Leggende
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La storia del coniglio sulla luna piena

Di Valeria Bonora - 23 Ottobre 2015

Esiste una storia, una sorta di leggenda che narra di un coniglio sulla Luna, noi occidentali non la conosciamo, ma in oriente, soprattutto in Cina e Giappone è molto conosciuta.

Il coniglio lunare che in cinese si chiama yuètù (cinese semplificato: 月兔; cinese tradizionale: 月兔; pinyin: yuètù) e in giapponese tsuki no usagi (月の兎) vive sulla Luna, e lo si vede chiaramente quando è piena, negli avvallamenti della superficie illuminata; si tratta di una pareidolia, cioè l’illusione subcosciente che fa vedere forme conosciute in oggetti o forme completamente casuali, come ad esempio quando si osservano le nuvole e si vedono cagnolini, angeli, figure che il cervello associa a qualcosa di conosciuto.

Questa leggenda è talmente antica che se ne trova traccia fin dal periodo storico cinese che va dal 453 a.C. al 221 a.C., si narrava già all’epoca che ci fosse questo coniglio intento a pestare le erbe dell’immortalità in un mortaio.

Ma come nasce la Storia del Coniglio sulla Luna?

luna piena

Credit foto
©Pexels

Si narra che un povero viandante giunse in un bosco, stanco ed affamato e che qui incontrò una scimmia, una lontra, uno sciacallo ed un coniglio.

Il povero viandante aveva molta fame e chiese loro aiuto; la scimmia si affrettò subito per tutto il bosco a raccogliere la frutta dagli alberi, la lontra si tuffò nel fiume li vicino e procurò dei bei pesci grossi e saporiti, lo sciacallo non sapendo che fare entrò di nascosto in una casa di umani e da lì rubò del cibo.

Tutti portarono qualcosa al povero vecchio, tranne il coniglio, che corse su e giù per il bosco indaffarato ma senza trovare nulla se non un po’ d’erba. Lo sconforto del piccolo animale lo portò a fare una scelta ardita, prese della legna e accese un fuoco e disse al vecchio che non avendo potuto trovare di meglio, si offriva a lui in pasto, e con un balzo si gettò tra le fiamme, donando le sue stesse carni.

Colpito da tanta generosità il viandante si mostrò per colui che era in realtà e cioè la divinità induista Śakra, che colpita da tanta virtù decise di immortalare per sempre l’immagine del coniglio sulla superficie della Luna.

Questa avventura avvenne in una giornata sacra ai buddisti chiamata Uposatha, un giorno dedicato alla carità e alla meditazione, ma ci sono anche altre versioni del finale, difatti in Cina il coniglietto viene salvato dalle fiamme dalla divinità Chang’e che visto l’eroico gesto, decise di portarlo con se sulla Luna e insegnarli a produrre per lei un elisir per l’immortalità, pestando gli ingredienti nel suo mortaio e diventando per tutti il Coniglio di Giada.

Alcuni, guardando la Luna, affermano che l’immagine del coniglio sia ancora avvolta dal fumo che si alzò quando si gettò nel fuoco.

Il coniglio sulla Luna viene festeggiato durante la Festa della Luna o Festa di Metà Autunno che ricorre il quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare del calendario cinese; quando le famiglie si riuniscono ad osservare il cielo mangiando frutta e dolci.

In ogni caso sia che il coniglio muoia o sopravviva, la morale di questa storia è sempre la stessa, l’umiltà, il sacrificio e la carità alla fine premiano sempre, per questo motivo non bisogna mai pensare troppo quando si sta per fare del bene a qualcuno.

Per chi è particolarmente superstizioso, ho trovato un rito da seguire per chiedere che un desiderio venga esaudito dalla dea Chang’e. [Fonte GazzettinoDellaMagia]

Durante le tre notti di Luna piena provate questo rito, cercando il coniglio lunare:

Prima notte: esprimete un pensiero di benevolenza, accendete un incenso, contemplate il coniglio con chi amate o in solitudine, ma con cuore sincero, formulando il vostro desiderio più caro.

Seconda notte: offrite al Coniglio ed alla sua dea Chang’e, una mistura di frutta di stagione, con zucchero e grappa. Meglio se la mistura viene fatta con un pestello di legno, rimestata per almeno 8 minuti. Unite zucchero e grappa, in parti uguali.
Lasciate riposare il tutto fino alla notte successiva, avendo cura di trasferire la mistura in un vaso di vetro. Coprite il vaso con una pezza di lino o simile.

Terza notte: individuate il Coniglio sulla Luna, prendete la mistura e filtratela con la pezza con cui l’avete ricoperta e bevete piccoli sorsi del liquido ottenuto, non tutto, al massimo mezzo bicchiere, un sonno ristoratore vi cullerà durante la notte e in sogno potrebbe apparirvi la dea Chang’e ed il coniglio a cui chiedere che il vostro desiderio venga avverato.

Valeria Bonora





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