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Benessere dell'intestino: linee guida da non dimenticare!

Di Maria Galanti - 13 Gennaio 2014

L’apparato gastrointestinale è un lungo tubo che misura circa 12 metri, inizia dalla bocca e finisce con l’ultima porzione dell’intestino (ano).

La sua principale funzione è quella digestiva, che consiste nel trasformare gli alimenti in composti più semplici e assimilabili da utilizzare per produrre energia per le funzioni vitali. Al tempo stesso, l’intestino in particolare, ha una funzione immunitaria, cioè fa da barriera nei confronti degli agenti esterni che ingeriti con cibo e acqua potrebbero nuocere alla salute.

In condizioni normali tutto questo avviene senza che praticamente ci accorgiamo; quando però l’apparato gastrointestinale non funziona correttamente, a causa di una eccessiva alimentazione scorretta, avvertiamo dei segnali più o meno fastidiosi: bruciori, gonfiori, pesantezza dopo i pasti, senso di costipazione. E’ frequente poi che certi disagi emotivi come svogliatezza e mancanza di attenzione siano associati al cosiddetto “imbarazzo” intestinale, tant’è che in queste situazioni è consigliabile il ricorso a prodotti depurativi e regolarizzanti per tornare al fisiologico funzionamento intestinale.

La stipsi, ovvero la diminuzione del numero di evacuazioni ed un rallentamento del transito gastrointestinale associato alla riduzione di acqua nelle feci è uno stato spesso cronico di cui soffrono molte persone. Si parla di stipsi cronica quando la sintomatologia si protrae nel tempo. In tutti gli altri casi si parla invece di stipsi acuta o stipsi occasionale, che può essere dovuta a svariati fattori contingenti, quali cambiamento di ambiente, brusche variazioni climatiche, modificazione della dieta, condizioni di stress e di ansia, sedentarietà, ecc..

In caso di stipsi cronica è utile e spesso indispensabile il ricorso ad una integrazione alimentare forte e stimolante, ovvero il ricorso a quei prodotti lassativi in grado di provocare l’evacuazione a distanza di poche ore dall’assuzione, come ad esempio Aloe ferox, Senna, ecc… La stipsi cronica inoltre richiede una rieducazione intestinale che comporta per la persona interessata una correzione delle abitudini sia alimentari che nello stile di vita.

Le più frequenti cause della stitichezza o stipsi cronica sono infatti una dieta povera di fibre, una scarsa assunzione di liquidi, la sedentarietà. In altri casi invece di rallentamento saltuario del transito intestinale sono consigliabili prodotti sempre vegetali ma meno forti dei lassativi, come depurativi a base di Prugna, Tamarindo, Kiwi; regolarizzatori a base di fibre alimentari quali fibra di Mais, Aloe vera, Malva, Convolvolo, Cascara, ecc.. Chiedete sempre un consiglio prima di assumere tali integratori, il vostro erborista saprà di certo consigliarvi il meglio.

Il fattore più importante poi per una corretta funzionalità intestinale, sia nelle stitichezza e costipazioni occasionali che in quelle croniche, è una adeguata assunzione di fibra indigeribile nella dieta. E’ risaputo che le fibre, largamente contenute in frutta, verdura e cereali integrali, sono di fondamentale importanza. Esse fungono da “scorie”, da “spazzino”; sono infatti scorie perchè costituiscono la parte di “scarto” degli alimenti ricchi di essa e non costituiscono nessun nutrimento energetico, e sono spazzine in quanto, indigeste da parte degli enzimi, scivolano lungo le pareti di tutto l’intestino inglobando e pulendo tutto ciò che incontrano, facilitando così il movimento e l’evacuazione stessa.

Importantissimo poi, con una dieta variata abbondante in fibre, è sempre l’idratazione, bere acqua naturale a basso residuo fisso, almeno 1,5L al giorno, se si è in grado anche 2L. L’acqua in sè non solo idrata le mucose di tutto l’organismo, ma rigonfia le fibre che ingeriamo e questa accoppiata funge da regolarizzatore intestinale naturale. Perciò sempre bere acqua quando si assumono fibre alimentari per un corretto funzionamento di questo meccanismo “pulitore” intestinale.

A sostegno di queste tesi, numerosi studi epidemiologici dimostrano che le popolazioni la cui alimentazione è ricca in fibre vegetali sono meno soggette sia alla stipsi che a molti altri comuni disturbi dell’apparato digerente (colite, meteorismo, diverticoli, ecc), nonchè a malattie metaboliche (obesità, colesterolo, diabete, ecc) e a neoplasie come il cancro colonrettale, rispetto a popolazioni la cui dieta è caratterizzata da un basso tenore di fibre alimentari come frutta, verdura, legumi e cereali.





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