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Psicologia

I doni della Crisi: come trasformare le sfide della vita in opportunità

Di Sandra Saporito - 6 Dicembre 2017

I primi passi

Tutto comincia intorno ai 12 mesi. Ci muoviamo in un mondo fatto di adulti che camminano sulle loro gambe mentre noi stiamo a gattoni; finché ci aggrappiamo a quello che ci sta intorno per alzarci da terra. Poi cadiamo e ci rialziamo di nuovo. Cadremo moltissime volte ma a noi non importa, nulla si metterà tra noi e la nostra voglia di stare in piedi. Ci vorranno giorni, settimane, forse mesi ma alla fine muoveremo il nostro primo passo da soli.

Tutte quelle cadute ne saranno valse la pena? Altroché!
 
Questa è stata la nostra prima lezione di resilienza: “Non importa quanto tempo ci metterò, basta non mollare e ce la farò!”

Le sfide sono opportunità

Crescendo ci ritroviamo ad affrontare altre difficoltà: imparare a leggere, a relazionarci con gli altri, semplicemente a farcela… E assieme a tutto ciò, immancabilmente arriva un certo senso di non sapere dove andare a sbattere la testa, presente nei diversi aspetti della nostra vita: a livello affettivo, lavorativo e interiore. Lo sbaglio più grande che possiamo fare è pensare che tutte queste difficoltà siano lì solo per farci sprecare tempo, energia e rovinarci la vita, quando in realtà sono dei preziosi aiuti.
Ogni volta che ci ritroviamo di fronte ad un muro, la nostra volontà di andare oltre ci permette di sviluppare le caratteristiche adeguate per superare l’ostacolo. È ovvio che occorrerà tempo e fatica ma sono gli ingredienti fondamentali per sviluppare qualsiasi tipo di abilità.

Le lezioni della vita che ci fanno fare il punto

La vita ci insegna a perseverare e anche a capire per cosa vale la pena lottare. Ci sono ostacoli che ci insegnano a sviluppare doti preziose e altri che ci fanno capire che il gioco non ne vale la candela, aiutandoci a mettere bene a fuoco le nostre priorità e le nostre aspirazioni profonde. Non importa quanto la sfida sarà difficile, se qualcosa ci sta davvero a cuore, troveremo un modo, altrimenti troveremo una scusa.

“L’acqua non oppone resistenza. L’acqua scorre. Quando immergi una mano nell’acqua senti solo una carezza. L’acqua non è un muro, non può fermarti. Va dove vuole andare e niente le si può opporre. L’acqua è paziente. L’acqua che gocciola consuma una pietra. Ricordatelo, bambina mia. Ricordati che per metà tu sei acqua. Se non puoi superare un ostacolo, giragli intorno. Come fa l’acqua.”
— Margaret Atwood

La prima cosa che ti servirà sempre per rialzarti

Quando la vita ci butta giù, ci serve qualcosa al quale aggrapparsi, ma scoprirai ben presto che se ti aggrapperai a qualcosa di esterno a te questo minerà il tuo equilibrio, perché il tuo baricentro sarà al di fuori di te. Cosa serve allora per riuscire a rialzarsi mantenendo l’equilibrio necessario per andare avanti? Bisogna conoscersi e avere fiducia nelle proprie capacità. Qui entra in gioco il famigerato ego, che così malvagio non è.
Il nostro ego ci aiuta nei momenti difficili, spingendoci a dire “no” a tutto quello che non risuona con noi o potrebbe essere dannoso per noi, ma ci aiuta anche a riconoscere quello che siamo in grado di fare, perché ego ed autostima sono intimamente legati.

L’importanza dell’ego

Sull’ego si sente ormai di tutto, è purtroppo visto come un segno di scarso sviluppo interiore e spirituale quando in realtà -come ogni cosa- se è equilibrato è più che utile al nostro cammino di vita. Secondo il pensiero di Carl G. Jung, l’ego è il complesso centrale della consapevolezza ed è intimamente legato all’identità. Si tratta quindi di qualcosa di necessario e utile al nostro sviluppo. Il problema si presenta quando l’ego è invaso da altri complessi (come quelli del potere, dei soldi, del dominio,ecc…) che possono destabilizzarlo.
 
