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"Me ne vado…": messaggio virale su Facebook contro il cancro al seno. Ma serve davvero?

Di Elena Bernabè - 16 Settembre 2013

In questi giorni sulle bacheche personali di molte utenti di Facebook si leggono messaggi del tipo: “Vado in Germania per 8 mesi” oppure “Vado in Brasile per 15 mesi” e via dicendo. Questi messaggi non sono vere intenzioni di partenze ma rappresentano un modo per attirare l’attenzione sulla prevenzione del cancro al seno.
Facebook non è nuovo a questi “giochi”. Le persone che hanno scritto le fasulle partenze nelle proprie bacheche si sono viste recapitare questo messaggio:
“Belle fanciulle, è arrivato di nuovo il periodo di supportare la campagna per aumentare la consapevolezza di tutti in tema di cancro al seno. Vi ricordate il gioco dell’anno scorso? Consisteva nello scrivere il colore del vostro reggiseno sulla bacheca. L’anno scorso il gioco ha visto una partecipazione tale di persone che siamo state persino citate nei telegiornali e il continuo aggiornarsi degli stati sulle bacheche ha ricordato a tutti perché lo facciamo e ha contribuito ad accrescere la consapevolezza di tutti in questo ambito. Ricordatevi di NON spiegare agli uomini che leggeranno il vostro status che cosa significhi quello che avete scritto… teneteli sulle spine! ^^ Vediamo fin dove arriviamo quest’anno: l’anno scorso quello del reggiseno ha fatto il giro del pianeta!!! Per favore, copiate ed incollate questo messaggio ed inviatelo a tutte le vostre amiche (per posta). Il giochino di quest’anno consisterà nello scrivere sul vostro stato il mese ed il giorno della vostra nascita nel modo seguente: ogni mese qui sotto elencato equivarrà ad un paese e il vostro giorno di nascita equivarrà al numero di mesi in cui resterete in quel paese. Esempio: se siete nati il 21 di gennaio la frase dovrà essere del tipo “Andrò in Messico per 21 mesi”. Qui sotto l’elenco dei mesi e dei loro corrispondenti paesi:
Gennaio – Messico Febbraio – Londra Marzo – Miami Aprile – Repubblica Dominicana Maggio – Francia Giugno – St. Petersburg Luglio – Austria Agosto – Germania Settembre – New York Ottobre – Amsterdam Novembre – Las Vegas Dicembre – Rio de Janeiro”.
Ora c’è da chiedersi: visto la massiccia partecipazione femminile al gioco si crede davvero che in questo modo si diffonda una maggiore sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione del cancro al seno?
Per attirare l’attenzione sulla questione, a mio avviso, servono due approcci che nulla hanno a che fare con questi giochetti fini a sè stessi.
Se si vuole fare una campagna di sensibilizzazione non troppo seria ma ironica e che riesca ad arrivare ugualmente all’obiettivo allora è utile seguire il consiglio di Luca Romano che sul blog tagli.me scrive:

“ragazze, lasciateli perdere questi giochini. Se proprio volete fare una campagna di sensibilizzazione sul tumore al seno che sia ironica, divertente e sfrutti il fatto che noi uomini siamo dei pervertiti, provate con questa:
“Ehi, maschio, sai che se mi venisse il tumore al seno dovrebbero asportarmi le tette, e tu non avresti più nulla da guardare? Ti toccherebbe starmi a sentire quando parlo.”
Vi garantisco un successo senza precedenti”.

Se invece si vuole puntare ad una campagna informativa e seria allora è utile focalizzarsi su messaggi forti e chiari che racchiudano al loro interno le indicazioni dell’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro): andate a visitare la pagina internet Speciale seno cliccando qui.
I modi per sensibilizzare le persone su una questione così importante e vitale devono essere creativi, chiari e diretti.
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