Educazione
Primo piano

Il Piano di Studi di una Prima Classe Elementare Steineriana

Di Elena Bernabè - 24 Ottobre 2016

La mia bimba frequenta la prima classe di una scuola steineriana. Chi non conosce la pedagogia Waldorf ci pone tantissime domande sulla didattica, sull’aula, sui maestri. Incuriosisce molto questo modo diverso di fare scuola e giustamente ci si chiede cosa c’è di diverso rispetto al metodo tradizionale.

Tutte le scuole italiane hanno stilato un documento importantissimo chiamato PEI, Progetto Educativo d’Istituto, nel quale si ritrovano gli obiettivi, i valori e le modalità per raggiungerli di ogni scuola.

Ho deciso di prendere spunto dal PEI della scuola di mia figlia per raccontarvi cosa fa la mia bimba ogni giorno in prima classe. E’ un documento pubblico che ogni scuola possiede e che tutti possono leggere: vi invito a richiederlo nelle scuole che frequentano i vostri figli e a leggerlo perchè potete raccogliere informazioni importanti, difficilmente conoscibili altrove.

Innanzitutto l’aula della prima classe è definita “classe in movimento”. Non ci sono banchi e sedie ma come ho precedentemente scritto in un recente articolo che parla della conoscenza del cuore nella pedagogia steineriana, in classe ci solo cuscini e panchine che si trasformano all’occorrenza in castelli, in tavoli o che danno vita a percorsi avventurosi e divertenti. I bambini non vanno a scuola con la cartella poichè non hanno compiti e nemmeno libri: il materiale didattico ( quaderni, colori a cera ecc.) viene lasciato a scuola e sono i bambini stessi nel corso dell’anno a “costruirsi” disegnando e iniziando a scrivere, i loro libri.

La classe in movimento presenta innumerevoli vantaggi: permette al bambino una maggiore libertà motoria, facilita la socializzazione con l’intero gruppo classe, consente all’apprendimento di essere non solo mentale ma soprattutto fisico (grazie a giochi, percorsi e movimento).

Il Piano di Studi della Prima Classe è davvero ricco e intenso.

AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA

Italiano

Nel documento della nostra scuola si legge “Tutti i giorni, all’apertura della mattinata, la classe si ritrova per recitare ed interpretare attivamente, dapprima insieme, poi a gruppi ed infine individualmente, poesie e testi di prosa”. Poesie, filastrocche e scioglilingua difficili anche per un adulto vengono ripetute in classe ogni giorno. Servono per consolidare i fonemi della lingua e per arricchirla.

Meravigliosa la preghiera che la mia bimba spesso mi recita a casa e che mi dice essere un primo momento di benvenuto in classe che tutti, maestra e bambini, recitano a scuola:

Del sol l’amata luce,
il giorno a me rischiara
dell’anima la forza,
agli arti dà vigore
nello splendor solare,
onoro o Dio la forza
che tu benevolmente,
nell’anima ponesti.
Che io sia laborioso,
di apprendere desideroso
nascon così da te,
la luce ed il vigore
fluisca ognora a te,
riconoscenza e amore.
(Rudolf Steiner)

La scrittura il primo anno di scuola viene portata in stampatello maiuscolo: i bambini iniziano a conoscere le lettere in un modo magico. Ogni lettera viene portata dal maestro grazie a dei racconti e a dei meravigliosi disegni artistici collegati alla storia, disegni che il maestro fa sulla lavagna di classe.

Immagine by www.scuolawaldorfverona.it

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Lingue comunitarie (Inglese e Tedesco)

Si legge nel PEI “Fin dalla prima classe i bambini sono introdotti a due lingue comunitarie, Inglese e Tedesco, quest’ultima come arricchimento dell’offerta formativa nelle classi fino alla quinta e curricolare dalla sesta all’ottava. Obiettivo fondamentale dell’insegnamento delle lingue straniere nelle scuole SteinerWaldorf è lo sviluppo di un atteggiamento positivo verso popoli e linguaggi di altre culture e quindi di una generale comprensione di ciò che è universalmente umano. Tale insegnamento offre l’opportunità di ampliare la conoscenza di culture diverse e l’assunzione di atteggiamenti mentali più ampi “.

Le lingue straniere per le prime tre classi vengono portate solo mediante la lingua parlata grazie a canti, giochi, filastrocche, scenette, comandi e poesie.

