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Kayden Scopre la Pioggia per la Prima Volta, un Video che Apre il Cuore

Di Valeria Bonora - 7 Febbraio 2014

I bambini hanno bisogno di conoscere se stessi tanto quanto hanno bisogno di conoscere il mondo; e queste informazioni si ottengono soltanto agendo nel mondo, cioè tramite l’interazione reale fra esseri umani. I bambini hanno bisogno di più esperienza e meno televisione.

[John Condry]

Ed è proprio vero, i bambini devono interagire con il mondo, e non parlo di mondo virtuale, ma di quello reale, i bambini hanno bisogno di sporcarsi, di cadere, di sbucciarsi le ginocchia, di arrampicarsi sugli alberi, rotolarsi nella neve e camminare sotto la pioggia. Quando avranno fatto queste cose saranno bambini più consapevoli di loro stessi, sapranno che la neve è fredda quando si infila sotto la giacca, conosceranno il sapore della terra e sapranno quanto fa male scivolare sull’asfalto. Ma solo così arriveranno a capire veramente le cose.

E’ strano sentire i bambini di oggi giocare annoiati su un soffice tappeto sterilizzato appositamente per loro, mi ricordo che ai miei tempi si usciva in strada e si giocava tutto il pomeriggio, tornando a casa sporchi e arruffati ma mai annoiati, mai tristi, non ricordo un giorno in cui dissi che non sapevo cosa fare, c’era sempre qualcosa da fare. Genitori incoscienti? No, solo consapevoli del fatto che ogni esperienza fatta da piccoli è un’esperienza che rimarrà nella nostra vita e formerà il loro carattere.

Oggi le cose brutte che accadono in giro portano a proteggere eccessivamente i nostri figli, ed esageriamo anche quando si tratta di proteggerli dal freddo, dalle malattie infettive, dalla sporcizia e dalle cadute. Spesso ai giardini sento mamme che urlano ai figli di non sporcarsi, di fare attenzione a non bagnarsi con la fontanella (anche in piena estate), di fare attenzione a non cadere… perché? Cosa accade se un bimbo si sporca? Cosa accade se si bagna? E se si sbuccia? Ci siamo sempre sbucciati le ginocchia, e siamo qui a ricordare con orgoglio le nostre piccole cicatrici. Per non parlare delle fobie delle malattie, da piccoli le facevamo tutte le malattie e ora invece si corre a destra e sinistra per fare vaccini o per prendere medicine… Siamo troppo apprensivi, dovremmo ascoltare il Piccolo Principe di Antoine de Saint- Exupéry:

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano)”.

E per ricordarvelo meglio vi faccio vedere il video della piccola Kayden che per la prima volta scopre la pioggia.
E’ piccola, probabilmente ha appena cominciato a camminare e i suoi genitori la lasciano esplorare il mondo fuori dalle mura protettrici di casa e la sua reazione a quella “cosa bagnata che scende dal cielo” è davvero il simbolo indiscutibile che i bambini sono in grado di stupirsi, di apprendere, di meravigliarsi… E noi genitori dovremmo dargliene l’opportunità più spesso.


 
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