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Tigri di contrabbando

Di Valeria Bonora - 10 Marzo 2012

Bangkok, Thailandia il regno delle tigri, dove è stato creato un monastero solo per loro, qui è stato arrestata una rete di trafficanti di questi splendidi animali.

Erano 200 animali in tutto, alcuni in via di estinzione, tigri, leoni albini, pantere e sono stati sequestrati tutti dalle autorità tailandesi nel corso di un raid contro una rete di trafficanti nella provincia di Saraburi, Thailandia centrale.
“Il proprietario degli animali non ha fornito i documenti legali per le cinque tigri e pertanto è indagato per violazione della legge sulla tutela e la conservazione della fauna selvatica”, ha indicato il tenente colonnello Adtapon Sudasi, agente della polizia criminale per i reati ambientali.
Sono stati rinvenuti anche due oranghi, due panda, quattro fenicotteri e due cammelli dei quali le autorità stanno cercando di scoprirne l’appartenenza. Il trafficante indagato, Yutthasak Suthinan di 52 anni, rischia solamente un massimo di 4 anni di prigione.
Il gruppo animalista Freeland Foundation, citato dalla polizia, ha precisato che in passato Suthinan apparteneva a una importante rete legata all’Africa e ad altri paesi e successivamente nella sua azienda ha cominciato a promuovere la riproduzione degli animali per soddisfare le numerose richieste. I poliziotti hanno ritrovato inoltre resti di elefanti, zebre, gnu e leoni e della carne conservata nel congelatore e probabilmente destinata ai ristoranti.
Episodi di questo tipo sono indice di degrado morale della razza umana più di quanto si possa immaginare, un animale maestoso come una tigre non può essere rinchiuso, ucciso, seviziato solo per abbellire le case di qualche riccone, ne da vive ne da trofei quali tappeti o addirittura imbalsamate.

 





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