Animalismo
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Intervista alla dott.ssa Luciana Baroni, esperta in Alimentazione Vegetariana

Di Elena Bernabè - 10 Novembre 2011

Abbiamo il piacere e l’onore di ospitare tra le nostre pagine per una breve intervista la dott. Luciana Baroni, socio fondatore e presidente in carica della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
(http://www.scienzavegetariana.it/)
Un grazie di cuore per la sua disponibilità!
 
1) Perchè consiglia la scelta vegetariana?
Motivazioni importanti a supporto della dieta vegetariana sono quelle etiche ed ecologiste, che permettono a noi umani di vivere non solo in migliore sintonia con il resto del mondo, ma soprattutto di ottimizzare le risorse necessarie per la sopravvivenza del pianeta. Da un punto di vista egoistico, invece, la scelta vegetariana permette di migliorare il proprio stato di salute e di ridurre il rischio di ammalarsi delle più diffuse malattie croniche. Preciso che con il termine vegetariano si intende una dieta a base vegetale che può includere (nella variante latto-ovo) o meno (nella variante vegana) i cibi animali indiretti (quindi latte, uova, miele e loro derivati).
2) Esistono pericoli per la salute di chi intraprende questo cammino?
I pericoli per la salute, da molte parti ancora sbandierati come rischio per chi sceglie di adottare questo stile di vita, in realtà sono ormai un mito. La salute dei vegetariani è, nella peggiore delle ipotesi, altrettanto buona di chi segue una dieta onnivora “responsabile” (che include cioè piccole quantità di cibi animali), e sicuramente migliore di quella di un onnivoro medio: i vegetariani sono più magri, hanno un rischio ridotto del 25% di malattie cardiovascolari, e una minor probabilità di diventare diabetici e ipertesi.
3) L’uomo è onnivoro o la sua natura è cambiata nel corso dei secoli?
No, l’uomo nasce come frugivoro e per motivi di sopravvivenza ha dovuto introdurre in alcune epoche peistoriche la carne nella sua dieta. Conserva tuttavia ancora gli adattamneti di un essere principalmente adatto al consumo di cibi vegetali: intestino più lungo di un carnivoro, assenza di canini e artigli, denti e forma dell’arcata dentaria adatti all’assunzione e masticazione di chicchi, frutta e foglie. Anche la necessità di ricavare la vitamina C dai cibi, a differenza dei carnivori che sono in grado di sintetizzarla autonomamente, supporta la concezione che l’uomo ha sempre consumato cibi ricchi di questa vitamina, cioè i cibi vegetali.
4) L’unico elemento nutritivo che non possiamo trovare nel mondo vegetale è la vitamina b12 che può essere assunta solo dai cibi animali ed il nostro corpo ne ha estremo bisogno: come far coincidere questo dato di fatto con la scelta vegetariana, soprattutto nella sua variante vegana?
Perché questa vitamina è sintetizzata dai batteri, anche quella che troviamo nella carne dell’animale e nei suoi prodotti. Le norme igieniche allontanano dai cibi vegetali la vitamina, ma non è possibile fare diversamente, nel mondo moderno. Una volta non era così.
5) Donne incinte, bambini e anziani: tutti possono trovare giovamento dal non mangiare carne?
La carne non è necessaria per nessuno, e la presenza di carne nella dieta non rende automaticamente questa dieta né adeguata né salutare. Vi sono poi dati che supportano effetti dannosi della carne, quali aumento di rischio di alcuni tipi di tumore, diabete, demenza, sovrappeso-obesità.
6) Nutrirsi di carne, latte e formaggi è un’abitudine ormai entrata a far parte della nostra quotidianità: come riuscire a cambiare mentalità?
Bisogna fare il collegamento: molte persone che mangiano i cibi animali amano i loro animali domestici, e magari sono anche animalisti. Devono capire che non ci sono animali di serie A, che vanno coccolati, e di serie B, che devono patire le pene dell’inferno, fisiche e psicologiche, prima di essere uccisi per diventare il nostro cibo. Devono capire che chi mangia carne ruba risorse alimentari alle popolazioni che muoiono di fame e contribuisce all’inquinamento e all’effetto serra. Ma soprattutto devono capire che possono vivere, e vivere meglio, basando la propria alimentazione su cibi vegetali naturali.
7) E se tutti fossimo vegetariani come si trasformerebbe il mondo?
Se mai questa utopia dovesser realizzarsi, avremmo un mondo più verde, senza le sciagure legate alle inondazioni, allo scioglimento dei ghiacciai, alla desertificazione e all’inquinamento. Avremmo un mondo in cui ci sarebbe da mangiare per tutti gli umani, e in cui gli animali potrebbero vivere nel loro ambiente naturale, in numero che naturalmente si autolomiterebbe in accordo con le risorse per loro disponibili. E forse ci sarebbe meno violenza e cattiveria.

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