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"Vendo un rene per rimanere con i miei bambini". L'appello disperato di un padre

Di Elena Bernabè - 19 Aprile 2013

Rosario Giangrasso ha 49 anni. Questo il drammatico messaggio che ha messo all’interno dell’ospedale di Scandicci, città in cui vive:
“Mi chiamo Rosario Giangrasso, ho 49 anni e sono disoccupato. Da circa 2 anni cerco disperatamente un lavoro, un lavoro che mi permetta di sopravvivere e sfamare la mia famiglia.Vivo com mia moglie e i miei due bellissimi figli, una bambina di 11 anni e un bambino di 9. Purtroppo da un paio di mesi non riusciamo più a pagare l’affitto. Credetemi finché lavoravo non ho mai ritardato un pagamento ma dopo ho dovuto scegliere, o l’affitto o dar da mangiare ai miei figli.Tre giorni fa mi sono arrivati a casa la forza pubblica e l’ufficiale giudiziario per lo sfratto esecutivo. Ho avuto un’ultima proroga di un mese, ma il prossimo due maggio ci butteranno fuori. Se non avrò un alloggio ritenuto idoneo mi toglieranno i figli. I bambini vanno regolarmente a scuola, in prima media e terza elementare.Mi rivolgo allo Stato Italiano: Toglietemi tutto, il lavoro, la casa, la dignità, ma vi scongiuro, non portatemi via la mia famiglia. Sono disponibile a vendere un RENE al migliore offerente, pur di tirare ancora avanti e salvare la mia famiglia. Meglio privarmi di un rene che restare senza i bambini”.
Una richiesta di aiuto che evidenzia una situazione davvero drammatica, purtroppo comune a tante altre famiglie italiane…
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