Ci sono libri che entrano nell’interiorità umana e non l’abbandonano più. Libri in grado di lasciare nei cuori di chi li legge una consapevolezza mai maturata prima. Oggi vogliamo parlarvi di uno di questi lavori letterari intitolato “… E venne chiamata due cuori” di Marlo Morgan. Un romanzo scritto nel 1990 ma che risulta ancora molto in linea con il sentire odierno.
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Chi è l’autrice del libro
Marlo Morgan è una scrittrice statunitense che ha raggiunto il successo proprio grazie a questo suo primo libro divenuto un bestseller mondiale. Prima di diventare scrittrice era un medico specializzato in agopuntura. Il libro nasce da una sua esperienza autobiografica: durante un viaggio in Australia per un progetto di assistenza sanitario agli aborigeni vive un pellegrinaggio profondo e importante che le cambierà per sempre la vita.
Il libro ha fatto molto discutere negli anni. La critica e alcuni aborigeni australiani lo hanno condannato per la non veridicità dei fatti raccontati. Ciò che conta, aldilà della verità o meno di ciò che viene narrato, è il messaggio che la storia vuol far giungere al lettore: un messaggio di pace, di ricerca della propria essenza, di rispetto della natura e del prossimo. Un messaggio che giunge nell’immediato al cuore di chi decide di approcciarsi alla lettura di queste pagine.
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Trama del libro

Ooota fu l’ultimo ad allontanarsi, e aveva già percorso parecchi metri quando si voltò per dirmi: “Vieni. Ora ce ne andiamo”.
“Dove?” domandai.
“Nella foresta.”
“Ma dove siete diretti?”
“Attraverso l’Australia.”
“Fantastico! E quanto tempo ci vorrà?”
“Più o meno tre intere lune.”
“Sarebbe a dire che camminerete per tre mesi?”
“Sì, tre mesi, giorno più, giorno meno.”Citazione dal libro “…E venne chiamata due cuori”
Questa è la straordinaria esperienza di una donna occidentale alla scoperta di sé. Ella parte per un viaggio, su invito di una tribù di aborigeni australiani, convinta di partecipare a una cerimonia in suo onore. Grazie a lei infatti, è stato creato un progetto di assistenza sanitario agli aborigeni.
Si ritrova invece a viaggiare per quattro mesi nell’Outback australiano, il deserto australiano vasto e pericoloso, dove le viene chiesto di seguire la Vera Gente, come la tribù si autodefinisce. Il viaggio è rigorosamente a piedi nudi, senza beni personali che vengono bruciati alla partenza, spesso senz’acqua, cibandosi di quanto offre la terra ovvero radici, serpenti, formiche.
Grazie alle faticose privazioni e ai numerosi sacrifici, impara a vivere in completa armonia con la natura, con i membri della tribù e con se stessa, in un percorso di conoscenza continuo e cambiamento interiore, e scopre, nei tanti giorni in cui la sua fragile vita è minacciata, il vero significato della parola esistere.
Solo alla fine del libro si scopre il perché di questo suo viaggio.
“I membri della tribù erano sorprendentemente ricettivi a ciò che definivano la canzone o i taciti suoni della terra. Percepivano segnali precisi inviati dall’ambiente, sapevano decifrarli e quindi agire di conseguenza, quasi avessero sviluppato una sorta di celestiale ricevitore attraverso il quale venivano convogliati i messaggi dell’universo.“
Citazione dal libro “…E venne chiamata due cuori”
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Insegnamenti del libro

Questo lavoro letterario è colmo di insegnamenti e di lezioni di vita da apprendere. Bisognerebbe leggerlo più volte e appuntarsi le tante intuizioni e gli innumerevoli pensieri che fa emergere. Questi i doni più importanti che dà al lettore.
1- Un modo di vivere più autentico, genuino, basato sulla semplicità e sul non possedimento di oggetti materiali.
“Solo in retrospettiva compresi appieno la simbologia espressa attraverso l’eliminazione di quei preziosi e – ai miei occhi – indispensabili gioielli. Ma all’epoca dovevo ancora imparare che per quella gente il tempo non aveva assolutamente nulla a che fare con le ore segnate sul quadrante dell’orologio d’oro e brillanti che era appena stato definitivamente donato alla terra.“
Citazione dal libro “…E venne chiamata due cuori”
2- Il non creare rifiuti di nessun genere. Tutto viene trasformato o abbandonato ma niente crea rifiuto o inquinamento.
3- Tutto ciò che l’uomo ha bisogno lo trova dentro di sé. Cercare fuori è solo una fuga da se stessi.
4- Ognuno di noi può udire la voce del proprio istinto se prova a spegnere il rumore della mente.
5- La natura è nostra maestra e come tale va ascoltata e rispettata.
6- La sofferenza aiuta a togliere strati di noi superficiali e inutili e fa emergere la nostra vera essenza.
“Il motivo che ti ha portata in questo continente è il destino. Prima della nascita hai concordato di incontrare un altro essere umano e lavorare con lui per il bene reciproco. L’accordo era che non vi sareste incontrati prima che fossero trascorsi almeno cinquant’anni. Ora è arrivato il momento. Saprai chi è questa persona perché entrambi siete nati nello stesso giorno e le vostre anime si riconosceranno. Il patto è stato stretto al livello più elevato del tuo essere eterno.”
Citazione dal libro “…E venne chiamata due cuori”
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