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Buona notte… ma vicino a te!

Di Elena Bernabè - 14 Ottobre 2013

La nostra società pensa che è normale far dormire i bambini – anche molto piccoli – da soli, nella loro stanzetta, nel loro lettino. Vi è una convinzione condivisa che è giusto fare così. Abituandoli ad essere indipendenti da piccoli saranno indipendenti anche da grandi. Al contrario rimarranno insicuri e dipendenti.
In realtà le cose non stanno proprio così.
Quando un bambino nasce viene catapultato in un mondo nuovo: nei suoi primi 9 mesi di vita intrauterina (nella pancia della mamma) lui ha conosciuto solo il contatto materno. Una volta uscito dal grembo che lo ha ospitato ricercherà questo rassicurante contatto. Di giorno e di notte.
Solo quando non avrà più bisogno di questa rassicurazione potrà dormire da solo nella sua cameretta.
In natura gli animali si comportano così ed è abitudine anche delle popolazioni più primitive. Il sonno condiviso per noi è un “vizio”, per chi riesce ancora a sintonizzarsi con le necessità dei più piccoli non è altro che una tappa di crescita. Come lo è tenere in braccio il bambino o allattarlo al seno.
Solo se il bambino avrà trovato rassicurazione nelle sue tappe di vita potrà crescere e diventare un adulto sicuro e indipendente.
E su questa tematica voglio mostrarvi oggi un filmato significativo, dolce e ironico allo stesso tempo.

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