2010.05.27 SCUOLA BORGNANO Immagine by  www.educarewaldorf.it

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Musica

“Nei primi due anni di scuola ci si avvicina al bambino creandogli l’aspettativa gioiosa del far musica. In tale approccio è fondamentale l’imitazione: il maestro mostra e i bambini imitano. L’insegnante suona o canta e i bambini seguono. Importante è principalmente il lavoro corale, perché crea un sentire sociale. Si lavora su canti con melodie pentatoniche. Oltre al canto, i bambini imparano a suonare il flauto pentatonico a orecchio, imitando il maestro. I contenuti di tale esecuzione con lo strumento sono le semplici melodie esercitate nel canto. Vengono inoltre utilizzati strumenti ritmici di diversi materiali e timbri per creare atmosfere tramite improvvisazioni. Per sviluppare l’orecchio musicale, si alterna la pratica all’ascolto, sia col canto, sia con il flauto pentatonico o con altri strumenti, anche a corda, come lira e kantele.” (PEI Scuola Waldorf Verona)

La musica accompagna tutte le attività quotidiane dei bambini già dall’asilo steineriano, porta ad un vero ascolto attivo e alla gioiosa partecipazione da parte di tutti i bambini.

2010.05.27 SCUOLA BORGNANO Immagine by www.edicarewaldorf.it

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Arte e Immagine

Nel PEI si legge “Nella pedagogia Steiner-Waldorf l’arte è uno strumento educativo prezioso: infatti il bambino, imparando a conoscere il mondo e le leggi che lo governano, sviluppa delle competenze, ma se fa attività artistica in prima persona cresce in libero operare, perché questa sua attività non è volta a nessuno scopo pratico. Quando esercitano attività artistiche i bambini sperimentano la loro propria interiorità. Questo sentimento di trovarsi a contatto con le parti più profonde della propria anima dovrebbe essere sperimentato in ogni lezione; per ottenere ciò l’arte non è solo una materia insegnata in determinate ore, ma compenetra le varie discipline, è uno strumento importante a sostegno di tutte le materie attraverso la sua funzione illustrativa ed è anche profondamente formativa per l’individualità del bambino. Steiner formula le finalità educative dell’insegnamento artistico nel modo seguente: “Con l’intelletto la natura si limita a venir compresa, con la sensibilità artistica essa viene vissuta”.

In prima classe viene usata la tecnica della pittura ad acquerello su carta bagnata al fine di far sperimentare il colore e i suoi contrasti al di là della forma. Sorprendente è poi il modellaggio della cera naturale per creare semplici elementi collegati alla natura, alle stagioni e alle festività che si stanno per vivere: dar forma attraverso le proprie mani ad un elemento naturale fa nascere concentrazione, soddisfazione e bellezza!

Immagine by www.waldorf-bolzano.it

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Corpo e Movimento

“L’attività motoria assume un ruolo centrale nel processo di evoluzione che ogni essere umano dovrebbe realizzare, perché tiene collegata la parte cognitiva a quella fisica. Il principale obiettivo di tale attività è quello di integrare lo sviluppo interiore con quello corporeo dell’allievo, in modo da far sì che egli conquisti una buona e strutturata organizzazione motoria tale da poter essere utilizzata al momento giusto e nel modo più appropriato. Attraverso movimenti globali e movimenti fini vengono sviluppati l’equilibrio (interno ed esterno), le percezioni della propria corporeità, le percezioni dello spazio e del tempo. Nello sviluppo motorio viene anche formata la capacità relazionale, collaborativa e sociale dei bambini.” (PEI Scuola Waldorf Verona)

Il movimento, ancor più in prima classe, è di fondamentale importanza e viene esercitato ogni giorno, sia in aula sia all’aria aperta mediante giochi, percorsi, movimento libero e la passeggiata settimanale fatta con qualsiasi tempo atmosferico nelle stradine di campo vicine alla scuola.

Rientra nel movimento anche l’Euritmia, materia importantissima nelle scuole Waldorf. L’Euritmia “è una nuova arte fondata nel 1912 grazie alle indicazioni di Rudolf Steiner. Vuole rendere visibili linguaggio e suono musicale attraverso il movimento del corpo. È quindi un’arte del movimento che coinvolge l’intero essere umano e si propone di armonizzare la natura anemica interiore dell’allievo con la sua organizzazione corporea, rendendo quest’ultima più sensibile e flessibile rispetto alle intenzioni interiori. La pratica dell’Euritmia rende i bambini più gioiosi nel movimento, più coordinati, più svegli e più a loro agio con se stessi. Inoltre, attraverso, l’Euritmia si possono rivelare blocchi e ostacoli all’interno dell’organizzazione corporea dell’allievo e quindi rendere possibili diagnosi ed interventi individuali. L’apprendimento delle gestualità relative al linguaggio o alla musica crea una connessione con le qualità interiori del bambino, dando un valido supporto allo sviluppo della conoscenza musicale e poetica” (PEI Scuola Waldorf Verona)

La mia bimba mi racconta di questa esperienza come di un momento molto intenso e magico. C’è un maestro che suona il pianoforte appositamente per i bambini ed una maestra che con abiti e scarpette colorate li conduce a giocare, ballare, muoversi e ascoltare se stessi e gli altri.