Quando il nostro ego è equilibrato, aperto al dialogo e costituisce un trait d’union tra il mondo esteriore ed il nostro mondo interiore, rappresenta un punto fondamentale del nostro essere che ci permette di essere più centrati e consapevoli, di noi, dei nostri talenti e delle nostre capacità. L’ego è in qualche modo legato alla capacità di avere una sana autostima, grazie alla quale siamo in grado di capire che c’è sempre qualcosa da imparare nella vita, evitando tuttavia di fare lo zerbino di turno. L’equilibrio sta sempre nel mezzo.

I doni della crisi

I momenti di crisi sono preziosi ma ci servono alcune virtù, oltre ad un ego centrato ed equilibrato e una buona autostima per superarli, che neanche a dirlo, si sviluppano proprio grazie alle difficoltà: sto parlando di coraggio, pazienza, fiducia. La crisi ci catapulta con violenza fuori dalle nostre cosiddette “zone di comfort”, il nostro istinto di sopravvivenza farà poi di tutto per recuperare un certo equilibrio. Allo stress iniziale, seguirà un periodo in cui tutte le nostre risorse interiori ed esteriori verranno passate in rassegna per capire cosa risulterà utile allo scopo.
Ma attenzione, non si tornerà mai realmente indietro perché ogni crisi, ogni sfida ci cambia profondamente e lo stato di equilibrio che si raggiungerà dopo aver superato l’impasse non sarà mai uguale a quello precedente, sarà un equilibrio diverso, un equilibrio dinamico perché la risoluzione stessa della fase di crisi contiene una nuova abilità, che va ad aggiungersi al nostro bagaglio personale, rendendo le nostre risorse più fornite e la nostra personalità man mano sempre più complessa e ricca di sfaccettature.

Cambiare per rimanere se stessi

Ogni sfida è un’opportunità di crescita che ci permette di scoprire veramente di che pasta siamo fatti, ci permette di confrontarci con i punti deboli sui quali lavorare, punti che possiamo, grazie al tempo e alla perseveranza, trasformare in punti di forza, in abilità preziose che potranno tornarci utili per uscire dai momenti difficili che la vita ci presenterà in futuro.

“Ecco come bisogna essere! Bisogna essere come l’acqua. Niente ostacoli, essa scorre. Trova una diga, allora si ferma. La diga si spezza, scorre di nuovo. In un recipiente quadrato, è quadrata. In uno tondo, è tonda. Ecco perché è più indispensabile di ogni altra cosa. Niente esiste al mondo di più adattabile dell’acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.”
— Lao Tzu

La vita ci cambia, ci plasma grazie alle difficoltà, come s’intaglia un diamante grezzo che, colpo dopo colpa, acquisisce sempre più splendore. Il cambiamento fa parte della nostra natura e superare gli ostacoli che troveremo sulla nostra strada ci aiuta a scoprire veramente chi siamo.

Un’ultima riflessione

Se è vero che sono i momenti difficili che fanno di noi quello che siamo oggi -e per questo possiamo esserne grati- bisogna avere una mente lucida ed aperta per riuscire a vedere oltre. Ecco una piccola storia che dovrebbe darti alcuni spunti di riflessione.

Un giorno Cristoforo Colombo chiese ai suoi amici se erano in grado di far stare un uovo dritto su una delle due punte. Gli amici provarono ma il tentativo fallì. Allora Colombo prese un uovo, ne schiacciò una punta e su questa lo fece star ritto. Gli amici protestarono dicendo che per essi valeva la condizione che l’uovo dovesse restare intatto. Cioè essi ponevano dei limiti che in realtà non esistevano.

Quante volte tu fai la stessa cosa nelle sfide di ogni giorno?

— Edward De Bono

 

Sandra “Eshewa” Saporito
Autrice e shamanic storyteller
www.risorsedellanima.it





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