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Quinoa: storia e proprietà di una pianta antica

Di Giordana - 21 Dicembre 2013


La quinoa, classificata sul mercato come cereale appartiene in realtà alla stessa famiglia degli spinaci e delle barbabietole, le Chenopodiaceae, ma produce una farina ricca di amido che, merceologicamente parlando, le permette di essere venduta come cereale. E’ una pianta antica, coltivata ad altezze che vanno dai 1800 ai 5000 metri, pianta basilare per le popolazioni andine, coltivata dal popolo Inca già 5000 anni fa e ritenuta la madre di tutti i semi, portatrice di benessere, prosperità e nutrimento.
L’Onu ha decretato che fosse la pianta del 2013, è una pianta manifesto della biodiversità ed è a testimonianza di come i semi antichi possano attraversare il tempo e resistere alle avversità ed alle proibizioni, si, perché la quinoa, questo piccolo seme, resistette anche all’inquisizione alimentare dei conquistatori che ne vietarono l’uso, sia culinario che rituale, nel tentativo di mortificare e distruggere anche la cultura dei popoli andini, ma ogni famiglia contadina salvò i semi di nascosto, una silente ribellione, che conservò vive nel tempo le tradizioni e permise alla quinoa di essere riportata alla luce e di nutrire ancora la sua gente.

Ad oggi le coltivazioni in Bolivia, che ne è il maggior produttore, continuano a crescere, ma la popolazione locale si lamenta per il costo che sta salendo, è diventato un alimento gourmet, il piatto base della cucina contadina è ormai troppo caro per essere consumato da chi lo ha protetto e tramandato nel tempo e questo, purtroppo, è un fenomeno che non ha colpito solo la quinoa, ma anche altri cibi.
E’ un alimento dall’alto valore nutritivo ed è priva di glutine quindi adatta anche a chi soffre di allergie. E’ composta da proteine, carboidrati, grassi, fibra alimentare ed è anche ricca di minerali come fosforo, ferro, sodio, magnesio e zinco, il che la rende un alimento piuttosto completo. Inoltre contiene due aminoacidi molto importanti la lisina che interviene nei processi di crescita dell cellule cerebrali e la metionina importante per la metabolizzazione dell’insulina.

E’ un alimento ottimo e versatile con cui si possono creare mille ricette, dalle insalate agli hamburger vegetali, alle polpette e a proposito di polpette, ecco come farle:
Ingredienti: 200 gr di quinoa, 2 carote, 1 scalogno,1 zucchina, 1 manciata di pisellini freschi, 1 spicchio d’aglio, 1 piccola manciata di prezzemolo, 50 g di tofu, 2 uova, 4 cucchiai di pangrattato, amido di mais, sale e pepe, olio extravergine d’oliva
Preparazione: fate cuocere la quinoa in circa ½ lt di acqua salata per circa 15 minuti, poi scolatela e fatela raffreddare bene prima dell’uso. Mentre la quinoa si raffredda, pulite tutte le verdure, tritatele finemente (esclusi i piselli, che potete lasciare interi) e fatele rosolare in poco olio extravergine d’oliva. Mischiate la quinoa con la verdura rosolata, il prezzemolo tritato, il tofu a pezzettini e l’amido di mais, poi condite con un po’ di sale e pepe. Aggiungete solo alla fine, se occorre, il pangrattato: l’impasto deve essere umido ma non bagnato, altrimenti le polpette rischiano di sbriciolarsi durante la cottura. Formate con le mani delle polpettine scaldate un dito di olio dove farle cuocere fino a completa doratura.
 





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