Steriner parlando di Euritmia scrisse “Se si fa fare euritmia elementare ai bambini piccoli, essi potranno acquistare una forza dell’Io che sarà più efficace dell’educazione scolastica e persino delle disposizioni del destino”.

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Immagine by www.scuolasteinerlucca.com

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AREA STORICO-GEOGRAFICA

“Nei primi anni di scuola i bambini vengono gradualmente condotti alla Storia. Inizialmente, il contenuto narrativo delle lezioni fornisce loro immagini archetipiche delle relazioni, dei percorsi di vita, delle sfide e delle ricerche dell’uomo e fa loro conoscere i rapporti sociali esistenti nelle culture più antiche. I miti e le leggende costituiscono quindi il primo veicolo tramite il quale si presenta loro la Storia.” (PEI Scuola Waldorf Verona)

“Nei primi anni di scuola si tenderà quindi a risvegliare nel bambino l’interesse per l’ambiente in cui vive, presentando piante, animali, pietre, monti, fiumi, prati, tutte cose che gli sono già note, non con descrizioni astratte, ma attraverso racconti ricchi di immagini in cui si manifestano le qualità e le caratteristiche salienti degli esseri di natura. Questi racconti costituiscono la base per le lezioni di Geografia degli anni futuri e contribuiscono a sviluppare nel bambino un intimo legame con il suo ambiente. Ciò viene rafforzato anche attraverso la pratica regolare di passeggiate in natura nelle immediate vicinanze della scuola, durante le quali gli allievi possano sia cogliere direttamente il paesaggio nella sua peculiare morfologia che vivere l’avvicendarsi delle stagioni.” (PEI Scuola Waldorf Verona)

Le passeggiate sono uno strumento educativo di fondamentale importanza già dall’asilo. Non occorre spiegare nulla grazie a questi momenti esterni alla scuola, tutto viene esperito e capito. L’alternarsi delle stagioni passa attraverso l’intero corpo del bambino: l’odorato, il tatto, la vista e l’udito del bambino apprendono odori, profumi, immagini, sensazioni ed emozioni che lo accompagneranno per tutta la sua vita.

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AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

“Nelle prime tre classi l’apprendimento è stimolato attraverso la descrizione immaginativa delle qualità dei numeri. Attraverso le immagini i bambini possono afferrare interiormente ciò che si intende. Non si può mai raggiungere questo scopo ricorrendo unicamente alla presentazione logica e puramente simbolica. Per permettere ai bambini di padroneggiare 26 liberamente l’aspetto quantitativo del numero, occorre esercitare le numerazioni e le tabelline attraverso movimenti ritmici (battito delle mani, dei piedi, saltelli…). Si presentano le quattro operazioni procedendo dall’intero alle parti (nell’addizione si parte dalla somma, nella moltiplicazione dal prodotto, ecc.). ” (PEI Scuola Waldorf Verona)

“Nelle prime tre classi vengono anticipati tutti i temi propedeutici per il successivo sviluppo dell’approccio scientifico. Le storie che vengono scelte in questi anni riflettono i cambiamenti interiori che il fanciullo sperimenta rispetto al suo rapporto col mondo esterno. Nelle classi prima e seconda le storie narrate trattano il principio fondamentale della trasformazione; attraverso un linguaggio immaginativo i bambini imparano anche a percepire come le forze naturali siano legate tra loro e ai diversi regni della natura.” (PEI Scuola Waldorf Verona)

Un ultima materia che merita di essere raccontata è quella dei Lavori Manuali.

“L’esercizio della motricità sottile è considerato un elemento di grande importanza perché rende abili le mani, sviluppa la concentrazione, il senso dell’ordine e dell’armonia ed è uno dei presupposti per lo sviluppo delle facoltà intellettuali. Il Lavoro manuale, oltre a svolgere questi compiti, non propone attività fini a se stesse: esse devono sempre avere uno scopo pratico e risvegliare una consapevolezza sociale nei confronti del lavoro di altre persone. Per sviluppare l’abilità delle mani e per suscitare il senso del colore e della forma vengono eseguiti diversi lavoretti con lana cardata o filata e piccoli lavori di cucito. Con la lana filata si fanno catenelle, treccine, cordoncini, maglia sulle dita e poi si inizia il lavoro a maglia, utilizzando bastoncini di legno appositamente preparati dai bambini. Vengono svolti piccoli lavori di ricamo cucendo sopra-sotto, non in orizzontale. Ciascun bambino realizza il proprio porta-flauto utilizzando materiali naturali.” (PEI Scuola Waldorf Verona)

Immagine by www.scuolasteinerlucca.com

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Tanto altro ci sarebbe da dire su ogni materia e vi consiglio di leggere il PEI della scuola Waldorf anche per conoscere ciò che accade negli anni successivi alla prima classe.

L’entusiasmo, la poesia e la magia che avvolgono la mia bambina in questi primi mesi di scuola rendono la vita più bella, più ricca e autentica…

Elena Bernabè





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