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Supermercati: addio a snack, merendine e dolciumi negli scaffali delle casse!

Di Daniela Bella - 28 Maggio 2014

L’obesità infantile, oggi, sta diventando un problema molto serio e da non sottovalutare.

Complici in questo processo, spesso, sono gli spot pubblicitari, oggi sempre più insistenti, che condizionano i consumatori e che influenzano non poco i bambini.

Il vero problema è che perlopiù si tratta di prodotti ad alto contenuto di grassi, zuccheri, sodio, coloranti e conservanti. I bambini, già da piccolissimi, ricordano il nome dei prodotti pubblicizzati e li riconoscono al supermercato, chiedondoli incessantemente ai propri genitori.

Ulteriore aggravante, poi, è dato dai prodotti che spesso si trovano nelle casse dei supermercati: caramelle, snack, dolciumi vari, merendine.

E, come spesso accade, durante le interminabili file alla cassa per pagare la spesa, i bambini reclamano ai genitori proprio questi dolciumi e merendine varie, convincendoli il più delle volte. Del resto, i bambini sanno essere davvero insistenti e impertinenti, ma questo non ci deve fare abbassare la guardia, anzi.

E allora, a fronte di tutto questo, ecco che qualcuno ha deciso di prendere qualche serio e valido provvedimento. Nello specifico, ci riferiamo a Tesco, la più grande catena di supermercati della Gdo britannica, che ha deciso di eliminare dagli scaffali delle casse dei supermercati tutti gli snak, le merendine, le caramelle e i dolciumi vari presenti, sostituendoli con qualcosa di più salutare.

Al loro posto, infatti, sarà possibile trovare frutta fresca e secca, succhi di frutta e biscotti d’avena. Tutto ciò avverrà entro fine anno.

Una scelta drastica, risultato di anni e anni sperimentazioni e ricerche di mercato che hanno dimostrato l’approvazione dei clienti: la decisione, infatti, era approvata dal 65% dei clienti, e addirittura il 67% ha risposto che non vedere snack alla cassa li avrebbe aiutati a compiere acquisti più sani per i propri figli.

Già nel 1994, Tesco aveva applicato questa decisione nelle casse dei suoi 740 supermercati più grandi. Adesso, invece, questa misura verrà estesa anche ai negozi medi e piccoli che sono oltre 3.000.

E non è l’unica mossa del marchio britannico della Gdo: qualche tempo fa, infatti, è stato lanciato il programma “Farm to Fork” (“Dalla fattoria alla forchetta“) per combattere l’obesità infantile: coinvolgerà un milione di bambini delle scuole elementari e consentirà ai bambini da dove provengono gli alimenti, quelli genuini s’intende, partendo proprio dagli animali che si trovano nelle varie fattorie.

Insomma, l’obiettivo è quello di promuovere un’alimentazione quanto più sana e corretta possibile, stuzzicando la curiosità dei bambini e la loro voglia di conoscere sempre cose nuove.

Allo stesso modo, comunque, lo scorso Gennaio anche la catena di supermercati discount Lidl aveva adottato analoghe misure, eliminando dagli scaffali degli oltre 600 supermercati della Gran Bretagna le merendine, gli snack, i cioccolatini e i dolciumi vari per sostituirli con qualcosa di più salutare.

Non sarebbe ora di adottare misure analoghe anche in Italia, seguendo l’esempio degli inglesi?

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