

Credit foto
ph. Adrian McCourt
per gentile concessione di Selene Calloni Williams

Mahatma significa “grande essere”. Si manifesta l’essenza del “grande essere” solo quando si funziona al di là di ogni identità personale e di ogni credenza mentale.

Quando scopri come funzionare al massimo delle facoltà della consapevolezza ogni cosa diventa un gioco, anche la battaglia più difficile. Ciò fa sì che tu possa essere totalmente coinvolto nelle tue sfide con assoluta concentrazione e presenza, perché impegnarti ti dà piacere: questo è il segreto della vittoria.

Se non si lavora per una trasformazione personale, parlare di libertà è solo intrattenimento.

Dalla pratica meditativa legata alla terza favola di potere, dal titolo “Le sette sorelle di Giaccio”, possiamo apprendere ad essere corpo, amare il corpo, “Libertà, salute, creatività, ricchezza, fertilità, serenità, pace, amore, gioia, conoscenza hanno inizio dalla tua relazione con il corpo. Impara a relazionarti con gli organi come con potenti alleati.

Dal percorso rituale unito al racconto sciamanico “Un avvelenamento sprigiona amore per una vecchia quercia” apprendiamo la pratica della vera magia. Gli individui vogliono controllare gli eventi e fare accadere ciò che la loro mente pensa sia vantaggioso. Ma quando la mente calcola il vantaggio e lo svantaggio personale, in verità, lo fa con parametri morali socialmente indotti e non indica mai il vero bene dell’uomo, che non può non contemplare anche il bene della natura. L’individuo non si fa scrupolo di depredare la natura per raggiungere gli obiettivi della sua mente, che non sono mai quelli della sua anima. La vera magia comporta una fusione profonda con la natura. Dai il tuo desiderio all’albero e chiedigli: “Fammi vedere cosa viene dopo, io sono al tuo servizio”.

4- Il suo è anche un libro per poter sperimentare l’invisibile, in che senso? Cosa dire a chi non riesce a credere nell’invisibile?

Liberarsi dai condizionamenti che separano il visibile dall’invisibile significa recuperare l’altra metà di noi stessi ed esistere integralmente. Al di là della sperazione fittizia tra le cose visibili e invisibili che è operata dal condizionamento sociale a scopo di controllo, cosa rimane se non uno stato di pieno affidamento alla natura e la possibilità di esistere in una totale armonia con la Grande Madre al punto da essere incessantemente ispirati? Questa possibilità di essere ispirati è alla base della capacità di riunificare il visibile e l’invisibile e, una volta recuperata, ci consente di trascendere le limitazioni derivanti da paure, ansie e insicurezze.

5- C’è un mudra che lei compie quotidianamente e che sente particolarmente caro?

Sì, è l’anjali mudra, il mudra della preghiera. Consiste nel congiungere le mani di fronte al torace chiudendo gli occhi. Pregare è dialogare con l’invisibile. L’anjali mudra è anche il mudra del riallineamento che ci porta al di là delle separazioni verso un sempre più intenso stato di equanimità, che è libertà.

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