Animalismo
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La storia di Cordino, il cane col cappio al corpo

Di Valeria Bonora - 9 Aprile 2014

Condivido con i lettori di Eticamente il comunicato stampa della Lega Nazionale per la Difesa del Cane che mi ha fatto letteralmente rabbrividire… come può l’essere umano arrivare a tali bassezze? Ma soprattutto come può l’essere umano sempre girarsi dall’altra parte? Un grazie di cuore alla volontaria che ha salvato Cordino e a tutti quei volontari che ogni giorno soccorrono anime indifese vittime delle crudeltà peggiori. Un grazie a tutte quelle persone che credono ancora che il bene fatto porterà altro bene.

Grave caso di maltrattamento a Campagna (SA) dove un cane è stata salvato appena in tempo dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane di Salerno. L’animale è rimasto per un lungo periodo di tempo con una corda legata a mo’ di cappio intorno al bacino. L’Associazione sporgerà denuncia contro ignoti alle forze dell’Ordine ma vuole dare un nome e un cognome, e possibilmente una pena esemplare, a chi ha commesso questa atrocità.

La vicenda di Cordino, questo il nome dato all’animale, ha appassionato tutta Italia. Fortunatamente c’è stata una volontaria del posto, Irma, che si è dedicata con estrema caparbia al caso e che, con perseveranza, ha saputo conquistare la fiducia dell’animale, evidentemente terrorizzato dall’essere umano, ed è riuscita a sottrarlo alla sua continua fuga.

Il laccio era legato talmente stretto da provocargli ferite molto profonde. Inoltre lo stato di disidratazione del cane ha fatto presupporre che prima di essere avvistato dai volontari, sia rimasto senza cibo e acqua per giorni e giorni.

“Recuperarlo è stato solo l’inizio di un lungo percorso, c’è ancora tanto da fare per lui. Il nostro sforzo più grande, ma anche più gratificante – sostengono i volontari della LNDC di Salerno – sarà quello di riuscire a farci amare e soprattutto a non aver paura delle nostre mani. Presto, anche questa creatura capirà che le nostre mani si tenderanno solo per offrirgli carezze”.

Cordino per il momento è ricoverato presso una clinica veterinaria. I medici, oltre a provvedere alla cura della profonda ferita sul bacino, hanno ritenuto opportuno procedere a tutti gli esami diagnostici del caso. Molto probabilmente il cane è affetto da Leishmaniosi.

“In questo momento Cordino ha bisogno di tanto amore e delle cure necessarie per tornare in forma – sostiene Antonella Centanni, presidente della LNDC di Salerno – il nostro obiettivo è comunque cercargli una sistemazione adeguata e sicura in famiglia. E’ necessario che le violenze sugli animali siano perseguite e punite in modo esemplare e che, contestualmente, si lavori sulla prevenzione attraverso campagne di sensibilizzazione e informazione volte a promuovere un corretto rapporto uomo-animale e la conoscenza delle leggi a loro tutela. Infine – conclude Antonella Centanni – chiunque decida di accogliere in casa un animale deve farlo con la piena consapevolezza di essere moralmente e giuridicamente responsabile del suo benessere”.

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