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Come raccogliere le castagne: ecco alcuni consigli utili

Di Luigia - 21 Ottobre 2013

Oramai siamo nel pieno dell’autunno, stagione delle adorate e buonissime castagne. Le continue giornate di sole e il caldo che le accompagna, rendono questi ultimi giorni di ottobre del tutto estivi e molti di noi sicuramente già si saranno immersi nei vari boschi o castagneti in cerca di castagne.
Va ricordato però che le castagne non possono essere assaporate appena raccolte, in quanto prima di essere cucinate e quindi mangiate con ottime ricette, vanno preparate.
Adesso diamo uno sguardo al frutto in sè: innanzitutto la castagna è un achenio e non rientra nella categoria dei frutti secchi, è protetto da un involucro spinoso comunemente chiamato riccio, il quale mediamente contiene tre frutti e in base alla sua specie può assumere dimensioni, forme e colori diversi. Le castagne sono molto nutrienti, non recano problemi di digestione quindi facili da assorbire e sono anche prive di grassi. Le castagne vanno preferibilmente raccolte giorno per giorno e smaltite in fretta in quanto tendono a marcire con facilità, malgrado ciò si possono anche conservare in frigo e resteranno intatte e pronte per l’uso anche per un anno!
Ora vediamo insieme la parte saliente utile per sapere come si raccolgono le castagne e per questo è necessario conoscere alcune regole proprio per evitare di trovarci incontro ad inconvenienti inaspettati!
1. Come prima cosa bisogna assicurarsi che, il castagneto o il bosco dove vi siete inoltrati, non sia di proprietà privata ed è utile inoltre verificare eventuali limiti per la raccolta stabiliti dalla Regione, solitamente è vietato superare i 2 kg di raccolta al giorno per singola persona.
2. Per la raccolta è necessario essere equipaggiati con guanti da lavoro robusti e scarponi comodi perchè per raccogliere le castagne bisogna percorrere dei sentieri abbastanza per lo più tortuosi, di forte pendenza, pietrosi e sdrucciolevoli a causa delle foglie del castagno poste in terra.
3. I frutti è possibile raccoglierli da terra solo nel momento in cui il riccio che contiene si stacca dall’albero e quindi questo significa che la castagna è matura. Successivamente le castagne vanno depositate in un cestino di vimini oppure in un contenitore di canapa o sacco di juta.
4. Importante è verificare sempre che le castagne non riportino nè infossature o schiacciamento nè dei fori, in quanto nella maggior parte dei casi le castagne forate sono state rosicchiate da un verme.
5. Altra regola fondamentale è prestare attenzione ad eventuali zecche che si possono annidare nei terreni ricchi di erbe alte e di felci. Quindi come abbigliamento è consigliato indossare pantaloni lunghi e calzettoni alti e una volta rientrati a casa per non avere qualche “sorpresina” è meglio che vi controlliate la pelle.
Dopo aver citato le regole fondamentali per la raccolta delle castagne, adesso passiamo alla loro preparazione: dopo averle pulite, è semplice conservare le castagne fresche, infatti, basta stenderle su un unico piano all’interno del cesto e lasciarle in un luogo fresco con abbastanza aria, in tal modo possono essere lasciate anche per 2 settimane. Le castagne una volta lavate, asciugate e scalfite con un taglio piccolo sulla buccia, possono essere anche congelate crude oppure già arrostite e tolte dal guscio.
Cosa ne pensate? Sono state utili questi consigli? Speriamo di sì e vi auguriamo buona raccolta!
[fonte: tuttogreen.it]
 





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