Anteprima
Psicologia

Chi ti fa sentire in colpa ti sta usando. Ecco cosa fare

Di Sandra Saporito - 7 Giugno 2018

Cos’è il senso di colpa e perché lo proviamo? Perché alcune persone colpevolizzano gli altri e come riconoscere queste subdole tecniche di manipolazione psicologica?

Queste sono alcune domande fondamentali da porsi quando sentiamo di crollare sotto il peso di quei sensi di colpa che in realtà non ci appartengono, perché bisogna dirlo: il senso di colpa non è un emozione che possiamo provare in assenza di interazioni sociali, ma si instaura in un rapporto, quando c’è una connessione tra due parti.
Il senso di colpa è alla base del rapporto umano, è uno dei legami che ci connette ai nostri simili e che condiziona il nostro comportamento nei loro confronti: ecco perché è una delle tecniche preferite da chi cerca di controllare e manipolare gli altri.

Il senso di colpa: il segnale d’allarme nei rapporti

Il senso di colpa nasce come segnale d’allarme: ci avvisa che il nostro comportamento ha leso l’equilibrio di una relazione e che potremmo aspettarci una ritorsione o punizione; ecco che in quel caso cercheremo di rimediare ammettendo per prima il nostro errore e poi, riparando lo sbaglio.
Rimediare al nostro errore ci permette di restaurare lo stato di salute del rapporto con l’altro ed arginare una delle nostre paure più radicate: la paura dell’abbandono.
sensi di colpa

Leggi anche: Come affrontare il dolore dell’abbandono

Ma cosa succede quando lo sbaglio non c’è realmente, quando l’unica persona a riconoscere il torto è la supposta parte lesa e il senso di colpa viene usato per manipolarci?

Colpevolizzare per meglio controllare

Il senso di colpa è sia una catena, sia un collante nella società: a volte l’unica cosa che ci mantiene uniti è un dilagante peso sulla coscienza. Siamo “allenati” al sentirci colpevoli perché è il modo più vantaggioso per spingerci ad agire in un determinato modo. La vergogna è talmente scottante che siamo pronti a tutto pur di liberarcene, anche di rinunciare alla propria libertà, e questo i manipolatori lo sanno.

La vergogna: quando i manipolatori ci mettono a nudo

Ciò su cui si fa leva è la vergogna, quell’emozione negativa che ci fa sentire inadeguati, sbagliati e fuori luogo. Da una parte ci fa temere l’esclusione dal gruppo di appartenenza e dall’altra ferisce l’immagine idealizzata che abbia di noi stessi, rendendoci più vulnerabili di fronte alla paura di fallire, di non valere, e in definitiva di non essere voluti, accettati o amati.

Quando si ha una bassa autostima, si crea una sorta di linea di debolezza che può minare la nostra identità personale; una debolezza che i manipolatori in erba fiutano come la paura della preda e che sanno girare a loro vantaggio per gli scopi più vari.

Dal ricatto emotivo del partner possessivo, alla richiesta di “favori”, alla vera schiavitù psicologica messa in opera del perverso narcisista; ecco come riconoscere i manipolatori che ti affibbieranno sensi di colpa che non ti appartengono per tenerti in pugno.

I 3 tipi di manipolatori che faranno leva sui tuoi sensi di colpa

chiedere scusa

1. La vittima sacrificale

La sua sfera d’azione è principalmente emotiva: ciò che cerca è la tua dipendenza. Non vuole perderti e per questo userà la sua vulnerabilità, vera o presunta, per legarti a sé in modo progressivo ma inesauribile. Spesso ti spinge alla libertà a parole ma poi ti fa sentire in colpa per non averci rinunciato.
→Frasi tipo: “Non ce la farò senza di te, non puoi lasciarmi” con seguenti minacce di farsi del male o al contrario “Non ti preoccupare, ce la posso fare” con seguente scena che dimostri tutto il contrario.
L’intento è fare leva sulla pietà dell’altro per legarselo a sé.

2. Il ricattatore

Il ricattatore vuole favori da te e farà leva sul passato per ottenerlo, anche se per questo tirerà in ballo sempre lo stesso evento come se tu dovessi saldare con lui un debito con interessi a vita.
→Frase tipo: “Con tutto quello che ho fatto per te!”

3. Il narcisista

Il perverso narcisista è un sociopatico abile nell’arte di manipolare l’altro e farlo sentire in colpa. Secondo la psicologa Martha Stout: “I sociopatici usano frequentemente tattiche di gaslighting. I sociopatici trasgrediscono coerentemente leggi e convenzioni sociali, sfruttando gli altri, ma sono anche tipicamente dei bugiardi credibili e convincenti, negando coerentemente ogni misfatto. Così, alcune vittime di sociopatici possono dubitare della propria percezione.”

Oltre a ricattarti e a creare una dipendenza affettiva attraverso i sensi di colpa, il narcisista riverserà su di te ogni sua vergogna, ogni colpa che avrà commesso, per la sua incapacità di affrontare una svalutazione dell’immagine idealizzata che ha di sé.

→ Frase tipo: “È tutta colpa tua!”

Come liberarti dai sensi di colpa?

Basta davvero poco per capire se i campanelli d’allarme che non ti lasciano dormire di notte hanno una ragione di essere oppure no.
uomo in montagna

Fatti le domande giuste

Per prima cosa, accertati della loro fondatezza: hai realmente causato un danno? La tua azione ha delle reali conseguenze negative per l’altro? Ma sopratutto chiediti: la mia colpa dipende da ciò che ho fatto io oppure dipende solo dalla percezione dell’altro?

Esempio: Se un comportamento offende esclusivamente la persona che prova di farti sentire in colpa, e non avrebbe avuto lo stesso esito con una persona diversa confrontata alla stessa situazione e nelle medesime modalità, allora è probabile che tu sia di fronte ad un manipolatore.

Se alla domanda “ho realmente commesso un errore?”, la risposta è “no”: rilassati e passa oltre; se “sì”: ammetti il tuo errore senza vergogna e rimedia. Non c’è assolutamente nulla di cui vergognarsi nel chiedere scusa: è prova che si è onesti e con una stima di sé abbastanza sana e stabile da poter imparare dai propri errori senza mortificarsi.

Usa la tua debolezza per essere più forte

Se invece sei in presenza di un manipolatore, non cadere nella sua trappola ma usa il suo attacco alla tua integrità per rinforzarti: su cosa fa leva? Cosa risuona in te mentre prova di inculcarti colpe che non ti appartengono? Quale ferita interiore pulsa?

Cercando le risposte a queste domande individuerai i tuoi punti deboli e potrai scoprire le linee di debolezza che i manipolatori vedono in te e sfruttano a loro piacere: lavoraci; sana le tue ferite, le tue insicurezze; fai della tua auto-consapevolezza il tuo scudo per evitare di cadere nelle loro trappole.

Senza inutili sensi di colpa diventerai più forte, più sicuro/a di te e meno influenzabile, ma sopratutto ti sentirai finalmente libero/a di pesi che ti trascinavi dietro come una palla al piede.
Vivere libero/a dai sensi di colpa infondati non solo è un tuo diritto, ma è anche una tua responsabilità.
libertà

“Se una persona mi inganna una volta, si deve vergognare. Se mi inganna due volte, mi devo vergognare io.”
— Proverbio inglese

 

Sandra “Eshewa” Saporito
Autrice & shamanic storyteller
www.risorsedellanima.it





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