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Rassegna Etica

Le Sirene: tra leggenda, mito e realtà

Di Laura De Rosa - 4 Luglio 2016

Le sirene accompagnano noi umani fin dalla notte dei tempi insieme ad altre creature fantastiche. Viene attribuita loro una voce melodiosa, talvolta pericolosa: se da un lato infatti venivano considerate in senso positivo quali dispensatrici di saggezza, dall’altro si riteneva fossero spiriti defunti reincarnati di natura malvagia. Appostate sugli scogli, attendevano le loro vittime attirandole con il canto, come accadde ad Ulisse e al suo equipaggio. Il solo modo per sopravvivere era tapparsi le orecchie in modo da non esserne stregati.

Chi o cosa sono le sirene

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Com’è noto, le sirene sono esseri antropomorfi, in parte pesci, in parte donne, dalla lunga coda, il cui nome deriverebbe dall’antico Seirenes. Rispetto ai “cugini” pesci, le sirene possono respirare fuori dall’acqua, visto che per metà sono uguali a noi. Si narra che la loro pelle sia più resistente alle intemperie rispetto alla nostra. Tuttavia queste sembianze, oggi molto diffuse, non corrispondono a tutte le descrizioni delle sirene, basti pensare che nell’antica Grecia esse avevano corpo d’uccello ed erano provviste di artigli e ali. A quanto pare in origine era proprio questo il loro aspetto e solo più tardi assunsero la forma che oggi attribuiamo loro. Nel Medioevo erano già creature belle e affascinanti, dolci e buone. Non si capisce bene il perché di questo cambiamento, sebbene le ipotesi siano diverse e alcune di esse sostengano che siano subentrate interpretazioni etimologiche scorrette. Sta di fatto che oggi la sirena è comunemente vista come essere per metà umano dotato di grande fascino e di forte carica erotica. Secondo diversi miti, possono anche cambiare forma a seconda dell’ambiente in cui si trovano. Ed ecco che uscendo dall’acqua, la loro coda si trasforma in gambe umane e viceversa. Non solo, alle sirene si attribuiscono anche poteri divinatori poiché si dice siano capaci di vedere nel futuro.

Tra le sirene più famose della storia si ricordano quelle di Omero ma anche altri autori ne citano diverse come Telete, Redne, Telsiope, Molpe, Aglaope e via dicendo. Alcuni miti dell’antica Grecia affermano che nacquero dalle gocce di sangue di Acheloo, ferito in combattimento, dopodiché vennero tramutate in esseri metà animali metà umani da qualche divinità, forse Demetra o dalle Muse che invidiavano la loro voce melodiosa.

Leggende sulle sirene

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La storia più famosa che le vede protagoniste è sicuramente quella di Ulisse nell’Odissea. Avvertito dalla maga Circe del pericolo che avrebbe corso incontrandole lungo il viaggio, Ulisse, prima di avvicinarle, fece tappare le orecchie dei marinai con della cera mentre lui, coraggiosamente, si fece legare all’albero della nave per poter ascoltare il loro canto, senza tuttavia rischiare la morte:
Alle Sirene prima verrai, che gli uomini stregano tutti, chi le avvicina.
Chi ignaro approda e ascolta la voce delle Sirene, mai più la sposa e i piccoli figli, tornato a casa, festosi l’attorniano, ma le Sirene col canto armonioso stregano, sedute sul prato: pullula in giro la riva di scheletri umani marcenti; sull’ossa le carni si disfano. Ma fuggi e tura gli orecchi ai compagni, cera sciogliendo profumo di miele, perché nessuno di loro le senta: tu invece, se ti piacesse ascoltare, fatti legare nell’agile nave i piedi e le mani ritto sulla scarpa dell’albero, a questo le corde ti attacchino, sicché tu goda ascoltando la voce delle Sirene”.

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Altra leggenda famosa sulle sirene la si trova nelle Argonautiche di Apollonio Rodio. Giasone e gli Argonauti incontrarono le sirene ma grazie alle melodie suonate da Orfeo, riuscirono a scampare alla morte. Le sirene tornano poi nella mitologia nordica, medio-orientale, asiatica e russa, seppure in forme di volta in volta rivisitate. Nella mitologia tedesca, per esempio, si parla spesso delle sirene e delle Nixes, abitanti delle acque dolci di natura infida. In Scandinavia le sirene, che sono mutaforma, hanno spesso lunghi capelli dai colori strani, ricchi di gemme e pietre. L’aspetto ambiguo è una costante, difatti hanno denti affilati sebbene in apparenza simili a quelli umani. In Norvegia, a quanto pare, erano di cattivo auspicio.

Altre sirene leggendarie sono quelle dell’Isola di Man o ancora quelle dei mari della Scozia, abitati dalla cosiddetta Ceasg, la sirena dalla coda di salmone. La sirena norvegese è più maligna e dispettosa, si chiama Havfrue. Ed è proprio per scongiurare la loro venuta che i marinai erano soliti scolpire sulla prua delle navi una sirena. In Giappone le sirene prendono il nome di Ningyo e, a differenza di quelle occidentali, sono innocue. In Galles ci sono le Morforwyn, sirene dall’aspetto orribile, che simboleggiano le onde tempestose. Anche in Italia vantiamo sirene famose, basti pensare alla Murgen, la sirena che predice il futuro in una notte di gennaio.

Laura De Rosa

yinyangtherapy.it



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