Psicologia

Non Cambiare, Impara Solo a Guardarti Dentro

Di Sandra Saporito - 7 Aprile 2019

Sarò onesta con te: guardarsi dentro non è sempre una passeggiata, anzi! Spesso assomiglia a una di quelle scarpinate in montagna dove ti devi guardare dalle zecche, dai precipizi, dalle salite interminabili e la stanchezza è tanta (e spesso ti chiedi chi te lo fa fare); ma poi arrivi alla prima tappa del viaggio e di fronte a te si palesano le rocce intagliate dalla potenza del vento, vedi la cima degli alberi che si estende come un tappeto erboso, i raggi del sole che rimbalzano sul fiume lì giù e poi, il cielo: una distesa sconfinata che ti sembra di poter toccare con la punta delle dita.

Lì su ti sembra di essere più vicino a qualcosa di semplicemente meraviglioso. In realtà, sei semplicemente più vicino a te stesso. E per un attimo ti sembra di capire a pieno il significato della vita, e lo sai perché? Semplicemente perché stai vivendo pienamente il momento presente, in quell’istante “abiti la vita”.

meditazione

“Abitare la vita”: perché guardarti dentro è così importante

L’introspezione è una pratica indispensabile se vuoi “abitare” la tua vita, ovvero, essere presente e consapevole e quindi vivere a pieno, e non semplicemente subire le angherie del tempo e degli eventi come si fa la maggior parte del tempo.

Guardarti dentro e conoscerti significa avere coscienza dei meccanismi coi quali rispondi al mondo, sapere come si muovono gli ingranaggi mentali che dentro di te causano un dolore emotivo, sapere quali sono le tue corde sensibili e come funzionano.

Avere la capacità di guardarti dentro implica riuscire ad osservare i tuoi pensieri senza lasciarti trascinare dalla corrente, e fare della tua mente un’alleata e non un despote. Perché è la mente ad essere all’origine di molti dei tuoi mali; quando vaga per fatti suoi tra il passato e l’angoscia del futuro, lei non ti lascia in pace e ti impedisce di goderti il presente.

→ Leggi anche: Quando la mente parla attraverso il corpo

Mindfulness: quando guardarti dentro ti libera dalla sofferenza

L’introspezione, o meglio, la giusta consapevolezza, è praticata da millenni nel buddismo: possiamo trovare la retta presenza mentale come settima via del Nobile Ottuplice Sentiero che ha per scopo di liberare dal dolore e dalla sofferenza.

Il Nobile Ottuplice Sentiero:

1. Retta Comprensione (samma ditthi)
2. Retta Motivazione (samma sankappa)
3. Retta Parola (samma vaca)
4. Retta Azione (samma kammanta)
5. Retta Vita (samma ajiva)
6. Retto Sforzo (samma vayama)
7. Retta Consapevolezza (samma sati)
8. Retta Concentrazione (samma samadhi)

→ Leggi anche: Karma, quali sono i 12 anelli della sofferenza e come uscirne

Oggigiorno, per i benefici riscontrati sia al livello psicologico che neurologico, questa pratica è diventata materia di studio per i scientifici, psicologi in primis, che la ripropongono senza le implicazioni religiose sotto il nome di Mindfulness: una pratica meditativa che permette di portare l’attenzione sul momento presente in maniera non giudicante, così da poter osservare i propri pensieri senza identificarsi a loro e, di conseguenza, allenarsi alla consapevolezza profonda.

Grazie alla contemplazione dei tuoi pensieri, del tuo modo di agire e reagire, senza giudicarti e mostrando gentilezza, pazienza e compassione nei tuoi confronti, ti permetti di capire quali sono le cause e gli effetti di ciò che vivi, impari a conoscerti profondamente e stabilizzi un contatto con la tua interiorità tale da vivere con più fiducia in te, con più serenità.

La Mindfulness ti aiuta a vivere il momento presente a pieno e ti aiuta a distaccarti emotivamente da ciò che ti causa dolore, perché è l’attaccamento ai pensieri, alle cose e alle persone (attenzione, non confondere l’amore con l’attaccamento perché sono due cose diverse!) che causa sofferenza.

→ Leggi anche: Rinuncia all’attaccamento a persone e a cose, è il segreto della felicità!

Hai preso la patente per guidare la tua mente?

La mente è subdola: di solita tiene le redini in mano facendoti credere che a guidare, sei tu. È una trappola nella quale cadiamo tutti. Questo “pilota automatico” spesso ci spinge ad automatismi di pensiero ed azione che ci causano non pochi problemi: hai presente quando parli prima di pensare, agisci senza riflettere, e finisci per combinare qualche guaio? Capita quando tu non sei presente mentalmente. Ma se tu non ci sei mentre nel presente succedono queste cose, dove sei? Ecco, pensaci bene.

È importante che tu riesca a guardarti dentro senza giudizio, a capire che tu non sei sbagliato: possono esserlo le tue azioni o i tuoi pensieri ma non sei nessuno di loro (non sei ciò che fai né ciò che dici) perché la tua identità contempla anche quella parte di te che non si palesa all’esterno; ecco che nel capire questo ti dai la possibilità di osservare i tuoi pensieri uscendo dalla modalità “pilota automatico” e inizi a capire come si muovono i tuoi pensieri, quali reazioni causano, quali sensazioni fanno emergere nel tuo corpo.

Osservandoti da dentro, ti renderai conto che ciò che manifesterai all’esterno attraverso le tue parole, le tue scelte, le tue azioni, rispecchierà molto di più la tua vera identità. Hai presente quando ti dicono che “parli come tua madre”, “ti comporti come tuo padre”, ecc.? Questo capita quando inserisci il pilota automatico: lui ripete come un robot ciò che conosce, ciò che la tua mente, a furia di ripetizione, ha registrato attraverso gli anni ma che nella fattispecie corrisponde solo ad una proiezione esteriore perché tu non sei né tuo padre, né tua madre ma ripeti i loro atteggiamenti perché è attraverso la ripetizione che la tua mente impara (e subisce anche condizionamenti).

Quando togli il pilota automatico, torni ad essere te stesso/a al 100% ed è in quel momento che scopri veramente chi sei, scopri il tuo essere, scevro dai condizionamenti, dalle credenze imposte dai tuoi genitori (o altri) e che non ti corrispondono. Ti rendi conto che dentro di te c’è sempre stato quel piccolo angolo di paradiso dove goderti la meraviglia del presente; non dovevi cambiare, avevi semplicemente bisogno di imparare a conoscerti per “abitarti”, per riprendere possesso di te e della tua vita, per vivere davvero.

profumi della natura

Sandra “Eshewa” Saporito
Autrice e operatrice in discipline Bio-Naturali
www.risorsedellanima.it





Newsletter
Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi subito una speciale meditazione in omaggio!




© 2022 Copyright Media Data Factory S.R.L. - I contenuti sono di proprietà di Media Data Factory S.R.L, è vietata la riproduzione.
Media Data Factory S.R.L. sede legale in via Guercino 9 20154 Milano - PI/CF 09595010969