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Water Bench, speciali panchine che raccolgono l'acqua piovana per poi riutilizzarla nei periodi di siccità

Di Daniela Bella - 8 Dicembre 2013

Sappiamo bene come in molti Paesi del mondo le piogge e le alluvioni siano sempre incombenti, provocando danni e catastrofi a cui non sempre si può trovare facile rimedio.

Ma per fortuna c’è chi non si rassegna e cerca di venire incontro a questo problema, provando, al tempo stesso, a trovarne un risvolto positivo: è quello che hanno fatto un gruppo di architetti della Mars Architects, società con sede a Shangai, i quali hanno messo a punto delle speciali panchine in grado di raccogliere l’acqua piovana durante la stagione delle piogge.

Tali panchine si chiamano Water Bench (“panchina d’acqua“) e a guardarle somigliano molto a un divanetto di pelle. Sulla superficie della panchina si possono notare degli speciali bottoni, che servono appunto a nascondere le valvole che, durante la pioggia, si aprono per raccogliere l’acqua che cade sulla superficie della panchina stessa.

Questo, dunque, non solo permette di mantenere la superficie della panchina sempre asciutta così che chiunque vi si possa sedere, ma permettere di trasformare questa panchina in un vero e proprio serbaio di acqua. E qui viene infatti il bello: questa speciale panchina, infatti, può conservare l’acqua piovana raccolta per i mesi di siccità, così da poterla riutilizzare per irrigare piante e giardini o, semplicemente, per bagnare un po’ l’aiuola adiacente alla panchina stessa. Il tutto attraverso una pompa, simile alla classica pompa di gomma per innaffiare, collegata alla panca.

Esistono tre diverse versioni di Water Bench, a seconda del terreno in cui viene collocata. La prima, più completa, è formata da due panchine: una resta in superficie mentre la seconda, supplementare, viene nascosta sotto il terreno. Grazie a questa soluzione, dunque, si possono sfruttare sia la panchina superficiale sia quella adiacente, e questo consente si immagazzinare fino a 1.800 litri di acqua.

Le altre due versioni della Water Bench sono invece più piccole e consentono di conservare fino a 500 litri di acqua. L’unica differenza tra la seconda ela terza versione sta solo nel sistema di ancoraggio: nel secondo caso, infatti, le panchine vanno installate direttamente sul terreno, quindi devono essere posizionate sopra un prato, un giardino o su qualsiasi spazio aperto che contenga della terra, mentre nel terzo caso possono essere appoggiate tranquillamente anche sull’asfalto e non necessariamente sul terreno, quindi possono essere posizionate, per esempio, sui marciapiedi o ai lati delle strade.

Questo progetto è nato con il sostegno dei laboratori BMW e del Guggenheim Lab, che raccoglie e finanzia idee innovative per i problemi delle grandi città.

La scorsa estate, proprio durante la stagione delle piogge, sono già state installate le prime panchine in dieci diversi parchi del centro di Mumbai, la megalopoli indiana che con l’acqua e i problemi a essa legati combatte ogni giorno incessantemente.

Intanto è anche nato un sito che fornisce tutte le informazioni utili legate al progetto Water Bench. Potete trovarlo cliccando qui.

Qui di seguito, invece, ecco un video dimostrativo che ci spiega meglio il funzionamento di queste speciali panchine ad acqua.

Non trovate che siano davvero innovative, utili e di grande impatto ambientale, oltre che molto belle da un punto di vista estetico?

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