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Federica Cardi Non ce l'ha fatta, il Cancro ha Vinto ma Lei ci ha Insegnato a Lottare

Di Valeria Bonora - 6 Settembre 2013

Sono Federica, ho 30 anni e convivo con un tumore al colon. Parlarne non è facile, ma ci proverò. Racconterò tutto per trovare informazioni, e il vostro aiuto. Senza paura. Perché tanto vinco io.

Ma non ce l’ha fatta, la donna che ha insegnato il coraggio sul web è stata sconfitta dalla malattia, la stessa malattia che l’ha resa così coraggiosa, così forte.

I colleghi di Globalist.it salutano così Federica Cardia, con queste parole che riassumono tutto di lei.

«Ci hai insegnato la lotta, Federica, a non mollare, mai. Di te, del tuo sorriso coraggioso, resterà questo: il ricordo di una vita che non è stata sprecata».

Ha lottato per 2 anni contro un tumore al colon e in questi due anni non ha lottato da sola, ma ha condiviso la sua estenuante lotta nel blog Tantovincoio.
Chiedeva aiuto ma aiutava, aiutava col suo coraggio con la sua voglia di sconfiggere la malattia:

«Nell’aprile del 2011 mi è stato diagnosticato un tumore al colon al quarto stadio e da allora la mia vita è cambiata per sempre. Ho affrontato mesi e mesi di terapie devastanti e due complicatissimi interventi chirurgici, ma ancora non riesco a uscire da questo infinito tunnel. La mia patologia si chiama carcinosi peritoneale: si tratta di una diffusione incontrollata di cellule tumorali (nel mio caso originate dal colon) nelle pareti del peritoneo, con formazione di noduli difficilmente controllabili perché, a causa della scarsa vascolarizzazione di questa parte del corpo, i classici chemioterapici riescono a penetrare poco e male. Purtroppo al momento la situazione si è complicata ulteriormente: l’ultimo chirurgo consultato a Milano si è rifiutato di intervenire, poiché la malattia sembra essersi diffusa a tutti i quadranti dell’addome».

L’aiuto lo chiedeva alla rete, lo chiedeva per pagare una terapia sperimentale non ancora riconosciuta Sistema Sanitario Nazionale. Chiedeva aiuto a medici e oncologi di visionare tutta la sua storia clinica e chiedeva aiuto a tutti coloro che avessero voluto sostenere le costose cure sperimentali.
Solo due giorni fa l’ultimo messaggio carico di speranza sulla su pagina Facebook:

«Tre mesi e più di ospedale (non continuativi, ma più o meno siamo lì) tra alti e bassi, interventi chirurgici e tanta, troppa stanchezza. Spero di darvi buone notizie nelle prossime settimane, per ora buonanotte!».

Una guerriera che combatteva una malattia che non l’ha piegata, morire a 31 anni non è accettabile, non è pensabile non ci si può credere… eppure lei è stata forte fino alla fine.
Claudia Sarritzu, amica e redattrice del Globalist lascia questo messaggio:

«Avevi 31 anni, ma hai dato una lezione di estrema forza a tutta l’Italia che si è affezionata a te, e che ha seguito la tua guerra contro il cancro. Nell’ultimo mese non ci siamo sentite, avevi scelto di prenderti una pausa, mi avevi inviato una mail dove mi dicevi che non avevi la forza per scrivere, ti ho risposto “Quando ti riprendi Fede, noi siamo qui”. Lo siamo venuti a sapere su Facebook. Per oggi noi chiudiamo tutto, anche se casca il mondo, non abbiamo la testa né la voglia di lavorare. Forse non saresti stata d’accordo, ma abbiamo bisogno di pensarti e di ricordarti».

Prendiamo esempio dal suo coraggio, viviamo ogni giorno come fosse l’ultimo, non sprechiamo tempo a stare arrabbiati, sorridiamo alla vita e lottiamo per essa, lottiamo per far vedere a Federica che non è morta per nulla, ma ci ha insegnato a lottare.

 





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