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La Terra dei Fuochi Uccide Ovunque, Non solo a Napoli

Di Valeria Bonora - 4 Ottobre 2013

La terra dei fuochi è una vasta area situata nell’Italia meridionale, tra la provincia di Napoli e della provincia di Caserta, caratterizzata dalla presenza di roghi. Essa deriva dalla frase utilizzata da Roberto Saviano nel libro Gomorra, come titolo dell’XI ed ultimo capitolo.

L ‘area territoriale è compresa tra i comuni di Qualiano, Giugliano in Campania, Orta di Atella, Caivano, Acerra, Nola, Marcianise, Succivo, Frattaminore, Frattamaggiore, Mondragone, Castelvolturno e Melito di Napoli.
Si caraterizza per lo sversamento illegale di rifiuti, anche tossici, da parte della Camorra, e in particolare dal clan dei Casalesi. In molti casi, i cumuli di rifiuti, illegalmente riversati nelle campagne, o ai margini delle strade, vengono incendiati dando luogo a roghi i cui fumi diffondono sostanze tossiche, tra cui diossina, nell’atmosfera e nelle terre circostanti.
Dal 2010 nelle campagne campane, si sono verificati sversamenti di rifiuti industriali e di rifiuti tossici e nucleari provenienti dal nord Italia e dal nord Europa, in particolare hanno cominciato a incendiare rifiuti industriali nelle zone di Succivo, Caivano, Acerra e Giugliano, provocando un alto tasso di tumori che hanno colpito giovani donne al seno e alla tiroide, e moltissimi bambini si sono ammalati di tumore. [cit. Wikipedia]
Bene ora sappiamo cos’è la Terra dei fuochi, così anche chi non ne conosceva l’esistenza ora non può dire “io non sapevo“.
La gente muore, la gente come Filomena, che il cancro ha ucciso in 4 mesi a 26 anni. Un cancro dovuto all’avvelenamento della sua terra…
I pomodori che mangiate tutti, e ripeto tutti, vengono raccolti vicino alla Resit, la discarica di Giugliano gestita dalla camorra e ufficialmente dichiarata sito d’interesse nazionale dalla legge 426 nel 1998, sanno di marcio, sanno di morte, prendono l’odore della discarica ma costano pochissimo e vanno bene da mettere nei sughi, nelle passate… 8 centesimi al chilo. Come anche le altre verdure, zucchine, patate, piselli ottimi per i surgelati, per le zuppe… tutti finiscono nei piatti di TUTTA Italia.
La terra dove nascono queste verdure è zuppa di liquami, irrigata da acqua velenosa, fertilizzate chimicamente per avere bellissimi frutti da vendere a poco.
Hanno indagato Le Iene, loro sono riuscite a ottenere delle notizie che non hanno potuto divulgare, perchè altri non riescono? Corruzione? Mafia? Camorra? Eppure il veleno arriva a tutti non solo a chi abita li, la conserva che comprate siete certi che non abbia dentro pomodori ai liquami? E il minestrone surgelato? E le verdurine grigliate nei vasetti? Tutto è a rischio ma nessuno ne parla.
Così Parallelo41 ha pensato di chiedere aiuto a tutti… per un problema che riguarda tutti. Le istituzioni devono fermare questo avvelenamento di massa, avviare delle indagini, far partire le analisi dei prodotti… Ecco perchè Parallelo41 chiede la vostra foto mentre mostrate un cartello (formato A4) come quelli nelle immagini pubblicate sotto. (potete inviare la vostra foto a paralleloquarantuno@gmail.it)
 
 





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